all’Allianz Stadium finisce 2-2 ma è l’Atalanta che può recriminare e per i mancati 3 punti. Brutta Juventus a cui mancano gli occhi della tigre.
Il big match della 32^ inizia con lo stesso scenario col quale era iniziato Milan-Juventus del turno scorso ovvero con la Lazio sconfitta e la possibilità per la Juventus di allungare il distacco e mettere il campionato in ghiaccio.
I bianconeri si presentano in campo più o meno con la stessa formazione delle ultime partite ad eccezione di Matuidì al posto di Pjanic e partono col piglio giusto ma la verve dura i primi 9′ perché da lì in poi sale in cattedra l’Atalanta che con un fraseggio continuato, l’intensità che la contraddistingue ed una Juventus incapace di arginare gli avversari raggiungono il vantaggio con la rete di Duvan Zapata magistralmente assistito dal Papu Gomez.
Chi si aspetta la reazione della Juventus rimane deluso perché, al di là della netta supremazia nel possesso palla degli uomini di Gasperini, i bianconeri non riescono mai a rendersi pericolosi e a prendere, cosa fondamentale, il pallino del gioco in mano. La scelta di Maurizio Sarri di inserire un uomo di fatica come Matuidì in ragione di uno più tecnico come Pjanic non ha sortito i frutti sperati perché nessuno dei bianconeri è riuscito ad arginare l’avversario nerazzurro di turno.
Nella ripresa la Juventus riparte con una maggiore determinazione senza riuscire a rendersi particolarmente pericolosa fino al 54′ quando, su un cross di Dybala deviato dal braccio di De Roon leggermente staccato dal corpo, Cristiano Ronaldo riporta la situazione in parità, realizzando dal dischetto il suo gol numero 27 in campionato. Rigori come questi, contro la Juve ne sono stati assegnati diversi, sono a mio avviso molto generosi e non andrebbero sanzionati.
Dopo il pareggio, grazie anche all’inserimento di Douglas Costa, i bianconeri hanno proseguito con una maggior determinazione rispetto alla prima frazione di gioco ma l’Atalanta si è confermata una splendida realtà di un calcio aggressivo, offensivo e spensierato e con Malinovsky hanno trovato all’80’ il meritato vantaggio. Ancora Cristiano Ronaldo e sempre su rigore per fallo di mano di Muriel raggiunge il pari al 90′ col gol numero 28 in 28 giornate.
Del match di oggi resta certamente l’ennesima prova solida e convincente di De Ligt e la conferma che per vincere ormai non basta più essere la Juve e giocare per essa. Per vincere servono gli occhi della tigre tanto cari a un gladiatore come Gianluca Vialli. Occhi della tigre che troppo spesso hanno gli avversari e non la Vecchia Signora.
Gettato alle ortiche l’ennesimo match point ma la Juventus è riuscita ad ottenere probabilmente più di quanto avrebbe meritato.
Questa sera Gasperini ed i suoi ragazzi hanno qualcosa di che rammaricarsi. l’Atalanta esce con un punto dall’Allianz Stadium ma è la vincitrice morale del big match con la blasonata Vecchia Signora e si conferma una splendida realtà del calcio italiano.
Siamo a Juve e dobbiamo vincere sempre. Brava Atalqnta ma lo acudetti sarà nostro. E sarà il nono. Tutti devono impazzire.