Juventus-Roma, le Gram pagelle

DI GREGORIO voto 6: altra partita da sostanziale spettatore. Ancora non è possibile valutarlo per le qualità tra i pali. Stasera ha dimostrato di saper uscire nella mischia per sventare i palloni alti. Per il resto vedremo. MEZZO SPETTATORE

SAVONA voto 6,5: altra prestazione da veterano. Zero sbavature, giocate semplici ma efficaci e considerando che resta un debuttante si può esser contenti. MATURO

GATTI voto 7: parte con qualche brivido poi cresce a dismisura e sfodera una prestazione di grande livello. In marcatura, in chiusura, in impostazione e nelle letture. Partita da capitano vero. TRASCINATORE

BREMER voto 6,5: dopo Verona altra partita di grande spessore. Dovbyk non la vede mai e sul finale si immola su Dybala negandogli lo scherzetto dell’ex. IL SOLITO MURO

CABAL voto 5,5: un fantasma, non solo per colpa sua, per tutto il primo tempo sino all’ultimo minuto quando è utile nello sventare di testa un paio di palloni. Esce al 45′ perché evidentemente Motta lo ha visto in difficoltà. SOTTOTONO

FAGIOLI voto 5: ammonito dopo appena 1′ gioca condizionato oltreché senza ritmo e letture. Gli 8 mesi di fermo potrebbero essere il motivo della sua non ottimale condizione, ma resta il fatto che il ragazzo deve tornare a crescere in fretta. Così non si va da nessuna parte. BOCCIATO

LOCATELLI voto 6,5: non ai livelli di Verona, ma comunque nemmeno lontano parente del fratello spento della passata stagione. Se continua così si riprenderà un posto in Nazionale o quanto meno l’attenzione di Spalletti. CONFERMA

CAMBIASO voto 5: non incide nel primo tempo e non riesce a farlo nemmeno nella ripresa. Prima da esterno alto a destra poi da terzino a sinistra la musica non cambia e non è un caso che la Juve ne risenta. SPENTO

YILDIZ voto 5,5: non una grande serata. Ci si aspettava decisamente di più perché è il destino dei giocatori di talento e di qualità. A loro non è concesso di prendersi pause come è successo a lui questa sera. Offre un possibile assist a Vlahovic nel primo tempo e prova a sfruttare, senza fortuna, un guizzo di Conceicao nella ripresa. MALINO

MBANGULA voto 5: come per la Juve anche per lui, che è un 2004, questa prestazione fa parte del percorso di crescita. Non si può pensare che sia sempre determinante e una prestazione sottotono come stasera fa notizia. Ma è normalità. IMBAVAGLIATO

VLAHOVIC voto 5: questa sera male, male. Tecnicamente sbaglia parecchio, a livello di scelte di gioco sbaglia ancora di più e sulla lettura delle situazioni non parliamone proprio. Serata da dimenticare. Nervoso e consapevole di non aver fornito una buona prova. SERATACCIA

KOOPMEINERS voto 6: voto più di stima che reale. Entra e non può far peggio di Cabal, ma certamente non è stato preso per queste prestazioni. Era l’esordio e sono ancora poche le sedute di allenamento con i compagni per pensare che fosse totalmente dentro agli schemi. Infatti è rimasto troppo spesso fuori da quella che deve essere la sua zona. Apprezzabile la sua voglia di rendersi utile nel cercare i compagni e rincorrere gli avversari. VOLENTOROSO

CONCEICAO voto 6,5: decisamente il più in palla dei nuovi arrivati. Tecnicamente fortissimo e capace di dribblarti in un fazzoletto. Zalewski e compagnia lo hanno sofferto pesantemente e la sua prestazione è un buon segnale per il futuro. PEPERINO

DOUGLAS LUIZ voto 6: l’impatto è stato decisamente migliore di quanto non abbia fatto vedere Fagioli e la sensazione è che sia cresciuto abbastanza per poter ambire ad una maglia da titolare alla ripresa del campionato. La classe c’è. SEGNALI

McKENNIE voto 5: entra al posto di Locatelli e fa il Locatelli della passata stagione. Unica attenuante è il non aver praticamente fatto il precampionato. McCHECCAVOLO

THIAGO MOTTA voto 5: al primo vero test non gli riesce la conferma di quanto di buono offerto nelle prime due giornate. Il suo giocattolo è ancora in assemblaggio e tutto questo fa parte del percorso di crescita, ma la totale mancanza di ritmo di questa sera rappresenta il neo più grosso sul suo giudizio. ARITMICO

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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