Juventus è sprofondo rosso

NELLA SECONDA GIORNATA DEI GIRONI DI CHAMPIONS I BIANCONERI CEDONO AL BENFICA PER 2-1 E SONO GIÀ CON MEZZO PIEDE FUORI DALLA COMPETIZIONE

La sfida di Champions League contro i campioni portoghesi arriva in un momento decisamente contrastante per le due contendenti. Il Benfica è reduce da 11 vittore nelle ultime 11 partite, mentre la Juventus da un inizio di campionato e Champions più ombre che luci con annessi problemi di infortuni. Sono tre i precedenti tra le due squadre nelle coppe europee con il bottino perfettamente suddiviso tra vittorie per parte e pareggio. L’unica sfida nella Coppa cosiddetta “dalle Grandi Orecchie” risale alla stagione 1967/68 e i lusitani furono corsari in terra piemontese.

Juventus disposta da Massimiliano Allegri col 3-5-2 al cospetto del 4-3-3 del Benfica di Roger Schmidt. Nemmeno il tempo di sistemarsi sulle poltroncine dello Stadium che da una punizione laterale di Paredes dalla destra, Milik riprende da dove aveva lasciato domenica contro la Salernitana e di testa sigla il vantaggio per i suoi.

Il gol galvanizza i bianconeri che in continuo forcing arrivano vicinissimi al raddoppio con Kostic al 9′, ma la sua conclusione è leggermente deviata in angolo. Il Benfica prova a contenere col possesso palla, un po’ sterile per la verità, ma una pericolosa quanto interessante incursione di Miretti non trova Milik all’appuntamento col raddoppio.

Il primo tentativo ospite è al 20′ con un accenno di colpo di testa di Silva senza grosse pretese che finisce alto sopra la traversa. Al 27′ brutto rilancio di Bonucci che permette al Benfica di ricavare una ghiottissima occasione con Ramos che da pochi passi di testa colpisce proprio su Perin. È il primo vero campanello d’allarme.

Adesso l’inerzia è dei lusitani con la Juventus che da qualche minuto non riesce più ad imbastire alcuna azione e con Cuadrado al 34′ a sciupare una pericolosa ripartenza con Vlahovic e Milik che avrebbero potuto ricevere palla in superiorità numerica. La risposta è un destro di Ramos dal limite al 36′.

Al 39′ su un ribaltamento di fronte Silva centra il palo con un destro dal limite e sugli sviluppi dell’azione Miretti commette fallo da rigore che l’arbitro Felix assegna dopo richiamata al var. Dal dischetto l’ex nerazzurro Joao Mario firma l’1-1 al 43′ con cui le squadre vanno al riposo dopo 4′ di recupero.

La ripresa comincia senza sostituzioni e la prima grande occasione, avviata da un ottimo intervento difensivo di Bremer, capita sui piedi di Milik su cui Vlachodimos compie un autentico intervento in calcio d’angolo.

La doccia fredda arriva al 55′ con David Neres che batte Perin dopo la prima ribattuta su tiro di Ramos. Al 57′ Allegri procede ai primi cambi richiamando Cuadrado e Miretti e inserendo De Sciglio e Di Maria. Lo spartito non cambia e al 60′ Bah sfiora il terzo gol non fosse per la provvidenziale deviazione di Bonucci.

Il Benfica imperversa contro una Juventus sempre impacciata, confusa e sterile e al 63′ Perin è costretto alla grande parata in angolo su Silva. Al 66′ altro intervento miracoloso di Bonucci in chiusura su Neres a evitare il 3-1 ospite. La Juventus è stordita e al 68′ è la volta di Perin a dire no sempre a Neres che sembra spuntare da tutte le parti.

Al 70′ è la volta di Kean e Fagioli per Milik e Kostic e dopo appena 1′ l’attaccante ex Psg centra il palo da fuori area e Di Maria non sfrutta la ribattuta. Il Benfica appare in controllo con la Juventus che palesa sfiducia nello sguardo dei giocatori. Al 83′ occasionissima bianconera grazie a Di Maria che innesca De Sciglio il cui assist per Vlahovic varrebbe il gol del pari, ma la posizione di partenza del difensore è leggermente in fuorigioco e il risultato resta di 1-2.

Al 87′ occasione monumentale per Bremer servito da una pennellata magica di Di Maria ma il difensore brasiliano si ricorda di non essere un bomber e spara alle stelle da pochi metri.

Il Benfica fa 12 vittorie su altrettante partite, mentre la Juventus non sa più vincere, appena 2 successi in queste prime 8 partite. È un dato impietoso per una squadra che aveva annunciato una stagione di ben altro tenore. Per la Vecchia Signora e Massimiliano Allegri la situazione è già drammatica.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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