Chi disprezza compra

Ero appena un bambino e frequentavo le scuole elementari quando sentii per la prima volta la mia cara maestra spiegare a un mio compagno, un po’ birbante e un po’ ribelle, che chi disprezza compra. Ero piccolo e mi affacciavo allora al mondo scolastico, alla vita fatta di parole nuove, di significati complessi tutti da capire e di detti, proverbi e modi di dire che a tutti noi in fase pre adolescenziale sono parsi, la prima volta, di difficile comprensione.

Crescendo e arrivando ai giorni nostri, passando anche attraverso la saggezza dei nonni, mi sono accorto quanto sia veritiero il proverbio “chi disprezza compra“. Nella vita, nel lavoro come nel sport. Già, nello sport.

Partiamo dal 2006

Restiamo nell’era moderna, non andiamo oltre per non correre il rischio di sconfinare in spazi infiniti. È il maggio 2006 quando la Juventus di Capello conquista lo scudetto numero 29 poi revocato in favore dell’Inter. È l’anno in cui scoppia il caso Calciopoli e per il quale la Juventus viene retrocessa in serie B. In quella squadra giocavano fior, fiore di campioni, alcuni dei quali decisero di restare per riscrivere la storia del club, altri come Vieira ed Ibrahimovic, prima criticati e “odiati” dalla tifoseria nerazzurra, dalla stagione successiva divennero cardini della formazione del patron Moratti e idoli indiscussi della Beneamata. E qui qualche dubbio che “chi disprezza compra” cominciasse a valere anche nello sport iniziai ad averlo.

Vieira e Ibrahimovic i primi disprezzati e poi comprati dell’era moderna – fcinternews.it

Luciano Moggi

Per il Direttore faccio una breve eccezione e compio un piccolo salto all’indietro. Era l’estate del 1999 quando Luciano Moggi decise di accettare la corte di Massimo Moratti e firmò un contratto che lo avrebbe legato alla società nerazzurra. Contratto che per ragioni che non sto qui a spiegare lo stesso Moggi rigettò pressoché immediatamente. Proprio quel Luciano Moggi che qualche anno più tardi, il 2006 appunto, finì invischiato nello scandalo di Calciopoli. Chissà come sarebbe andata, se “Lucky Luciano” non avesse stracciato quel contratto e fosse diventato il Direttore Generale dell’Inter. Sarebbero partite le intercettazioni Telecom di cui Tronchetti Provera era Presidente? Quel Tronchetti Provera che era anche Amministratore Delegato del gruppo Pirelli Main Sponsor dell’Inter? In questo caso Moggi non fu “comprato” (perché per suo volere ruppe il contratto) ma solamente disprezzato.

Luciano Moggi ex Amministratore Delegato Juventus – foto ilfattoquotidiano.it

Kwadwo Asamoah

Per dedizione alla causa e spirito di abnegazione, devo essere sincero, a memoria non ricordo un particolare “disprezzo” verso “Asa” da parte del tifoso interista. Lo ricordo bene in quanto giocatore del più acerrimo nemico. Così il buon Asamoah, arrivato a Torino nell’estate del 2012 dopo aver vinto 6 scudetti con i bianconeri viene prelevato dall’Inter a parametro 0. Anche qui il dubbio che “chi disprezza compra” sia sempre più cosa vera lo ebbi.

Kwadwo Asamoah passato all’Inter dopo 6 scudetti con la Juve – foto footballghana.com

Giuseppe Marotta

Giuseppe Marotta arrivò alla Juventus nella stagione 2010/11, e dalla stagione successiva contribuì, grazie alla sua abilità dirigenziale, e ben coadiuvato da Fabio Paratici all’ascesa bianconera in un’escalation di successi senza eguali nella storia. Qui è inutile ricordare la quantità industriale di insulti ed epiteti che i cari tifosi nerazzurri, quelli che oggi lo supplicano di portar loro questo o quel giocatore, gli riservarono durante i suoi anni alla Juventus. Ma il tempo è galantuomo e ancora una volta ha dimostrato che “chi disprezza compra“.

Beppe Marotta Amministratore Delegato Inter – foto fcinter1908.it

Antonio Conte

Tra coloro che il popolo nerazzurro ha di gran lunga maggiormente disprezzato tra i nemici di sempre c’è senza dubbio Antonio Conte. Per correttezza ed eleganza, ma anche perché per i naviganti del pallone non ce n’è bisogno, è inutile rimarcare la marea di insulti con i quali l’attuale tecnico dell’Inter è stato accompagnato nei suoi anni bianconeri. Da giocatore e capitano prima, e da allenatore poi. Ma si sa sono professionisti e vanno dove li porta il cuore, ops pardon il portafoglio. Ma soprattutto avevano ragione la mia maestra e mia nonna: “Luca ricordati sempre che chi disprezza compra“.

Antonio Conte prima disprezzato ora idolo dei tifosi nerazzurri – foto dailynews24.it

Nutriamoci di ex Juve

La conclusione sul nutrizionista è d’obbligo. Perché è notizia di questi giorni che l’Inter ha deciso, oltre a disprezzare prima e comprare poi, anche di nutrirsi di tutti uomini ex Juve. Perché si sa che questa “vince grazie al Sistema” e non perché più forte, più brava e più affamata (questo il pensiero di chi da anni guarda la Juve vincere). Così anche Matteo Pincella ex nutrizionista di Juventus e Nazionale entrerà nello staff di Antonio Conte per inculcare nella testa dei giocatori la “fame di vittorie”.

Matteo Pincella curerà l’alimentazione dei giocatori dell’Inter – foto fcinternews.com

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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