Chiesa risponde a Mertens ma la Juve frena

Dopo la grande incertezza sulla disputa del match dovuta ai numerosi casi covid all’Allianz stadium finisce 1-1. Juventus poco cattiva soprattutto nel primo tempo

Gli ultimi 10 incontri allo Stadium tra Juventus e Napoli sono praticamente un plebiscito bianconero con 9 vittorie ed una sola sconfitta in quel famoso 22 aprile del 2018, quando gli azzurri di Maurizio Sarri vinsero grazie al collo di testa di Koulibaly.

Nell’ultimo turno, che è anche l’ultima del girone d’andata, la Juventus ha battuto il Cagliari, mentre il Napoli è inciampato in casa contro lo Spezia. Juventus a 5 punti dal terzo posto occupato dalla formazione di Spalletti e decisa, dopo le polemiche sulla gestione dei casi di positività al Covid, ad accorciare ulteriormente la classifica. Napoli, contrariamente a quanto la legge stabilisce, in campo con Rrahmani, Lobotka e Zielinski che l’Asl Napoli 2 aveva disposto in quarantena. Nella Juventus ritorna dal 1′ Federico Chiesa con Paulo Dybala inizialmente in panchina e Morata a guidare l’attacco dopo una settimana di tram-tram mediatico per il passaggio al Barcellona.

I primi squilli sono di marca Juve con Chiesa deviato in angolo da Di Lorenzo al 4′ e sul seguente angolo un colpo di testa di McKennie fuori dallo specchio che è un vero e proprio gol mangiato. Al 9′ strappo di Chiesa che serve Rabiot il cui mancino finisce a fondo campo. Nei primi 10′ più Juve che Napoli con un ottimo Locatelli in cabina di regia. Al 12′ è ancora un diagonale di Chiesa ad impegnare Ospina.

Il Napoli si fa vivo al 14′ con Mertens che approfitta di un’uscita sbagliata di Locatelli, ma Alex Sandro fa muro e un minuto dopo è il neo giocatore del Toronto, Lorenzo Insigne, a provare la conclusione da fuori senza fortuna. La risposta immediata è di un indemoniato Chiesa che scaglia un sinistro appena fuori dalla destra di Ospina.

Al 23′ doccia fredda per i bianconeri che con Alex Sandro sbagliano la chiusura difensiva di Politano che assiste Mertens per il diagonale del vantaggio azzurro. La risposta al 26′ arriva ancora una volta dai piedi di Chiesa fermato in calcio d’angolo. Un minuto più tardi è la volta di Cuadrado, ma il suo diagonale è fuori bersaglio. Al 37′ è la volta di Zielinski che dal limite impegna Szczesny ad un difficile intervento in angolo.

La pressione bianconera frutta una conclusione pericolosa di McKennie al 41′ che la difesa azzurra, quest’oggi in maglia rossa, devìa in calcio d’angolo. Sugli sviluppi dello stesso ribaltamento di fronte e calcio di punizione da posizione invitante che Mertens calcia di poco alta. È l’ultimo sussulto di un primo tempo che il Napoli chiude in vantaggio su una Juventus poco concreta, ma non è una novità.

La ripresa comincia con gli stessi interpreti del primo tempo ed è sempre di Chiesa il primo tentativo a rete sul quale è Ghoulam ad opporsi con efficacia. Al 48′ verticale di Locatelli per Chiesa che duetta con Morata la cui conclusione finisce alta sopra la traversa. La Juve ci prova ma il Napoli, nonostante le assenze si dimostra squadra di personalità e che sa sempre cosa fare.

Al 53′ grande ripartenza Juve con Cuadrado che pesca sulla verticale McKennie che c’entra per Chiesa il cui diagonale, leggermente deviato, si insacca alle spalle di Ospina. Il pareggio scuote la formazione di Allegri che priva subito la cosa del raddoppio, ma l’assedio davanti alla porta azzurra non produce effetti. Al 59′ è Insigne da fuori a provare a interrompere il momento bianconero e poco dopo ancora Mertens con Szczesny attento a terra.

La partita, infiammata dal pareggio bianconero, vede ancora Chiesa protagonista impegnare Ospina con una conclusione al volo e sulla respinta McKennie in diagonale a sfiorare il palo alla destra del portiere azzurro. Al 64′ Mertens, il migliore dei suoi, impegna seriamente Szczesny che respinge coi piedi il diagonale dell’attaccante belga.

Al 65′ Allegri mette dentro Dybala e Bentancur per Bernardeschi e un impalpabile Rabiot e dopo appena 2′ l’argentino da lontano prova s scaldare i guantoni ad Ospina che controlla in due tempi. Al 74′ altri due cambi per Allegri che inserisce forze fresche con Kean e De Sciglio al posto di Morata e Alex Sandro. La risposta di Domenichini, vice di Spalletti, inserisce Elmas al posto di un esausto, ma più che positivo Politano.

L’ultimo cambio Juve è Kulusevski per l’ottimo Chiesa che dopo un mese di stop è rimasto in campo 81′ con buona qualità. Al 83′ ripartenza bianconera con Dybala che serve al centro un pallone solo da spingere in porta, ma l’intervento di un difensore azzurro mette fuori causa sia Kean che Cuadrado e l’occasione sfuma. Il match scivola verso la fine e per la Juventus sono 2 punti persi nella rincorsa ad un posto nella prossima Champions League.

Da segnalare, sul finire del primo tempo, un fallo di mano di Mertens non rilevato dal var che rivedendolo era certamente passibile di sanzione e conseguente calcio di rigore.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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