Di Maria illumina Rabiot e la Juventus

NELLA TERZA GIORNATA DEI GIRONI DI CHAMPIONS I BIANCONERI TORNANO AL SUCCESSO PER 3-1 CONTRO IL MACCABI HAIFA GRAZIE ALLE RETI DI RABIOT (2) E VLAHOVIC ISPIRATI DA UN SONTUOSO FIDEO

Dopo il convincente successo di domenica sera contro un Bologna mai così povero nelle ultime stagioni, i bianconeri sono chiamati alla controprova per dimostrare di aver intrapreso la strada della guarigione. L’unico precedente contro gli israeliani risale alla stagione 2009/2010 e fu vittoria per i bianconeri, allora guidati da Ciro Ferrara, per 1-0 grazie alla rete di Re Giorgio Chiellini.

Massimiliano Allegri sceglie il 4-3-3 con Cuadrado e De Sciglio bassi e Di Maria e Kostic a supporto di Vlahovic, nel mezzo l’imprescindibile Rabiot con Paredes e McKennie. Nel Maccabi Haifa 5 titolari inizialmente in panchina nel rispetto dello Yom Kippur, la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell’espiazione e che impone il digiuno da cibo e bevande per 24 ore.

Dopo il minuto di silenzio in ricordo delle vittime in Indonesia, Juventus subito aggressiva nel tentativo di indirizzare immediatamente il match. Dopo un primo tentativo di testa dell’attaccante serbo al 3′, la prima vera occasione dell’incontro arriva al 10′ sempre con Vlahovic che, servito da Cuadrado, impegna severamente Cohen in angolo.

Al 12′ grande ripartenza bianconera avviata da Di Maria e conclusa malamente da Vlahovic da dentro l’area di rigore dopo un assist perfetto di Kostic. La risposta del Maccabi è su calcio piazzato di Abu Fani che frutta il primo angolo ospite.

La partita scivola verso la seconda metà del 1° tempo senza che i bianconeri riescano a dare continuità alla loro manovra e senza che gli ospiti mettano il naso in avanti. Gli spettri pre Bologna iniziano a materializzarsi non trovando più la Juventus la benzina nelle gambe per rimanere alta e schiacciare l’avversario.

Gli uomini di Allegri tornano a farsi vivi verso la porta avversaria al 29′ con una conclusione sbilenca di Di Maria e successivamente al 31′ con un’azione caparbia, ma confusionaria nella quale McKennie non trova l’impatto col pallone.

Al 35′ dopo qualche minuto di sofferenza arriva il meraviglioso gol del migliore uomo bianconero, quel Rabiot ad un passo dalla cessione in estate e ora imprescindibile per Allegri e la Juve. Da sottolineare l’assist in verticale di Di Maria che inventa una palla illuminante che il francese scaraventa sotto l’incrocio.

I bianconeri ci riprovano al 43′ e al 45′ con un paio di incursioni di De Sciglio che creano pericoli ma fruttano soltanto un calcio d’angolo. Sono gli ultimi sussulti del 1° tempo.

La ripresa comincia con Alex Sandro al posto di De Sciglio, problema muscolare alla coscia destra per lui, che era l’unico rappresentate italiano in campo e al 47′ ci prova subito con Rabiot e Kostic che provano ad innescare il numero 9 bianconeri. Sul versante opposto al 48′ ci prova Tchibota con un tiro largo dalla porta difesa da Szczesny.

Al 49′ altra pennellata verticale del Fideo che spalanca il campo a Vlahovic che davanti a Cohen non sbaglia e firma il suo primo sigillo nella Champions 2022/2023. L’argentino però non ha ancora esaurito la luce e al 58′ ispira nuovamente Vlahovic che stavolta si fa ipnotizzare da Cohen.

Il Maccabi prova a rientrare in partita al 61′ col neo entrato Atzili sul quale Szczesny prima e il palo esterno poi dicono di no. Al 63′ terzo assist di serata per il Fideo che consente a Vlahovic di firmare la sua doppietta personale, ma l’arbitro con la conferma del var annullano tutto per un fuorigioco davvero millimetrico.

Al 67′ Allegri richiama Cuadrado e Kostic ed inserisce Locatelli e Bonucci. Al 72′ standing ovation per Vlahovic che lascia il campo in favore di Moise Kean. Al 75′ succede l’incredibile, Di Maria ispira Kean che dal limite si fa murare. Sul capovolgimento di fronte errore clamoroso di valutazione di Szczesny che si fa superare da David per la rete del 2-1.

Finale rovente per Allegri & co. che al 77′ rischiano di soccombere nuovamente. Dal possibile 3-0 al 2-2 è un attimo e al 79′ serve un’ottima chiusura di Alex Sandro per evitare il peggio. Al 80′ è ancora Maccabi con Atzili che colpisce il palo esterno su calcio piazzato.

Al 83′ il bello del calcio. Nel momento di maggior sofferenza ecco l’angolo di Di Maria e l’incornata vincente di Rabiot per il gol del 3-1. A questo punto Allegri sostituisce Paredes, non bene questa sera, con Miretti per ridare più freschezza ed energia in mezzo al campo.

Al 89′ ci sarebbe spazio per la gloria personale per Kean a cui Cohen dice no e sul ribaltamento di fronte prima il palo e poi Szczesny negano il gol ad Atzili. Finisce 3-1 ma la sensazione è che al ritorno in casa del Maccabi sarà tutta un’altra storia.

La Juventus però inanella la seconda vittoria su due match in ottobre e la prima in questa Champions League.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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