Disastro Szczesny rovina la Joya alla Juve

Alla Dacia Arena di Udine non basta un grande dybala perché A rovinare la vittoria ci pensa Szczesny con 2 clamorosi regali. Finisce 2-2

La seconda era di Massimiliano Allegri alla Juventus riparte con un minimo comune denominatore con l’ultima di Andrea Pirlo: Cristiano Ronaldo è in panchina.

Dietro la scelta di CR7 fuori dall’undici titolare andranno approfonditi i motivi perché da Sky fanno sapere che sarebbe una richiesta specifica del giocatore in attesa di capire se riuscirà ad esaudire il suo desiderio di cambiare aria. Nedved, dal canto suo, smentisce completamente la versione adducendo ad una condizione fisica non ancora ottimale.

L’Udinese di Luca Gotti si presenta al via senza più Rodrigo De Paul e Juan Musso partiti alla ricerca di nuove sfide, rispettivamente per l’Atletico Madrid e l’Atalanta. La Juventus con Chiellini in panchina presente Paulo Dybala, tirato a lucido e prossimo al rinnovo di contratto, con la fascia di capitano al braccio.

Passano 130″ ed è proprio il neo capitano bianconero, ottimamente servito da Bentancur, a conclusione di una bella azione di squadra, a siglare il gol del vantaggio e il primo gol ufficiale della nuova stagione 2021/2022.

La reazione dei padroni di casa produce una bellissima azione al 9′ con dialogo Pereyra (ex dell’incontro) e Pussetto fermato a terra da un attento Szczesny. Al 15′ è sempre l’Udinese con Molina a tentare la via della rete, ma senza particolare fortuna. Nella Juventus in grande spolvero è l’uruguaiano Bentancur che gioca nel centrocampo a 4 disegnato da Allegri accanto al playmaker Aaron Ramsey. Al 18′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo è ancora Pussetto di testa a provarci ma la palla esce alla sinistra del portiere polacco.

La Juve soffre l’intraprendenza dell’Udinese, ma al 23′ dopo un pallone recuperato al limite dell’area esce con grande tecnica dallo stretto e Dybala lancia Cuadrado che fredda prima Nuytinck e poi Silvestri con un secco diagonale sul secondo palo.

Il match arriva al 45′ senza più grandi azioni di rilievo fatta eccezione l’ultima conclusione di Morata dopo un’azione avviata da un ottimo Dybala. Sugli scudi la Joya, Bentancur e Cuadrado, mentre da rivedere un de Ligt non ancora nelle migliori condizioni di forma.

Tra le novità di questa Juventus targata Allegri 2.0 c’è la difesa a zona sui calci piazzati che arrivano da prima della linea dell’area di rigore mentre la conferma della difesa a uomo sui calci d’angolo o sulle punizioni dal fondo.

La ripresa ricomincia con le stesse formazioni in campo e al 51′ l’Udinese accorcia dal dischetto grazie a Pereyra che spiazza Szczesny autore di un errore clamoroso in occasione del penalty provocato. La Juve risponde al 54′ con Morata che su cross da dichiara di Alex Sandro colpisce il palo.

Al 59′ triplice cambio per Allegri, fuori Bernardeschi, Ramsey e Morata per Chiellini, Kulusevski e Ronaldo che dopo 2′ di testa non inquadra la porta. Al 65′ dopo un lungo possesso palla bella discesa di Kulusevski che apre per Cuadrado che a rimorchio trova Bentancur che dal limite stampa il pallone sul palo. È una Juve rianimata quella dopo il gol subìto ma che non trova la rete dell’1-3.

Al 74′ è il momento di Chiesa che sostituisce Cuadrado e che inizia così la sua seconda stagione in maglia bianconera oggi nella versione gialloblu un po’ sudamericana. Mentre la partita sembra scivolare verso il 90′ Szczesny decide di regalare letteralmente il pareggio all’Udinese con un errore da ragazzetto del campetto della parrocchia.

Alla Dacia Arena finisce 2-2, ma Szczesny, ora privo dell’alibi della pressione di Buffon o del calciomercato, è il vero colpevole della mancata vittoria con una prestazione veramente imbarazzante. Per Allegri un problema in più da dover gestire.

La Juve aveva anche segnato con Ronaldo il 3-2 ma il var, annulla per un fuorigioco millimetrico.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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