Bruges-Juventus || Champions League || Le Gram Pagelle

DI GREGORIO voto 5,5: un rischio clamoroso nel primo tempo per un disimpegno sbagliato e figlio della sufficienza o della troppa sicurezza. Per il resto mai impegnato. Un passetto indietro. INSUFFICIENTE

SAVONA voto 5,5: torna titolare in un match importane e difficile, ma gioca una partita nella quale evidenzia più l’insicurezza della padronanza. Momento di flessione. INSICURO

GATTI voto 6,5: i piedi non sono educatissimi e quindi capita che sbagli qualche appoggio banale però la sua dirompenza e fisicità sono fondamentali per formare una diga davanti a Di Gregorio. ESUBERANTE

KALULU voto 7: altra prestazione di grande personalità e qualità. Si allarga a sinistra lasciando il centro della difesa a Locatelli per avviare l’azione dei bianconeri. Non sbaglia nessuna lettura difensiva, appoggia spesso l’azione in avanti e con Gatti forma una coppia di centrali di buona affidabilità. GARANZIA

CAMBIASO voto 6: più mezzala che terzino, ma troppo poco propositivo. Non commette grossi errori, ma non crea nemmeno occasioni. Ridateci Cambiaso. CAMBIATO

LOCATELLI voto 6,5: un po’ più impreciso del solito ma decisamente uno dei più positivi dei bianconeri. Si abbassa tra i centrali per un’impostazione a tre e va anche alla conclusione per quella che è e resterà l’unico tiro in porta della partita. E’ sempre più leader di questa Juventus che sta adottando un cambiamento. LEADER

DOUGLAS LUIZ voto 6: sufficienza stiracchiata e di supporto per un giocatore dalle indubbie qualità tecniche che sta provando a rientrare nel giro dopo mesi difficili. Meglio nella ripresa quando è parso più deciso e dentro al gioco, rispetto ad un primo tempo decisamente lento, ma ancora troppo poco per un giocatore che nell’ultima Premier era andato in doppia-doppia tra gol e assist. LENTO

WEAH voto 5: impalpabile e capace di sbagliare davvero tutto quello che può sbagliare senza creare mai il minimo pericolo. Il gol col Milan è lontano anni luce. EVAPORATO

KOOPMEINERS voto 4: c’era una volta RoboKoop. Oggi non c’è nulla di quel giocatore che lui stesso definisce amante della pressione e delle responsabilità. Ad oggi la sua responsabilità più grande è quella di non essersi ancora presentato a Torino come fosse ancora sotto certificato medico presentato quest’estate all’Atalanta. ASSENTE INGIUSTIFICATO

MBANGULA voto 6,5: dai suoi guizzi le cose più importanti create dai bianconeri. Vedasi la palla gol che Nico Gonzalez si divora al 52′. Altra prova di spessore e di maturità. Difficile oggi pensare di rinunciare al giovane belga. GUIZZANTE

NICO GONZALEZ voto 4,5: sbaglia molto in fase di appoggio contrariamente a quanto ti aspetteresti da uno come lui. Al 52′ manca il pallone a pochi passi dalla porta come fosse un Pacione qualsiasi. L’attaccante passato alla storia per essersi divorato contro il Barcellona, nell’ormai lontano 1986, una palla gol clamorosa che per le leggi della fisica era praticamente impossibile fallire. PACIO GONZALEZ

CONCEICAO voto 5: entra per uno spento Weah e lui stesso non accende la luce in quella corsia di destra che resta buia. Non giocava da un po’ ed è l’unica attenuante che gli di può concedere. SPENTO

YILDIZ voto 5,5: entra per Mbangula ma non riesce a creare nulla di concreto ed anzi con lui la Juventus perde quella spinta frizzante che aveva garantito il giovane belga prima di uscire. FUORI PARTITA

THURAM voto 6: a posteriori la scelta di rinunciare a lui piuttosto che a Koopmeiners si è rivelata poco azzeccata. La sua fisicità e forza sono determinanti. IRRINUNCIABILE

McKENNIE voto 6: in appena un quarto d’ora prova a dare il suo contributo con un atteggiamento decisamente più propositivo rispetto all’olandese. ENERGIA

VLAHOVIC voto 5: purtroppo con lui è come sparare sulla croce rossa. Entra e sbaglia tutti i pochi palloni toccati e sembra il bambino degli scapaccioni contro cui tutti fanno quello che vogliono e hanno la meglio. Chi viene “panchinato” se vuole recuperare terreno e riprendersi il posto deve avere carattere e forza oltreché un atteggiamento di ben altro tenore. Esattamente tutto quello che non ha il serbo che fa tristezza vederlo così. IMPLOSO

THIAGO MOTTA voto 5: la sua Juventus, chiamata a confermarsi dopo la bellissima prova contro il Milan, fallisce clamorosamente l’appuntamento e manca la possibilità di qualificarsi nelle prime otto. Passino i cambi rispetto alla sfida di sabato scorso, servivano energie nuove e possibilità di sterzare la partita dalla panchina, ma l’apatia dei suoi per quasi tutto l’arco dell’incontro è da ricondurre a chi questa partita l’ha preparata (male) TRAGICO MOTTA

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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