Il Torino domina una bruttissima Juventus

All’Allianz Stadium Il Derby della Mole numero 204 finisce 1-1. A de Ligt risponde Belotti

Dopo il pareggio di Bergamo e una prestazione che ha dato consapevolezza agli uomini di mister Allegri, la Juventus è chiamata a mettere un sigillo importante al quarto posto a lungo inseguito e raggiunto confidando in qualche punto perso per strada dall’Atalanta in quel di Firenze.

Gli ultimi dieci Derby della Mole giocati allo Stadium raccontano di otto vittorie per i bianconeri e appena due pareggi. Problemi per Rugani nel riscaldamento e quindi Allegri sceglie Alex Sandro accanto a de Ligt con Pellegrini sulla sinistra e Locatelli che vince il ballottaggio della vigilia con Arthur, mentre Juric rilancia il “GalloBelotti dal 1′ che non giocava dall’inizio dal 30 ottobre scorso contro la Sampdoria.

La partenza è di chiara marca granata con una Juventus come scombussolata dai cambi nel prepartita. Torino aggressivo e bianconeri in difficoltà che al 6′ subiscono l’offensiva avversaria con Mandragora fermato da Szczesny a terra. Al 9′ intervento provvidenziale del portiere bianconero a deviare il traversone basso di un Brekalo in grande spolvero.

Al 11′ ripartenza fulminea della Juventus che porta Rabiot alla conclusione, ma il suo diagonale esce di pochi centimetri. Al 13′ arriva inaspettato il vantaggio della Vecchia Signora sugli sviluppi di un angolo calciato magistralmente da Cuadrado e zuccata vincente del miglior uomo dell’ultimo periodo: Matthijs de Ligt.

La partita si accende con il Toro che non demorde e la Juve che con il suo tridente mette alle corde la difesa granata su ogni azione offensiva. Al 22′ doppia giocata spettacolare di Locatelli che libera Pellegrini il cui retropassaggio a rimorchio trova Dybala fermato a pugni chiusi da Milinkovic-Savic. Il Torino risponde con un affondo di Singo che offre a Pobega un tiro dal limite fermato dal corpo di Alex Sandro.

Fino al 35′ non succede praticamente più nulla tranne tre interventi a presa alta di un Szczesny mai visto così sicuro nelle uscite. Sul fronte granata Bremer sugli scudi nel match dentro al match con Vlahovic. In campo è tornato a dettare il gioco il Torino con la Juventus tutta schiacciata all’indietro. L’ultima occasione del primo tempo è un angolo sul quale Belotti non trova la deviazione vincente.

La ripresa comincia con De Sciglio al posto di Pellegrini rimasto negli spogliatoi perché toccato duro da Pobega e costretto a stringere i denti fino all’intervallo. Il primo squillo è degli uomini di Juric che dopo un giro palla articolato portano Singo alla conclusione che per finisce sul fondo. Al 49′ è ancora Torino con l’ex Mandragora a impegnare Szczesny in d’angolo.

La risposta Juve è a firma di Paulo Dybala che da lontano calcia a lato alla sinistra di Milinkovic-Savic, ma il tiro costa la richiesta del cambio, sembra in via precauzionale, e il seguente ingresso di McKennie. La Juventus soffre l’aggressività e la maggior determinazione del Torino non riuscendo a produrre gioco e occasioni.

Al 62′ il pareggio del Torino con Belotti che devìa sotto misura un cross di Brekalo con Alex Sandro colpevole di un determinante buco difensivo. Il gol galvanizza ulteriormente il Tiro che poco dopo con Mandragora sfiorano il vantaggio. Sul fronte di casa malissimo Vlahovic che sembra la controfigura del giocatore ammirato fino a poco giorni fa.

Al 74′ fuori Vlahovic, pessima la sua prestazione, e Locatelli per Kean e Arthur, mentre nel Toro Juric manda in campo l’altro ex Pjaca per Brekalo. Al 83′ l’unica occasione, se così si può chiamare, è un angolo di Cuadrado su cui il portiere granata è costretto all’intervento a pugni chiusi.

Il match si trascina fino al 94′ arma vincitori né vinti, ma con la Juventus che vanifica quanto di buono fatto nell’ultimo periodo. Quarto posto che adesso torna più che mai in discussione. Malissimo Vlahovic, si salvano davvero in pochi. Bremer sontuoso è il volto di un Toro che ci ha messo molta più voglia e determinazione.

Foto copertina “Calciomercato.com”

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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