ALLO STADIO RAMÓN SÁNCHEZ-PIZJUÁN AI BIANCONERI NON RIESCE L’IMPRESA DI VOLARE IN FINALE DI EUROPA LEAGUE A BUDAPEST. VINCE IL SIVIGLIA 2-1 NEI SUPPLEMENTARI
Come si dice in gergo “bando alle ciance” è arrivato il momento della verità. Dentro o fuori, a casa o in finale a Budapest, per la Juventus questa sera è una sfida che vale molto più del risultato in sé.
La stagione dei bianconeri e di Massimiliano Allegri passa inevitabilmente da questa competizione che resta l’ultimo vero obiettivo stagionale e tornare a Torino sconfitti equivarrebbe ad un fallimento pressoché assoluto.
Sono 13 in totale le sfide in terra iberica per la Juventus e soltanto in 4 circostanze la Vecchia Signora è salita sull’aereo per Caselle con i 3 punti in valigia.
Per l’occasione Allegri si affida al consueto 3-5-1-1 con Iling-Junior a sinistra e Di Maria alle spalle di Kean. Nel Siviglia José Luis Mendilibar recupera Ocampos e lo schiera dal 1′ nel suo collaudato 4-2-3-1 nel quale il centravanti En-Nesyri è certamente l’uomo da tenere d’occhio.
Come ampiamente prevedibile parte forte la formazione di casa che mette subito sotto la Juventus con una manovra avvolgente e asfissiante e dopo 10′ i bianconeri, schiacciati nella loro trequarti, non sono riusciti a fare tre passaggi in fila.
Al 11′ il primo cartellino giallo dell’incontro è per Kean per un intervento pericoloso ai danni di Gudelj. Al 14′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Gatti di testa chiama Bono all’intervento prodigioso per evitare il gol.
Al 23′ la risposta degli andalusi con un colpo di testa insidiosissimo di Ocampos che impegna severamente Szczesny autore di un vero e proprio miracolo. Al 26′ verticale di Rabiot per Di Maria che a tu per tu col portiere invece di servire Kean liberissimo sceglie un improbabile cucchiaio e si divora letteralmente la più clamorosa delle palle gol.
Il Siviglia capisce che la Juventus può fare male ma non si perde d’animo e al 29′ Acuna da lontano lascia partire un sinistro velenosissimo sul quale Szczesny è costretto in calcio d’angolo non senza problemi.
La Juventus però c’è e al 33′ Di Maria serve in profondità Kean che si libera di Gudelj e in diagonale colpisce il palo alla destra di Bono. Partita intensa e il Siviglia risponde col duetto Torres-Rakitic e conclusione al volo del croato al 34′ appena sopra la traversa. Al 35′ è ancora Siviglia con Torres che di testa impegna Szczesny a terra.
La formazione di casa gioca e palleggia, la Juventus si difende e riparte e la partita risulta tutto sommato molto gradevole. Al 39′ Allegri è costretto al cambio forzato di Fagioli con Paredes per intervento molto duro di Gudelj che l’arbitro olandese Makkelie si limita a richiamare.
La Juventus al 42′ troverebbe anche il gol del vantaggio grazie a un lancio di Danilo per Locatelli il cui rimorchio per Rabiot risulta vincente, ma la partenza del numero 5 bianconero è in leggero fuorigioco e Makkelie annulla. Dopo 5′ di recupero e un rigore potenziale per i padroni di casa per un intervento folle di Cuadrado, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.
La ripresa comincia senza cambi e col Siviglia che riprende la rumba, ma è di Rabiot in contropiede al 49′ la prima conclusione. Al 50′ la risposta di En-Nesyri di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Al 51′ palla come in un flipper che schizza dove è appostato Gil ma Szczesny in si distende in tuffo e neutralizza. Al 54′ bellissima sponda di Kean per Rabiot che si invola verso la porta di Bono ma il suo diagonale esce di poco sul palo lontano.
Al 57′ incredibile ma vero arriva il cartellino giallo anche per Acuna per un brutto fallo su Cuadrado. Sugli sviluppi della punizione è Bremer di testa ad andare vicinissima al vantaggio a Bono battuto. Al 61′ Mendilibar richiama Torres per l’ex milanista Suso alla ricerca di forze fresche e fantasia e dopo appena 1′ ci prova subito da fuori con tiro che finisce sul fondo.
Al 63′ Allegri toglie un impresentabile Di Maria e un ottimo Kean per Chiesa e Vlahovic e al 65′ è proprio il serbo a sbloccarla con uno scavetto delizioso davanti a Bono dopo l’assist di testa di Rabiot.
Il Siviglia, ferito, parte subito all’arrembaggio e con Gil al 67′ sfiorano immediatamente il pareggio. Al 69′ fuori Ocampos e dentro un altro ex della Serie A, quell’Eric Lamela che fu protagonista con la Roma. Al 71′ pessima palla persa da Chiesa che costa il gol del pareggio ad opera del neo entrato Suso.
Il pareggio galvanizza i padroni di casa che costringono la Juventus tutta schiacciata all’indietro, solito atavico problema delle formazioni di Allegri. Al 83′ ci prova ancora Suso su punizione, ma questa volta Szczesny non si fa sorprendere.
Al 85′ Allegri si gioca gli ultimi due cambi richiamando Iling-Junior e Locatelli per Kostic e Miretti. Al 88′ sugli aviluppi del calcio d’angolo numero 16 è Gil in diagonale a provarci, ma Szczesny ci mette un’altra pezza. Non è finita perché su una gran palla di Suso al 90′ En-Nesyri incorna e ancora una volta il portierone polacco compie un grande intervento. Dopo 2′ di recupero si va ai supplementari.
Al 3′ del primo tempo supplementare Vlahovic avrebbe la palla del vantaggio, ma cincischia troppo e il suo mancino strozzato finisce facile preda di Bono. La Juve mette paura al Siviglia e 1′ dopo il solito grande Danilo serve Chiesa che dal limite si divora il vantaggio.
Il calcio è quasi matematico e al 95′ l’altro neo entrato Lamela sigilla il 2-1 con un perfetto colpo di testa su cross millimetrico di Gil. La reazione bianconera è un un colpo di testa di Vlahovic ben controllato dal numero 1 andaluso.
Al 99′ fuori Gil e dentro Montiel così Mendilibar sceglie di coprirsi sul proprio lato mancino. Al 105′ intervento deciso di Danilo su Montiel e cartellino giallo per il capitano bianconero.
Ad inizio secondo tempo supplementare Mendilibar manda sul terreno di gioco Gomez per Navas, un altro ex della nostra Serie A ad impreziosire il tasso tecnico dei padroni di casa. Allegri si gioca invece la carta Milik per Cuadrado. Al 110′ altro scempio di Chiesa che avrebbe la palla del pareggio sul suo sinistro, ma calcia alle stelle.
Al 115′ Acuna, già ammonito, si fa ammonire per perdita di tempo e viene espulso da Makkelie che non ricordava di averlo già ammonito. Al 116′ è la volta del giallo a Paredes per proteste e Suso per altre reiterate perdite di tempo. Lo stesso ex Milan viene poi sostituito da Rekik.
In un secondo tempo supplementare nel quale non si è praticamente mai giocato, dopo 4′ di recupero, Makkiele dice che può bastare e il Siviglia vola in finale a Budapest dove troverà la Roma che ha pareggiato 0-0 a Leverkusen.
Per la Juventus è fallimento totale di aver fallito anche l’ultimo obiettivo stagionale.