DOPO TRE PAREGGI CONSECUTIVI PER 2-2 ALLO STADIUM I BIANCONERI SFODERANO UNA GRANDE PROVA E CON MBANGULA E WEAH PIEGANO 2-0 UN MILAN IN PARTITA SOLO NEL PRIMO TEMPO
E’ stata la settimana del terremoto City-Cambiaso, quella che potrebbe aver deciso il prossimo futuro del classe 2000 bianconero, ma anche la settimana che ha visto una buona Juventus sfiorare il colpo grosso al Gewiss Stadium con una prestazione di sacrificio e qualità prima dell’ennesimo errore difensivo che l’ha condannata al 13° pareggio su 20 incontri in questa stagione fatta più di bassi che di alti.
Contro un Milan privo di Chukwueze, Loftus-Cheek, Thiaw, Pulisic infortunati e Morata squalificato, Thiago Motta e i suoi ragazzi hanno un solo risultato a disposizione se vogliono continuare a sperare in un piazzamento Champions e soprattutto per riportare un po’ di serenità in un ambiente divenuto tutto d’un tratto piuttosto malsano. Tra le fila bianconere nulla da fare per il recupero di Conceicao che per uno strano scherzo del destino non riuscirà in questa stagione ad incrociare il padre sul campo.
Gli ultimi 10 incontri tra Juventus e Milan all’Allianz Stadium vedono i padroni di casa abbondantemente in vantaggio con 6 vittorie 2 pareggi e 2 sconfitte l’ultima delle quali risale a due stagioni fa quando in rossoneri si imposero grazie alla rete di Giroud.
Thiago Motta per l’occasione si affida a Nico Gonzalez davanti con Vlahovic, recuperato e in panchina, Yildiz, Koopmeiners e Mbangula a sostegno e Cambiaso a sinistra con McKennie a destra nel pacchetto arretrato. Sergio Conceicao, invece, ripropone l’oggetto del desiderio bianconero Tomori a comandare la difesa, Leao, Reijnders e Musah alle spalle di Abraham.
L’inizio è sicuro scoppiettante con la Juventus che sfrutta il lato mancino da cui nasce una bellissima azione di Mbangula il cui pallone in mezzo al 2′ sarebbe da spingere in porta se solo ci fosse un ariete in mezzo all’, ma sul ribaltamento di fronte Reijnders e Leao confezionano un bel brivido lungo la schiena dei supporters bianconeri.
La partita è subito piacevole, contrariamente a quello che il match di andata, e al 7′ buona palla recuperata in mezzo al campo dalla Juventus che porta un grosso pericolo alla porta difesa da Maignan con un destro a giro di Mbangula che finisce appena alto sopra la traversa. Al 10′ la risposta rossonera cade sui piedi di Leao, servito ottimamente da Reijnders, su cui è Kalulu a metterci una grande pezza.
Al 14′ è ancora Juventus con un sinistro dai 30 metri di Koopmeiners che sfiora l’incrocio dei pali, ma nel complesso il primo quarto d’ora in generale e bianconero in particolare è filato via tra l’apprezzamento dei presenti allo Stadium. Al 19′ clamorosa occasione da calcio d’angolo per il Milan che con Reijnders va vicinissimo al gol se non fosse per la murata di Locatelli. Inspiegabile il posizionamento della difesa juventina.
È una fase di chiaro stampo bianconero quella che arriva sino al 25′ con la Juventus che gioca bene tecnicamente e in velocità e con quell’ aggressività fondamentale nel calcio moderno. Al 26′ accade l’incredibile nell’ area della Juve con Leao fermato da una grandissima parata di Di Gregorio e poi un batti e ribatti su cui né Theo, né Musah riescono a piegare la difesa di casa. Sul ribaltamento Nico Gonzalez avrebbe l’occasione per portare avanti i suoi, ma perde il tempo della battuta e Tomori gli smorza la conclusione.
Al 33′ è ancora una bella azione armoniosa della Juventus ad accendere l’entusiasmo dello Stadium, ma quando Koopmeiners la mette in mezzo dopo una bellissima triangolazione con Nico Gonzalez, manca il battitore che possa capitalizzare il bellissimo lavoro fatto. Al 35′ tocca a Yildiz a mancare il colpo vincente e sull’angolo seguente Kalulu di testa colpisce alto.
Al 37′ la Juventus esce bene da dietro e con Thuram che si fa 40 metri di campo palla al piede arriva alla conclusione, ma fuori bersaglio. È una bellissima partita, aperta, combattuta nella quale la squadra di Thiago Motta comanda il gioco e quella di Conceicao gioca bene in ripartenza. Al 42′, prima dell’intervallo, un ultimo tentativo bianconero arriva con l’argentino che di testa devia un cross di Mbangula senza trovare il bersaglio.
La ripresa comincia con Weah dentro al posto di Yildiz che dopo la conclusione al 35′ si era toccato l’ adduttore. I ritmi sono decisamente più blandi, ma al 52′ capita un’ occasionissima a Weah che sfrutta una eccellente spizzata di Nico Gonzalez e spara su Maignan sulla cui ribattuta Koopmeiners fallisce un gol praticamente già fatto.
La doppia occasione riaccende i bianconeri che al 56′ sempre con Mbangula creano ancora dalla sinistra una buona occasione che però non trova nessuno in mezzo a capitalizzarla. Ma il calcio sa anche essere riconoscente e al 59′ la Juventus con il suo uomo migliore, Mbangula, trova il vantaggio anche grazie alla deviazione decisiva di Emerson Royal.
Al 61′ l’arbitro Massa estrae il primo cartellino giallo del match all’indirizzo di Bennacer che appena un minuto più tardi viene richiamato in panchina per fare posto a Jimenez. Ma è ancora il momento della Juventus che al 63′ con Weah in contropiede, servito da Thuram, batte Tomori nell’uno contro uno e poi Maignan per il raddoppio bianconero.
Il raddoppio non produce reazioni nei rossoneri che continuano a subire le iniziative della Juventus e al 72′ Emerson Royal si guadagna il cartellino giallo per un fallo ai danni di un generosissimo Novo Gonzalez. Al 74′ doppio cambio con Conceicao che inserisce Camarda proprio per Emerson Royal e Thiago Motta che getta nella mischia Douglas Luiz per Koopmeiners.
La prima conclusione del Milan nella ripresa arriva al 79′ su punizione di seconda di Theo che calcia però abbondantemente a lato alla sinistra di Di Gregorio. A questo punto Conceicao richiama Reijnders e Abraham per Terraciano e Jovic. Thiago Motta risponde al 82′ con Vlahovic e Fagioli per Nico Gonzalez e Thuram.
Il Milan prova con un po’ di orgoglio a riaprire una partita ormai indirizzata e nonostante i due neo entrati perdano in pallone sanguinoso neri pressi della propria area di rigore, Musah non trova la battuta vincente. Al 89′ standing ovation per il man of the match, Mbangula, che lascia il campo al classe 2006 Adzic. Dopo 4′ di recupero l’arbitro Massa fischia la fine dell’incontro e la Juventus può fintamente festeggiare il ritorno alla vittoria davanti ai propri tifosi.