Juventus, troppo poco per vincerla

ALLO JAN BREYDEL STADIUM DI BRUGES I BIANCONERI NON VANNO OLTRE LO 0-0 IN UNA PARTITA CON POCHE EMOZIONI. IL PAREGGIO GARANTISCE I PLAYOFF.

Dopo la convincente vittoria contro il Milan, la Juventus è chiamata a confermarsi nella difficile trasferta in terra belga contro i un Bruges che in casa ha recentemente battuto Sporting Lisbona e Aston Villa e non perde dal 18 settembre quando fu il Borussia Dortmund a passare per 3-0. I precedenti tra Coppa dei Campioni e Champions League sono appena 2 e se nel 1977/78 prevalsero i padroni di casa per 2-0, nel 2005/06 furono i bianconeri a fare il colpo vincendo 2-1 con le reti di Nedved e Trezeguet.

Per l’occasione Thiago Motta, pur recuperando Conceicao, Yildiz e McKennie li fa accomodare inizialmente in panchina e schiera Douglas Luiz accanto a Locatelli a centrocampo, Savona basso a destra e Weah al posto del turco. Nel Bruges, Nicky Hayen al posto di Skov Olsen, ceduto al Wolfsburg, schiera il belga, classe 2005, Talbi.

La Juventus parte subito con l’intento di fare la partita contro un Bruges che è imbattuto da 18 partite e che al 2′ con Jutgla va subito alla conclusione con sfruttando un brutto parolone perso in uscita dal suo Weah-Gatti. La prima da titolare in Champions League per Mbangula è una sfida doppiamente particolare per il giovane belga che è cresciuto proprio nelle giovanili della formazione nerazzurra.

Dopo 13′ di gioco più Juventus che Bruges, ma i bianconeri, questa sera in tenuta giallo canarino, non vanno oltre un costante possesso e una buona densità nella metà campo avversaria. Dopo tanto possesso Juve al 18′ si fa vivo il Bruges che conquista il primo calcio d’angolo su cui Savona fa buona guardia.

Al 24′ la prima vera azione organizzata dei padroni di casa che costringono la Juventus tutta sulla difensiva. Al 26′ primo angolo anche per i bianconeri che però non costituiscono nulla di rilevante. Dopo 10′ di poco o nulla i bianconeri hanno una buona occasione con Douglas Luiz che servito dalla destra al limite dell’area di rigore si libera con un sombrero di Ordonez, ma calcia di sinistro completamente fuori.

Al 37′ l’arbitro francese Bastien è costretto al cartellino giallo all’indirizzo di Koopmeiners reo di un fallo tattico per interrompere una pericolosa ripartenza dei padroni di casa. Sino al 45′ non accade più nulla in un primo tempo davvero avaro di emozioni.

L’inizio di ripresa vede il Bruges più determinato di quanto non abbia fatto intravedere nei primi 45′ di gioco e al 48′ una sciagurata palla persa da Di Gregorio offre ai belgi la prima vera palla gol che Jutgla fallisce clamorosamente con un piattone di destro dal limite che finisce largo alla destra del numero 29 bianconero.

È una Juventus decisamente più distratta quella dal rientro degli spogliatoi, ma al 52′ da una iniziativa di Mbangula, sui piedi di Nico Gonzalez capita un’altrettanto clamorosa palla gol che l’argentino non capitalizza a pochi passi da Mignolet. Al 57′ su un pallone perso da Tzolis, Koopmeiners ci prova dai 30 metri ma il suo tiro finisce in curva.

La ripresa è decisamente più accesa con la Juventus che continua a macinare gioco e con Mbangula decisamente, con Locatelli, l’uomo in più dei suoi. Al 65′ escono proprio Mbangula e Weah, impalpabile quest’ultimo, per Yildiz e Conceicao. Al 68′ Hayen risponde con l’inserimento di Seys e Nilsson per Sabbe e Jutgla, ma è la Juve con Koopmeiners due minuti più tardi a colpire di testa a lato su un bel cross di Conceicao.

La risposta del Bruges non tarda ad arrivare e al 73′ Talbi si beve Cambiaso e centra per Nilsson che in mezza girata colpisce alto da pochi passi graziando così Di Gregorio e compagni. Al 75′ fuori Douglas Luiz, Koopmeiners e Nico Gonzalez per Thuram, McKennie e Vlahovic e dopo appena 1′ nuovo cartellino giallo questa volta all’indirizzo di Conceicao.

Nel Bruges a questo punto tocca a Vetlesen dentro al posto di Tzolis, ma è sempre la Juventus ad essere in controllo anche se di occasioni nemmeno l’ombra. L’occasione se la crea Locatelli al 85′ con bel destro da fuori su cui Mignolet è costretto a distendersi e deviare in angolo. Al 90′ applausi per il giovane Talbi che lavora il campo a Meijer.

Dopo 3′ di recupero Bastien dice che può bastare e lo 0-0 vale matematicamente i playoff, ma l’obbiettivo era decisamente un posto nelle prime otto. Ora testa a sabato dove al Maradona servirà decisamente di più perché il Napoli, con tutti il rispetto, non è il Bruges.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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