all’Allianz Stadium i bianconeri dopo un ottimo primo tempo subiscono il Milan nel secondo e pareggiano 1-1
Siamo soltanto alla 4^ giornata, ma per la Juventus è già un’ultima spiaggia dopo aver conquistato un solo punto nelle prime tre partite di campionato. Al fischio d’inizio e con tutti i risultati delle altre già determinati i bianconeri su trovano al penultimo posto della classifica con la sola Salernitana alle spalle a quota 0 punti. Milan con 9 punti ed un solo gol al passivo.
La Juventus parte come da indicazioni di Max Allegri con possesso palla e fraseggio veloce e al 4′, sugli sviluppi di una meravigliosa ripartenza firmata Dybala-Morata, passa in vantaggio grazie a una galoppata coast to coast dello spagnolo che tiene sulla rimonta di Theo Hernandez e fredda Maignan con un chirurgico “scavetto” che vale l’1-0.
Nella Juventus Chiellini vince il ballottaggio con de Ligt e mette a referto la sua presenza n. 412 in Serie A, mentre nel Milan rientra Romagnoli accanto a Kjaer con Tomori dirottato a destra. Il gol accende ulteriormente la formazione bianconera che gioca un calcio davvero di altissimo livello e con Morata (16′) e Dybala (17′) impegna consecutivamente l’estremo difensore rossonero.
Al 21′ la prima azione manovrata del Milan che costringe la Juventus tutta nella sua area di rigore. Da qui la formazione di Pioli prende coraggio e inizia a crescere di ritmo e con Tonali arriva due volte alla conclusione. Al 26′ su una punizione calciata da Dybala è Bonucci a incornare alto. Dopo 20′ di grande Juve il pallino del gioco è ora nei piedi degli uomini di Pioli, mentre la Juve cerca di rendersi pericolosa con le ripartenze, una delle quali porta Rabiot davanti a Maignan sul quale è fondamentale il recupero di Tomori.
Per il Milan tegola al 35′ con Kjaer costretto ad uscire per noie muscolari. La Juventus sta bene di gambe e di testa e nonostante il ritorno del Milan chiude il 1° tempo con una prestazione di squadra piuttosto convincente nella quale Alex Sandro è la faccia della rinascita.
Il 2° tempo inizia senza sostituzioni né da una parte, né dall’altra e il primo vero brivido è al 49′ con Rabiot, perfettamente imbeccato da un sontuoso Bonucci, che sfiora il palo con un piatto mancino. La partita è aperta col Milan che cerca trame per impensierire la retroguardia bianconera e gli uomini di Allegri a lavorare tecnicamente in maniera quasi impeccabile sulle ripartenze.
Al 61′ l’occasione più ghiotta per il Milan che riesce ad entrare in area avversaria con Brahim Diaz ottimamente servito da Saelemaekers, ma il muro di Chiellini e Rabiot sventa il pericolo. Al 65′ problemino per Morata che lascia il campo in favore di Moise Kean e al 68′ Leao con un missile da fuori prova la gloria personale senza centrare lo specchio.
Al 72′ esce Cuadrado ed entra Federico Chiesa tra l’ovazione del pubblico presente allo Stadium. Al 73′ una bell’azione in velocità porta Danilo alla conclusione con Magnain costretto alla respinta a pugni chiusi. Al 76′, da un angolo regalato, il Milan pareggia grazie a un colpo di testa di Rebic.
Il gol rinvigorisce un Milan fino a quel momento mai troppo pericoloso e di contro spegne la verve di una Juve ormai priva di Morata e anche di uno stanco Dybala sostituito da Kulusevski. Al 85′ Kean avrebbe la palla del 2-1 ma la fallisce malamente e sul rovescio di fronte è Szczesny a salvare su Kalulu con una parata strepitosa.
Allo Stadium non basta alla Juventus un ottimo primo tempo per infilare la prima vittoria in campionato. Finisce 1-1 e per i bianconeri non è una buona notizia. Per Allegri c’è una montagna da scalare anche se ripartire da questo 1° tempo è certamente una buona base. Il Milan continua la sua crescita e quest’anno può davvero puntare al titolo.