Juventus, sconfitta e game over

All’alLianz Stadium Il big match della 35^ giornata finisce col netto successo del Milan per 3-0

Dopo le vittorie del Napoli e dell’Atalanta, rispettivamente contro Spezia e Parma, chi perde è praticamente tagliato fuori dalla prossima Champions. Vincere è imperativo, ma non sinonimo di qualificazione certa. Per la prima volta in stagione ad assistere al match anche John Elkann che negli ultimi giorni è stato spesso in visita alla squadra.

Pirlo sceglie Morata accanto a Ronaldo e McKennie in campo con Bentancur e Rabiot. Nel Milan gioca Diaz e non Rebic e ovviamente Donnarumma tra i pali, diviso dalla scelta di rinnovo ed un futuro sotto la Mole. La prima ottima occasione è di marca bianconera con de Ligt murato in angolo da Theo Hernandez. Al 14′ interessante azione della Juventus che porta alla conclusione Rabiot ancora una volta murato dalla difesa rossonera.

La risposta del Milan è una bella scuce corale nello stretto che manda alla conclusione Diaz, ma il tiro finisce alto. Al 20′ è ancora Milan con uno spunto di Theo che lascia a Diaz che impegna Szczesny a terra con un missile da fuori area. Partita combattuta dove spiccano lw chiusure di de Ligt ei numerosi errori in appoggio di Morata.

Intorno alla mezz’ora un’azione prolungata della Juventus porta alla conclusione Alex Sandro chiuso in angolo e dallo stesso Chiellini colpisce mandando il pallone a lato dopo l’uscita a vuoto di un incerto Donnarumma.

De Ligt continua a giganteggiare mentre Cristiano Ronaldo offre una delle due peggiori performance. Al 36′ un’incursione di Theo costringe Alex Sandro alla deviazione aerea in calcio d’angolo. La fase finale del 1° tempo, una frazione molto spezzettata, è di marca rossonera che con Theo arriva al 43′ nuovamente alla conclusione e al 46′ passa con Diaz che la.mette nel sette dopo un’uscita maldestra del portiere bianconero.

La ripresa inizia subito con una grande occasione di Bentancur assistito da Morata, ma Donnarumma dice no. Al 55′ ancora Diaz calcia verso la porta e trova l’opposizione del braccio largo di Chiellini. Calcio di rigore e giallo per il capitano. Kessie dal dischetto trova la parata di Szczesny che tiene a galla i suoi.

La Juventus non trova la profondità e sulle corsie laterali non riesce a sfondare. Nel mezzo Bentancur sbaglia tutti gli appoggi possibili e trova in CR7 un perfetto compagno di sventura. Esce Ibrahimovic per un infortunio al ginocchio (in bocca al lupo allo svedese) ed entra Rebic. Ronaldo al 67′ ci prova di sinistro, ma il suo sinistro finisce in curva.

Nell’ultimo quarto d’ora gli uomini di Pirlo provano un timido assedio ma Donnarumma resta a fare lo spettatore. Non fa lo stesso Rebic che al 78′ con un perfetto interno destro da fuori area fredda il portiere polacco. Al 82′ Tomori chiude definitivamente la partita con un gran colpo di testa che si insacca alle spalle di Szczesny.

La Juventus esce con le ossa rotte, sotto anche nella differenza reti nello scontro diretti, e dice definitivamente addio ai sogni di Champions League e probabilmente non solo a quelli.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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