Allo stadio Meazza di San Siro finisce 1-1. A Dzeko risponde a una manciata di minuti dalla fine Dybala su rigore
A San Siro va in scena il Derby d’Italia numero 204 in Serie A (numero 242 della storia) e l’Inter ci arriva con 3 punti di vantaggio e il leggero favore del pronostico. La Juventus di Massimiliano Allegri, nonostante un ultimo periodo decisamente positivo, è ancora un paziente convalescente in fase riabilitativa che deve continuare nei suoi progressivi miglioramenti per sancire la completa guarigione.
Chiellini vince il ballottaggio con de Ligt ma sono McKennie per Bentancur e Kulusevski per Chiesa le vere sorprese di Max Allegri che ritrova Paulo Dybala inizialmente in panchina. Nell’Inter Simone Inzaghi è costretto a rinunciare all’ex Vidal out per influenza. Sin dalle prime battute è chiara la scelta dello svedese in ragione di Chiesa per togliere respiro alle giocate di Brozovic così come fece Andrea Pirlo la passata stagione. La prima grande occasione è bianconera con Morata che impegna severamente Handanovic e Alex Sandro che non riesce nel tap-in vincente a due passi dalla linea di porta.
Al 14′ si fa male Bernardeschi e mentre i bianconeri sono ancora in 10 arriva il gol del vantaggio nerazzurro con Dzeko che ribatte in rete il pallone respinto dall’incrocio dei pali e calciato improvvisamente da Chalanoglu. La risposta Juve al 23′ è un destro da lontano di Cuadrado che finisce largo sul secondo palo. La partita non è bella anche se combattuta, ma è l’Inter a dare la sensazione di averla più in pugno a prescindere dal risultato. Al 42′ ci prova Bonucci sugli sviluppi di una punizione laterale ma il suo tiro, disturbato da Morata, finisce alto sul fondo. È l’ultimo sussulto di un brutto 1° tempo.
Si ricomincia con gli stessi 22 che avevano terminato la prima frazione di gioco e con l’Inter con più ferocia e voglia di portarla a casa tanti sono gli uomini che inseguono il portatore di palla avversario. Il primo squillo della ripresa è un colpo di testa al 59′ di Dzeko che finisce a lato. Il secondo è sempre nerazzurro con Perisic che ruba palla a Cuadrado e s’invola verso Szczesny, ma il suo tiro è largo.
Al 64′ Allegri cambia le carte in tavola inserendo Chiesa e Dybala per Cuadrado e Kulusevski nel tentativo di dare maggiore incisività all’azione offensiva. La prima conclusione bianconera della ripresa è di Alex Sandro al 68′ senza troppa fortuna. Al 70′ fiammata Juve con Locatelli cerca un compagno in mezzo all’area senza trovare alcun compagno. Al 71′ è Dybala su punizione a scaldare i guantoni ad Handanovic ma nessun bianconero riesce a correggere verso la porta.
Al 83′ Allegri butta nella mischia Arthur e Kaio Jorge per McKennie e uno spento Locatelli e al 88′ a seguito della segnalazione del var Dybala dal dischetto spiazza Handanovic e pareggia i conti. Finisce in parità, senza vincitori né vinti, ma le scelte iniziali di Allegri e l’atteggiamento della Juventus non possono essere considerati elementi positivi in un Derby d’Italia in cui l’Inter si è mostrata più squadra.