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Juventus, una caduta che fa molto male

AL TARDINI I BIANCONERI CADONO COLPITI DAL GOL DI PELLEGRINO NEL CORSO DI UN BRUTTO PRIMO TEMPO. NON BASTANO GLI ASSALTI FINALI. PER TUDOR È LA PRIMA SCONFITTA.

Dopo la mancata disputa del match della 33^ giornata a causa dell’improvvisa scomparsa di Papa Francesco, i bianconeri tornano in campo allo Stadio Tardini contro il Parma di Cristian Chivu che ha recentemente messo la museruola ad Inter, proprio tra le mura amiche, e alla Fiorentina in terra Toscana. Parma, tra l’atro, reduce da 5 pareggi consecutivi e che non perde dalla 27^ giornata in casa dell’Udinese. Per i bianconeri sarà un test importante perché carico delle pressioni inevitabili che le vittorie di Bologna e Atalanta hanno generato sui bianconeri e sulla loro classifica.

Nelle ultime 10 occasioni nelle quali le due formazioni si sono affrontate, la Juventus è uscita vittoriosa in 4 occasioni, il Parma in 2, l’ultima volta nella stagione 2014/2015, e nelle restanti 4 è uscito il segno x. Per l’occasione Tudor è costretto a rinunciare a Koopmeiners, rimasto a Torino, mentre recupera pienamente Yildiz che inizialmente si accomoda in panchina. Nei ducali occhi puntati sul gioiellino difensore classe 2006 Giovanni Leoni a cui la stessa Juventus è molto interessata.

Quando la partita è iniziata sono trascorsi appena 32″ che Locatelli da fuori area lascia partire un destro velenosissimo che lambisce il palo alla destra di Suzuki. È il segnale che i bianconeri vogliono subito indirizzate la sfida. Al 7′ buona uscita da dietro della Juventus sull’asse di destra e primo calcio d’angolo dal quale non scaturisce nulla.

Parma sfortunato al 10′ perché costretto alla doppia sostituzione di Vogliacco con Hainaut e Benabé con Estévez, entrambi per problemi muscolari. Al 13′ primo squillo dei padroni di casa con Bonny che trova il muro bianconero per il primo angolo anche per il Parma. Dopo qualche minuto di impasse la Juventus prova a riprendere le redini e al 18′ è Vlahovic a deviare sotto porta un cross dalla destra di Kalulu col pallone che si spegne a fondo campo.

Al 21′ erroraccio di Veiga che regala letteralmente il secondo calcio d’angolo ai gialloblu che però non riescono ad approfittarne. Al 24′ primo cartellino giallo, forse un po’ eccessivo, che l’arbitro Chiffi estrae all’indirizzo di Sohm. Non è una bella partita e nessuna delle due squadre sembra avere il sopravvento sulla finale ma il Parma al 28′ prima con Bonny e poi con Pellegrino da fuori provano a indirizzare la gara.

La Juventus non riesce a costruire, né ad essere veloce nelle giocate ed il pressing gialloblu sembra essere un fattore di difficile lettura per gli uomini di Tudor. Al 36′ lampo più occasionale che altro e Nico Gonzalez trova il secondo calcio d’angolo per i suoi da cui però scaturisce un nulla di fatto.

Al 38′ la migliore occasione per i bianconeri nasce dalla corsia di destra con McKennie che trova Kalulu il cui appoggio per Vlahovic sarebbe da scaraventare in porta, se non fosse che del bomber serbo, quello vero, se ne sono perse le tracce e l’occasione sfuma malamente.

Quando la partita sembrava giunta all’epilogo della prima frazione di gioco il Parma passa al 45′ con Pellegrino che sovrasta Kelly sfruttando un perfetto cross di Valeri dalla sinistra. Dopo 3′ di recupero termina un brutto primo tempo nel quale la Juventus ha davvero fatto pochissimo e che il Parma chiude tutto sommato meritatamente in vantaggio.

La ripresa comincia con Hernani al posto di Estévez, problema muscolare anche per lui, e Conceicao dentro per un impresentabile Vlahovic, letteralmente cancellato da Leoni nei primi 45′ di gioco. La Juventus prova subito ad essere aggressiva e con Kolo Muani al 46′ si divora il possibile pareggio scegliendo un improbabile assist in mezzo all’area invece di concludere a rete.

Al 49′ cartellino giallo per Hernani reo di una scorrettezza ai danni di Nico Gonzalez che 3′ più tardi finisce anch’egli sul taccuino del direttore di gara per il cosiddetto fallo di imprudenza ai danni di Valenti. Al 56′ Tudor chiama fuori McKennie, non buona la sua prova, e butta dentro Yildiz nel tentativo di dare pericolosità all’attacco bianconero. È per il Parma al 60′ con Sohm a sfiorare il raddoppio, ma Di Gregorio è ben piazzato.

Al 64′ sfruttando anche la momentanea superiorità numerica la Juventus ci prova con Conceicao, che non trova il compagno pronto a rimorchio, e subito dopo con Kolo Muani dal limite, ma Suzuki fa buona guardia. Al 66′ ancora Juventus he recupera palla in pressione alta ma spreca tutto con Cambiaso ancora piuttosto lontano da una condizione accettabile.

Bonny resta un problema irrisolto per la difesa bianconera, qualunque sia il difendente, e al 68′ Chiffi è costretto ad ammonire Locatelli per una intervento in ritardo e falloso sull’attaccante avversario. Al 70′ bella invenzione di Nico Gonzalez per l’inserimento di Kalulu, ma ancora una volta Leoni giganteggia e spegne in angolo le velleità bianconere.

La Juventus insiste, seppur con non troppa veemenza, e al 73′ su imbeccata di Yildiz è Conceicao dal limite a calciare alto. A questo punto Chivu toglie l’autore del gol e inserisce Man. Al 75′ brutta palla di Conceicao per Yildiz che è costretto al fallo plateale su Del Prato e Chiffi non può che estrarre il cartellino giallo all’indirizzo del turco.

Al 79′ i bianconeri ci ritrovano nuovamente con l’assegno Locatelli-Conceicao ma l’indomito Del Prato concede appena un calcio d’angolo. Il Parma sembra stanchissimo e alle corde, ma nonostante i diversi tentativi del piccolo portoghese la Vecchia Signora non pare avere gli argomenti giusti per riacciuffarla.

Al 85′ esce un ottimo Bonny per fare spazio ad Almqvist, mentre nella Juve escono Kelly, Nico Gonzalez e Locatelli per Alberto Costa, Weah e Douglas Luiz, ma gli assalti della disperazione non portano i frutti sperati. Al 90′ Conceicao dalla destra lascia partire un tiro molto insidioso che però sfiora appena il palo.

Conceicao resta l’unico a provarci, ma sempre senza la dovuta precisione come al 92′ quando Suzuki si distende e blocca alla sua sinistra. Al 94′ Thuram non riesce a deviare dall’area piccola e dopo 5′ di recupero Chiffi decreta la fine delle ostilità e per Tudor arriva la prima sconfitta alla guida della Juventus. Una caduta per i bianconeri che fa molto male.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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