Il primo round finisce in parità e in rissa

LA SEMIFINALE DI ANDATA DI COPPA ITALIA FINISCE 1-1 GRAZIE AI GOL DI CUADRADO E LUKAKU DAL DISCHETTO. FINALE CONCITATO CON GLI AUTORI DEI GOL ENTRAMBI ESPULSI

Dopo la ripresa del campionato ecco di nuovo la Coppa Italia tornare protagonista col terzo confronto stagionale tra bianconeri e nerazzurri.

Juventus ed Inter si sono affrontate 5 volte in semifinale di Coppa Italia prima di questa sera e i bianconeri hanno sempre superato il turno. L’ultimo confronto però è la finale di Roma della passata stagione conclusa col trionfo nerazzurro per 4-2 d.t.s.

L’Inter non sta certo attraversando un buon momento di forma, ma è proprio da queste sfide che le grandi squadre trovano gli stimoli e le motivazioni per venirne fuori ed è proprio per questo che gli uomini di Massimiliano Allegri non possono permettersi di sottovalutare l’avversario ferito.

Juventus in formazione tipo con Perin in porta e il tandem Di Maria-Vlahovic in attacco. Simone Inzaghi con formazione speculare per disposizione tattica e con Handanovic in porta e il tandem d’attacco composto da Lautaro-Dzeko.

L’Inter parte subito col possesso palla ma è la Juventus al 4′ con Di Maria ad impegnare severamente Handanovic con un diagonale di destro molto insidioso. Fino al 15′ non succede praticamente nulla con le due squadre più impegnate a non rischiare di scoprirsi che a creare occasioni da gol

Al 20′ la prima occasione ospite con Di Marco su punizione dai 25 metri ben controllata da Perin. La partita non si sblocca, troppa alta la paura di perdere che la sensazione è la si possa sbloccare solo attraverso un episodio. Al 33′ l’occasione più importante di questi primo tempo capita sui piedi Brozovic, servito da Dzeko sul quale Perin è chiamato a un intervento prodigioso.

La manovra bianconera, ben imbrigliata dall’Inter di Simone Inzaghi, risulta lenta e poco efficace. Al 37′ è Fagioli che prima strappa un pallone a centrocampo e poi va a servire Vlahovic per un colpo di testa centrale ben gestito da Handanovic.

Al 40′ cartellino giallo per Brozovic per proteste a seguito di un giustissimo fallo fischiato ad Acerbi per intervento irregolare ai danni di Vlahovic. Al 45′ bel giro palla nerazzurro con Di Marco che va alla conclusione da dentro l’area di rigore e Bremer a compiere un intervento prodigioso e risolutivo in angolo. Dallo stesso è D’Ambrosio a sfiorare la rete del vantaggio. È l’ultimo atto di un primo tempo decisamente avaro di emozioni.

La ripresa inizia con gli stessi 22 del primo tempo ed è della Juventus, con l’assist di Fagioli per Vlahovic, la prima grande occasione al 47′. Al 49′ si elevano i decibel dello Stadium col coro “Un capitano, c’è solo un capitano, un capitano” all’indirizzo di Alessandro Del Piero presente anche questa sera in tribuna.

Al 58′ azione continuata dei bianconeri con conclusione finale di Kostic di poco alta sopra la traversa. Al 64′ occasionissima Inter con un diagonale di Mkhitaryan che esce di un soffio. Subito dopo prime mosse dalla panchina per Max Allegri che richiama Fagioli e Di Maria e inserisce Miretti e Chiesa.

Inzaghi risponde al 68′ con Gosens e Lukaku in campo al posto di Di Marco e Dzeko. Non succede nulla fino al 73′ quando è il turno di Milik dentro per Vlahovic. Al 77′ è lo stesso attaccante polacco a divorarsi letteralmente la palla del vantaggio dopo un cross di Cuadrado.

Al 80′ cartellino giallo per Lukaku per un brutto intervento ai danni di Gatti e al 81′ Inzaghi getta nella mischia Dumfries e Asllani per D’Ambrosio e Brozovic. La svolta al 83′ con la Juventus che passa in vantaggio grazie a Cuadrado che sfrutta un cross di Rabiot spizzato da Locatelli.

L’ultimo cambio di Inzaghi è all’86’ con Correa dentro al posto di uno spento Lautaro. Al 89′ ci prova Lukaku da pochi passi ma Locatelli si immola e respinge l’occasione al mittente. Al terzo dei 3′ di recupero succede l’incredibile. Bremer tocca il pallone col braccio e l’arbitro Massa decreta il rigore che Lukaku realizza spiazzando Perin.

Sull’esultanza il nerazzurro eccede e viene ammonito e quindi espulso. Nel finale concitato anche Cuadrado finisce nel taccuino del direttore di gara prima ammonito e poi espulso per un eccesso di parapiglia con Handanovic.

Finisce decisamente male una sfida che la Juventus era stata brava ad indirizzare a proprio favore. L’appuntamento tra due settimane a San Siro.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

Verified by MonsterInsights