Intervista esclusiva a Sandro Dell’Agnello, coach dell’Unieuro Pallacanestro Forlì 2.015

Nonostante una situazione ancora in evoluzione e la mancanza di certezze ho avuto il piacere di raggiungere telefonicamente nella sua Livorno, per questa intervista esclusiva della quale lo ringrazio pubblicamente, il coach della Pallacanestro Forlì 2.015, Sandro Dell’Agnello. La sua prima esperienza sulla panchina romagnola fu caratterizzata, o più precisamente “minata”, dalla pessima situazione finanziaria del club. Nella stagione da poco conclusa, alla sua seconda esperienza, e nel bel mezzo di un ottimo campionato è arrivata la pandemia che sappiamo tutti cosa abbia significato. A breve (si spera) coach Dell’Agnello, si appresterà a vivere la sua terza esperienza sulla panchina biancorossa dell’Unieuro Pallacanestro Forlì. E questa volta speriamo di poterci gustare una stagione tutta da vivere sulla base delle premesse che l’ottimo mercato ci ha lasciato in dote.

Buongiorno coach, è un piacere ritrovarti ancora sulla panchina di Forlì. Vorrei cominciare col chiederti se c’è stato un momento in cui le strade tue e dell’Unieuro hanno rischiato di separarsi?

No, in realtà questo momento non c’è mai stato perché sin dall’infausta sospensione del campionato, per i motivi che noi tutti sappiamo, mi era stata manifestata la fiducia sia da parte del Presidente Nicosanti che da Pasquali, i quali mi avevano espresso la loro intenzione di proseguire il percorso insieme e quindi si trattava di aspettare solo il momento di formalizzare il tutto e di capire quando saremmo ripartiti. Questa era poi sostanzialmente la stessa cosa che interessava anche a me e quindi non c’è mai stato un momento in cui mi sono sentito lontano da Forlì“.

La stagione conclusasi anzitempo causa Covid-19 che cosa ti ha lasciato?

Al netto della tragedia che abbiamo vissuto, che purtroppo stiamo ancora vivendo e che sicuramente va al di sopra di tutto, parlando solo dell’aspetto sportivo, mi ha lasciato un grande senso di rammarico perché la squadra aveva ingranato e stava vincendo e convincendo. Da lì alla fine saremmo arrivati secondi con un play off tutto da giocare e ci sentivamo consci delle nostre potenzialità e molto, molto competitivi“.

La squadra, infatti, dopo un buon avvio e seguente appannamento aveva trovato la quadra e stava viaggiando a gonfie vele. Realisticamente dove credi sarebbe potuta arrivare?

Mah.. sicuramente, come detto prima, saremmo arrivati secondi perché era un discorso anche di matematica. Saremmo arrivati alle spalle di Ravenna e lo avremmo fatto in condizioni di ottima forma fisica e tecnica e ai play off , non ho dubbi, ce la saremmo giocata con tutti per il traguardo finale. Su questo non assolutamente ho dubbi, quindi chissà come sarebbe andata a finire..”.

A seguito dello stop imposto a tutti gli sport, il campionato di calcio è stato fatto ripartire mentre il basket è stato fermato anzitempo. Al di là degli ovvi motivi economici che ne hanno determinato le diverse disposizioni, qual era la posizione di Dell’Agnello sullo stop o sulla possibilità di ripresa?

Personalmente considero lo sport un grande momento e motivo di aggregazione, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista sociale, pertanto anche col senno del poi ci avrei pensato quattro volte prima di annullare il campionato. Piuttosto avrei aspettato più tempo con la speranza di poter riprendere anche a porte chiuse o con qualche giocatore mancante ma proprio perché il fattore economico e sociale lo avrei considerato molto importante. Poi a quel punto se non ci fossero state le condizioni per poter proseguire, solo a quel punto, mi sarei rimesso alle decisioni del Comitato Tecnico Scientifico e quant’altri. Però, ripeto, avrei aspettato fino all’ultimo momento per poterci riprovare“.

Veniamo al campionato. Lega Nazionale Pallacanestro e Ministro dello Sport si sono espressi su una possibile data di inizio della prossima di Serie A2? Questa ripartenza prevederà la presenza dei tifosi all’interno dei palazzetti?

Queste sono domande che non devi fare a me. Per quel che ci è dato a sapere è ancora tutto in divenire. Ci sono due ipotesi di ripartenza: una al 18 ottobre ed una al 15 novembre però, per adesso, sono solo chiacchiere. Non c’è nulla di scritto, né di formalizzato nemmeno per i tifosi, senza, con o con la metà di essi all’interno dei palazzetti. Nulla, davvero nulla di formalizzato“.

Hanno salutato Forlì, Marini, Benvenuti, Oxilia, Ndoja e Watson. Sono arrivati Rodriguez, Landi, Bolpin, Natali e Roderick. Come cambia la Pallacanestro Forlì 2.015 in vista della prossima stagione?

Mah guarda.. quando costruisci le squadre speri sempre di poter fare meglio dell’anno precedente. Ora in questo non lo so se ci riusciremo però sono molto contento del mercato fatto dalla società perché abbiamo preso, tra gli altri, tre giocatori come Bolpin (23 anni), Landi (26 anni) e Rodriguez (26 anni) che sono, sì in ascesa, ma già hanno vissuto da protagonisti questo campionato, Landi addirittura vincendolo con Roma. Abbiamo preso Natali che è un giocatore di grande esperienza, di cui sappiamo il suo valore perché ha già giocato a Forlì e in più abbiamo avuto delle conferme eccellenti. A me la squadra sembra ottima, compresi i due stranieri che conosciamo e che sono Rush e Roderick, ovviamente tutto questo dobbiamo poi tradurlo sul campo, ma la nostra intenzione era mettere centimetri in più nel reparto esterni e lo abbiamo fatto, poi mettere un po’ più di tiro da tre diffuso nella squadra e con Bolpin e Landi abbiamo fatto anche quello e quindi io sono molto contento“.

Il mercato dell’Unieuro Forlì può definirsi concluso o siete alla ricerca di un ulteriore lungo che possa consentire a Samuel Dilas di andare a giocare con maggior continuità?

No, no la squadra ad oggi è completa così. Pensiamo che come quarto lungo Dilas possa darci una grande mano e sicuramente cercheremo di dargli qualche minuto in campo perché l’anno scorso da agosto a febbraio, sino a quando non ci hanno fermato, lui ha fatto grossi miglioramenti e quindi pensiamo di potergli dare una chance“.

La passata stagione senza grandi proclami Forlì si è ritrovata meritatamente seconda in classifica. Quest’anno sia Landi in sede di presentazione, che Natali recentemente intervistato, hanno lasciato trasparire ambizioni di promozione. Qual è la posizione di coach Dell’Agnello a tal proposito?

La posizione è semplice. Noi vogliamo fare esattamente come l’anno scorso un altro campionato da protagonisti e lottare per le prime posizioni. Poi come dico sempre io, e lo penso fermamente, se alla fine del campionato saremo primi, terzi o quinti non cambia molto, ma cambia molto come ci arriveremo perché l’obiettivo è arrivare, quando ci giocheremo i play off, in una forma fisica, tecnica e mentale eccellente. Quello è il nostro obiettivo, senza guardare le due posizioni in più o in meno che potremmo avere in classifica“.

La curiosità mi porta a chiederti coach se c’è un giocatore nella passata stagione che ti ha sorpreso più di altri e se invece ce n’è uno che a tuo avviso ha reso al di sotto delle sue possibilità e quindi delle aspettative?

Ho avuto un buon feeling con ognuno dei miei giocatori come per altro mi succede tutti gli anni. Non ho da lamentarmi di nessuno e posso solo dire che mi dispiace un po’ per la discontinuità che ha avuto Watson da cui forse ci saremmo aspettati qualcosina in più e soprattutto per qualche problemino fisico che non ha consentito a Ndoja di rendere per quello che è il suo reale valore. Detto questo però tengo a sottolineare che sono stato contento anche di loro due e dell’apporto generale di tutti, non ho niente da recriminare“.

Nella stagione che inizierà ritrovi a Forlì, in una sorta di esperienza bis, sia Nicola Natali che Terrence Roderick. Cosa ti aspetti da questi due giocatori che oggi sono due veterani?

Sono due giocatori di assoluto valore. Natali perché è un jolly che può fare tante cose e sarà sicuramente uno dei segreti positivi della squadra perché non dimentichiamoci che ci vogliono gli architetti, ma ci vogliono anche i muratori e in tal senso Natali è un grande muratore. Per quanto riguarda Roderick parliamo di uno dei migliori giocatori in assoluto di questo campionato, io lo conosco bene, e siamo sicuri non solo del suo rendimento, ma sul fatto che eleverà anche il rendimento dei compagni“.

Sulla base della bozza dei gironi per la prossima Serie A2 che idea ti sei fatto del campionato che verrà?

Diciamo che avrei preferito sicuramente continuare, se fosse stato possibile, con la formula di quest’anno e cioè Est e Ovest. Se avessi dovuto decidere io avrei provato a mettere insieme delle specie di Conference per fare più partite con squadre vicine in modo da coinvolgere più tifosi e diminuire i costi delle trasferte per le società, questa sarebbe stata la mia scelta, quello che avrei fatto io. Purtroppo non decido io e quindi vedremo cosa ci toccherà, ancora non sappiamo niente“.

Ti chiedo di farci una piccola presentazione di tre dei nuovi arrivati in casa biancorossa. Ci tracci un breve profilo di Yancarlos Rodriguez, Aristide Landi e Riccardo Bolpin?

Allora, Rodriguez è un playmaker in grande ascesa che l’anno scorso ha fatto un campionato da assoluto protagonista a Roseto e quindi abbiamo fiducia nei suoi mezzi e nelle sue possibilità. E’ un giocatore abbastanza fisico e piazzato perché è 185 cm con gran tiro da tre e da lui ci aspettiamo una crescita anche dal punto di vista della cabina di regia. Bolpin è un giovane vecchio, nel senso che è un ragazzo molto maturo, tecnicamente molto valido che può giocare indifferentemente in tutti e tre i ruoli di esterno ed anche lui è dotato di un gran tiro da tre che non guasta mai. Infine Landi è un giocatore che a noi piaceva tantissimo e che ad inizio mercato sembrava inavvicinabile perché aveva giustamente il desiderio di provare a rimanere in A1. Come si è reso disponibile ci siamo fiondati sopra e lo abbiamo firmato. E’ un lungo polivalente perché gioca sia da 4 che da 5, ha un grande tiro da tre e quindi può aprire il campo, inoltre gioca con grande determinazione ed agonismo cosa che a me piace tantissimo“.

Avete già programmato il giorno del raduno e nel caso come si prepara una stagione ancora afflitta da diversi interrogativi?

Il giorno del raduno non abbiamo potuto programmarlo perché non sappiamo ancora quando inizierà la stagione. Noi ci siamo visti a metà luglio con tutti i giocatori eccezion fatta per i due stranieri ovviamente per motivi logistici ed abbiamo testato tutti per una settimana per vedere in che condizioni fisiche fossero. A tutti i giocatori, compreso gli stranieri, è stato dato un programma individuale mirato che stanno svolgendo e che li porterà a Ferragosto. Da qui a Ferragosto speriamo di sapere la data d’inizio della stagione e poi programmeremo il raduno e tutto il resto“.

Guardare il calcio, così come l’NBA, piuttosto che i Gran Premi di Moto e Formula 1 senza pubblico a mio avviso è avvilente e lo spettacolo ne risente a dismisura. Dell’Agnello come si pone d’innanzi alla possibilità di ricominciare senza il pubblico?

Sono assolutamente d’accordo, avvilente, negativo e non è coinvolgente dal punto di vista dello sport eccetera. Allo stesso tempo a me piacerebbe ricominciare ad allenarci, giocare e parlare meno perché purtroppo stiamo solo parlando e quindi mi piacerebbe che si tornasse a parlare di basket giocato e non di basket teorico. Pertanto da questo punto di vista mi auguro che si possa ripartire il prima possibile e se all’inizio per qualche breve periodo (spero) dovesse essere con poco pubblico, o con lo stesso contingentato, ovviamente me lo farei andare bene. Meglio così che non giocare per niente“.

Siamo in conclusione e vorrei chiederti di fare una sorta di pronostico su chi potrebbe essere la giovane rivelzione della prossima Serie A2, chi il miglior straniero e quale la squadra da battere?

Guarda non lo so perché non ho tutte le formazioni delle altre squadre stampate in testa, anche se per la verità ce le avrei anche, però non ho proprio tutti. Io punto sempre sui miei e sono convinto ad esempio che Bolpin farà un campionato da protagonista, che Rush e Roderick saranno stranieri importantissimi nell’economia del campionato e mi auguro che la squadra rivelazione possa essere Forlì“.

E’ l’auspicio mio e di tutta Forlì. Grazie mille coach e un grosso in bocca al lupo.

Di nulla figurati. Crepi il lupo!“,

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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