Juventus dall’inferno al Paradiso in sette minuti

ALLO STADIO OLIMPICO LA Juventus vince 4-3 una sfida incredibile e meravigliosa per le emozioni che ha saputo trasmettere

Negli ultimi 10 precedenti allo Stadio Olimpico la Juventus è uscita coi 3 punti soltanto in due circostanze, nel 2013/14 e nel 2019/20. La sfida di questa sera è il classico match tra deluse e chi perde può abbandonare quasi definitivamente il sogno di raggiungere un piazzamento per la prossima Champions League.

Juventus disposta col 4-2-3-1, con Bentancur al posto di Rabiot e Moise Kean a guidare l’attacco al posto di Morata rispetto al match contro il Napoli mentre la Roma di José Mourinho disposta col 4-4-2. L’avvio è tutto di marca giallorossa tanto che al 10′ arriva subito il gol di Abraham che di testa da dentro l’area piccola e tra un nugolo di maglie bianconere insacca alle spalle di Szczesny. Al 15′ la verve agonistica dei giallorossi frutta la seconda occasione ad opera di Cristante che dal limite costringe Szczesny alla parata a terra.

Al 18′ la prima vera occasione bianconera con Chiesa che serve al centro Dybala che con un controllo perfetto si apparecchia una conclusione mancina delle sue ed insacca alle spalle di un incolpevole Rui Patricio. La Roma non ci sta e al 21′ su una palla rubata a Chiesa in mezzo al campo arriva alla conclusione dal limite con Lorenzo Pellegrini su cui Tek fa buona guardia. La partita a questo punto è in pieno ritmo con le due formazioni che provano entrambe a farla propria.

Al 23′ problemino ad Abraham che stringe i denti e resta in campo, va peggio a Chiesa che al 25′ in un contrasto al tiro con Smalling rimane a terra, prova a stringere i denti ma al 31′ crolla a terra lasciando il posto a Kulusevski. Al 33′ è McKennie a mettere paura alla retroguardia giallorossa che si salva col mestiere. L’ingresso dello svedese coincide con il calo di ritmo del match e lo stesso bianconero in evidente difficoltà a calarsi dentro la partita.

Al 41′ ci prova lo stesso esterno d’attacco di Max Allegri, oggi in tribuna per squalifica, con un colpo di testa impreciso dopo un bel cross di De Sciglio. Non bene l’arbitro Massa che sia in avvio di primo tempo, che sul finire dello stesso non rileva due irregolarità che portano a due calci d’angolo pericolosi per i giallorossi. Al 3′ di recupero cartellino giallo pesante per Cuadrado che, diffidato, sarà squalificato. All’ultimo secondo dall’ennesimo calcio d’angolo Roma vicinissima al vantaggio con Smalling su cui è il compagno Abraham a salvare fortuitamente sulla linea.

La ripresa non è ancora cominciata che Mkhitaryan riporta i suoi in vantaggio con un tiro da fuori deviato in maniera decisiva da De Sciglio. Ennesimo approccio, che sia il primo o il secondo tempo, da dimenticare per la formazione bianconera che al 53′ soccombe ancora grazie a Lorenzo Pellegrini che sigla una punizione da cineteca. È la pietra tombale sul match, ma anche sulla stagione, decisamente negativa, sino a questo momento per la Juve e per Allegri.

Al 64′ Landucci inserisce Morata e Arthur per un deludentissino Kean e un insufficiente Bentancur e da un bel cross dello spagnolo nasce il 3-2 grazie al colpo di testa di Locatelli inseritosi al centro dell’area piccola. È una svolta decisiva perché appena 4′ più tardi Locatelli pesca meravigliosamente Cuadrado il cui assist verso il centro dell’area favorisce, dopo un rimpallo, la rete di Kulusevski. Non è finita perché al 77′ succede l’imponderabile con la rete del 4-3 di un De Sciglio a cui Alex Sandro non allaccia neppure gli scarpini.

Non è finita perché al 80′ il var richiama Massa per un fallo di gomito in area di de Ligt che, già ammonito, viene espulso e il calcio di rigore seguente viene neutralizzato a Pellegrini da uno strepitoso Szczesny. La Roma non riesce a ritrovarsi e la Juve spinta da un grande Chiellini, dentro al posto di Dybala, dopo l’espulsione dell’olandese contiene e porta a casa un successo di importanza capitale.

Mercoledì sarà già tempo di Supercoppa e ad Allegri mancheranno Chiesa, Cuadrado e de Ligt. Ma oggi è giusto godersi questa grandissima vittoria.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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