NEL RITORNO DEI PLAYOFF DI CHAMPIONS LEAGUE AL PHILIPS STADION I BIANCONERI PERDONO 3-1 E SONO ELIMINATI. INSPIEGABILI I CAMBI DELL’ ALLENATORE
Dopo il disastro italiano del martedì di Champions, con Milan e Atalanta costrette a lavorare il palcoscenico europeo causa eliminazione, tocca alla Juventus provare a superare l’ostacolo playoff dopo il successo per 2-1 conquistato a Torino.
Il PSV Eindhoven, che in stagione ha disputato sin qui 19 partite tra le mura amiche, viaggia a una media impressionante con 16 vittorie, 3 pareggi e la bellezza di 65 gol fatti, si prospetta come un avversario molto più ostico di quanto il suo attuale momento non dica.
Thiago Motta, rispetto alla formazione che ha battuto domenica l’Inter, ripropone Locatelli in mediana con Thuram a fargli spazio e Kelly al posto di Savona. Peter Bosz recupera Boscagli che, rispetto al match dell’andata, è l’unica variazione di formazione al posto di Obispo.
Come prevedibile è il PSV a partire subito forte con Gatti nelle fila della Juventus, a essere chiamato agli straordinari sui primi tre attacchi degli olandesi. I bianconeri mettono il naso in avanti per la prima volta al 7′ con Conceicao che però non trova la classica conclusione col suo sinistro a giro. Al 10′ doccia gelata in casa Juve perché Veiga dopo un contrasto si accascia a terra ed è costretto a lasciare il campo a Cambiaso con spostamento di Kelly accanto a Gatti.
Al 16′ bellissima azione in uscita della Juventus che da Cambiaso a Di Gregorio si arriva a Weah il cui cross trova Kolo Muani in mezzo all’area a colpire di testa appena alto sopra la traversa. Il PSV risponde appena 2′ più tardi con un’incursione pericolosa di Perisic che conclude alto facendo tirare un bel sospiro di sollievo dalle parti bianconere.
La fase centrale del primo tempo scorre via in sostanziale equilibrio con le due squadre a giocarsela a viso aperto. Al 29′ Locatelli per Cambiaso e conclusione dell’ex Bologna che chiama alla respinta Benitez alla respinta a pugni chiusi. Al 33′ giocata tanto rischiosa quanto incredibile di Cambiaso che di petto, praticamente sulla linea di porta, smorza un cross al veleno dalla destra rendendolo facile preda per Di Gregorio.
Appena un minuto dopo è la Juve a creare un grosso brivido ai presenti del Philips Stadion quando Koopmeiners imbecca Kolo Muani che per poco, anticipando Benitez, non trova lo specchio della porta per il gol del vantaggio. Tra il 38′ e il 40′ è la Juventus a rendersi pericolosa nella metà campo avversaria, prima con Conceicao murato, e poi con Nico Gonzalez, un po’ in ombra sin qui, che non va oltre un calcio d’angolo ottenuto. Dopo 2′ di recupero l’arbitro sloveno Slavko Vincic manda le squadre al riposo.
Si riparte dopo la pausa senza cambi né da una parte, né altra ed è subito il PSV a imprimere il proprio ritmo con Perisic prima e Saibari immediatamente dopo a creare due grossi pericoli alla porta difesa da Di Gregorio. La Juventus risponde al 50′ con Cambiaso che intercetta un pallone, lo serve a McKennie che assiste Kolo Muani sulla cui strada trova un attentissimo Benitez a negargli la gioia del gol.
Al 52′ Vincic estrae il primo cartellino giallo all’indirizzo di Schouten per trattenuta plateale ai danni di Koopmeiners e al 53′ il solito Perisic punisce ancora la Juventus con un gol bellissimo dopo l’assist di Lang. La Juventus accusa il colpo e al 55′ è Lang dalla sinistra a mettere i brividi a Di Gregorio con un destro a giro fuori di poco. Sulla spinta dello stadio al 57′ è ancora Perisic dal limite a chiamare Di Gregorio alla parata a terra.
È un momento difficilissimo per gli uomini di Motta che tra il 59′ e il 60′ vengono salvati due volte da Gatti in maniera determinante. Al 62′ sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra, Weah dal limite lascia partire un bolide che si insacca alle spalle di Benitez, ma il guardalinee rileva un fuorigioco assolutamente ininfluente di Kelly che Vincic, con l’ausilio del var, convalida giustamente.
Al 72′ Bosz richiama Schouten e inserisce Til per dare ulteriore incisività all’attacco dei suoi e dopo 2′ arriva il gol di Saibari. Al 75′ fuori Koopmeiners, Locatelli e Conceicao per Thuram, Yildiz e Savona nelle fila bianconere e Malacia per Ledezma in quelle olandesi. Al 79′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo è De Jong a colpire di testa sopra la traversa.
A questo punto i padroni di casa spinti dal proprio pubblico spingono ancora più forte sull’acceleratore nel tentativo di evitare i tempi supplementari. Al 84′ cartellino giallo per Gatti per una sbracciata ai danni di Lang e un minuto più tardi è il momento del cambio Bakayoko per Perisic.
La Juve continua a rischiare e a soffrire la spinta del PSV che con Saibari va vicino al gol al 88′ se non fosse per la respinta di piede di Di Gregorio. A questo punto Motta richiama Kolo Muani e getta nella mischia Vlahovic nella speranza di trovare forze fresche e voglia di riscatto.
Al 2′ di recupero dei 7′ concessi è ancora il PSV con Lang a rendersi pericoloso, ma la Juventus sembra non averne più ed i cambi operati da Thiago Motta non sortire gli effetti sperati. Non succede più nulla sino al fischio finale che costringe le due squadre ai tempi supplementari.
L’extra-time comincia con Mbangula dentro per uno stanchissimo Cambiaso ed è subito Di Gregorio a sfoderare una super parata su Saibari a un passo dal 3-1 sull’ottima imbucata di Til. Al 94′ cartellino giallo per Savona per un intervento durissimo su De Jong. Al 97′ arriva il meritato gol del PSV con Flamingo che sfrutta una gran giocata di Bakayoko lasciato inspiegabilmente solo in area di rigore a fare quello che voleva.
Juventus ormai a terra e con poche forze per provare a ribaltarla. Al 100′ cartellino giallo anche per Yildiz e padroni di casa in assoluto controllo. Al 105′ prima la Juve rischia di crollare sotto i culo di Saibari su cui rimedia Di Gregorio e poi Mbangula pennella per Vlahovic che stampa la sua zampata quasi vincente sul palo.
Il secondo supplementare inizia con Mauro Boscagli fuori per Obispo tra le fila dei padroni di casa e nonostante un ritmo rientrato in parametri normali, la Juventus non riesce a sfondare. Al 109′ bella azione coordinata dei bianconeri, con Thuram a farla da padrone, ma che non vanno oltre un calcio d’angolo.
Al 112′ incursione di Thuram, incomprensibile la scelta di lasciarlo in panchina, che si presenta davanti a Benitez, ma all’ultimo calcia alto di sinistro. Al 115′ gli ultimi cambi di Bosz che toglie Veerman e Lang per Nagalo e Driouech e al 119′ miracoloso Di Gregorio su Til per allungare la speranza bianconera. Dopo 3′ di recupero l’arbitro dice che può bastare e anche la Juventus lascia la Champions. Decisivi in negativo i cambi di Thiago Motta.