La finale di Coppa Italia Frecciarossa va all’Inter che piega la Juventus 4-2 ma il rigore molto generoso che la rimette In corsa è una grossa macchia sul match
L’ultimo atto di questa edizione della Coppa Italia Frecciarossa, tra Juventus ed Inter, è quasi un inedito perché le due formazioni si sono affrontate in una finale della coppa nazionale soltanto in due circostanze, nel 1959 e nel 1965, e furono due vittorie bianconere.
Per la Juventus è l’ultima occasione per rendere meno amara una stagione difficile e portare nella bacheca del J-Museum almeno un trofeo per l’undicesimo anno consecutivo. Per l’Inter di Simone Inzaghi è invece l’occasione per ribadire la supremazia già manifestata in campionato e nella finale di Supercoppa italiana.
Max Allegri opta per un 4-2-3-1 in fase di possesso con Vlahovic terminale offensivo e Chiellini capitano alla sua ultima finale di una competizione da calciatore della Juventus. Inzaghi, con la formazione al completo eccezion fatta per Bastoni, inizialmente in panchina, schiera la sua Inter col consueto 3-5-2 con Brozovic direttore d’orchestra.
L’inizio di partita è di chiara marca nerazzurra nella conduzione del gioco e già al 7′ l’Inter passa con Barella che, favorito dalla passività della difesa bianconera, lascia partire un destro a giro dal limite che si insacca alla sinistra di un incolpevole Perin.
Il gol non scuote la Juventus che continua a subire il dominio nerazzurro troppo schiacciata nella propria metà campo e con Alex Sandro che conferma di non poter stare a certi livelli. Centrocampo pressoché inesistente e in difficoltà anche per via dell’inferiorità numerica lì in mezzo.
Al 22′ il primo lampo bianconero è un’ispirazione di Cuadrado per Dybala che, liberatosi bene all’interno dell’area, calcia sul primo palo senza riuscire però a sorprendere Handanovic. La Juve mette paura all’Inter e al 23′ ancora Dybala, questa volta per Vlahovic, ma il portiere nerazzurro devìa in angolo l’ottima conclusione del bomber serbo.
Al 25′ Chalanoglu spreca malamente una ripartenza che avrebbe potuto portare i suoi al raddoppio se il pallone fosse arrivato a Barella solissimo sul versante sinistro. Al 29′ errore simile sul fronte opposto, questa volta con Dybala che non riesce a liberare l’accorrente Cuadrado. Al 30′ de Ligt di testa su corner di Bernardeschi trova la smanacciata di un attento Handanovic.
Al 31′ il solito errore clamoroso sottoporta, marchio della Juventus di questa stagione, con Dybala che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, calcia a lato di poco. Buon momento dei bianconeri che provano a schiacciare l’avversario non consentendogli di dare continuità al buon inizio di match.
L’Inter prova a riorganizzarsi e al 35′ dopo una buona discesa di Perisic sulla sinistra con Chalanoglu va alla conclusione che de Ligt riesce a murare col corpo. Al 40′ ennesimo infortunio in casa Juve con Danilo che è costretto a lasciare il campo per Morata.
La ripresa inizia con la Juve che parte forte e prima reclama un rigore per un sospetto fallo di de Vrj su Vlahovic, che non c’è, poi prova una conclusione col serbo sulla cui ribattuta Alex Sandro, il peggiore fin qui, calcia verso Handanovic e Morata la tocca quel tanto che vale il gol del pareggio al 50′. Passano appena 2′ e ancora Morata con una grandissima ripartenza trova Dybala che innesca a sua volta Vlahovic che davanti ad Handanovic lo batte al secondo tentativo.
La partita si infiamma e al 55′ una reazione d’orgoglio dell’Inter porta Darmian alla conclusione su cui Perin ci mette in pugni. Dalla parte opposta un minuto più tardi è la volta di Morata, colui che ha cambiato l’incontro, a chiamare Handanovic alla parata sul suo palo.
Al 63′ Inzaghi richiama D’Ambrosio, Darmian e Dzeko per Di Marco, Dumfries e Correa. Allegri 3′ più tardi risponde con Bonucci e Locatelli per Bernardeschi e Zakaria e conseguente passaggio alla difesa a tre.
Dopo una fase di sostanziale stallo al 71′ fiammata improvvisa di Di Marco che da fuori prova la conclusione deviata in angolo. Da qui la formazione di Inzaghi ritrova continuità nella spinta e colleziona calci d’angolo in serie che non fruttano il gol sperato. Al 76′ bella ripartenza bianconera, ma sul cross di Morata Bonucci non arriva per questione di centimetri.
Al 78′ Lautaro, molto in ombra sin qui, trova un contatto in area e Valeri decreta il calcio di rigore (molto dubbio) che Chalanoglu realizza in maniera impeccabile. Al 84′ esce Chiellini per Arthur con la Juventus che si risistema a quattro dietro e con l’Inter che sembra avere più energie fisiche e mentali. Al 91′ Inzaghi si gioca gli ultimi due cambi inserendo Vidal e Sanchez per Chalanoglu e Lautaro in ottica supplementari.
I tempi supplementari cominciano con Pellegrini al posto di Alex Sandro e l’Inter che prova subito con Sanchez da fuori ma Perin è attento. Al 96′ il var richiama Valeri per un contatto de Ligt-de Vrj in area e assegna il calcio di rigore per i nerazzurri che Perisic trasforma per il 3-2.
Al 102′ pietra tombale sul match col bellissimo gol di Perisic che dal limite lascia partire un sinistro all’incrocio dei pali su cui Perin non può nulla. Saltano i nervi e Valeri manda sotto la doccia l’allenatore Massimiliano Allegri molto adirato nei confronti della panchina avversaria.
Il secondo tempo supplementare scivola via fino alla fine senza emozioni particolari e l’Inter può festeggiare il successo dell’edizione 2021/22 di questa Coppa Italia Frecciarossa regalando un’altra amarezza ad Allegri & co.
Per la Juventus in pratica si chiude qui una stagione travagliata che può definirsi piuttosto fallimentare.