La Juventus è Di Maria

NELL’ANDATA DEI QUARTI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE I BIANCONERI SI IMPONGONO PER 1-0 SUI TEDESCHI GRAZIE A UN GRAN COLPO DI TESTA DI DI MARIA

Quella tra Juventus e Friburgo è una sfida inedita, non ci sono infatti precedenti tra le due formazioni che possano orientare l’idea sul predominio dell’uno sull’altra nel corso degli anni. I tedeschi sono una realtà in crescita ed hanno un impianto di gioco ben definito, senza palleggiatori e senza pressing alto, ma strutturalmente compatti e abili sui piazzati.

I bianconeri, dal canto loro, vivono un momento assai delicato tra incertezze e ricorsi, ma sono chiamati ad affermarsi in ambito europeo per continuare a cullare il loro sogno di conquistare un trofeo e un posto nella prossima Champions League.

Recuperato Alex Sandro, escluso dalla lista dei convocati Paul Pogba, arrivato in ritardo nel ritiro di ieri, gioca Miretti che vince il ballottaggio con Fagioli. Davanti tandem Di Maria-Vlahovic.

Partenza molto intensa dei bianconeri che provano subito ad indirizzare il match, risponde immediatamente la formazione tedesca che non vuole fare la parte della vittima sacrificale. Al 6′ bella iniziativa degli uomini di Allegri che avviano l’azione con Bremer in verticale per il velo di Vlahovic sull’inserimento di Rabiot chiuso dalla difesa tedesca.

Il Friburgo non ci sta e cresce in fisicità, ma è la Juventus con Rabiot al 12′, ispirato da una delizia del Fideo, ad essere fermato da Flekken non senza difficoltà. Al 18′ è Cuadrado su punizione a chiamare Flekken a un secondo importante intervento per sventare il vantaggio bianconero.

Al 22′ Allegri è costretto al cambio forzato di Alex Sandro con Bonucci proprio come accadde nell’intervallo del match dell’Olimpico. Al 24′ Vlahovic viene fermato irregolarmente ai 25 metri ed è lo stesso attaccante serbo a provarci su punizione con Flekken sempre attento. Un 1′ dopo è Locatelli a calciare alle stelle da posizione favorevole.

Juventus decisamente più intraprendente e desiderosa di fare proprio il risultato. Al 31′ sugli sviluppi di un corner calciato da Di Maria, Bremer di testa non trova il bersaglio pieno. I bianconeri continuano con una certa intensità in mezzo al campo recuperando diversi palloni, ma è il terminale offensivo che continua a latitare pesantemente.

Al 45′ dopo un’azione manovrata e insistita, prima Cuadrado di sinistro da fuori e poi Vlahovic di testa sulla respinta di Flekken non trovano la rete del vantaggio. Così, dopo 1′ di recupero, l’arbitro greco Sidiropoulos decreta la fine del primo tempo.

La ripresa comincia con Fagioli in campo al posto di Miretti e dopo 1′ è Locatelli da fuori a provarci e pochi secondi dopo è ancora la volta di Vlahovic di testa, entrambi senza fortuna. La svolta arriva al 53′ grazie all’ennesimo assist stagionale di Kostic, un po’ in ombra sin qui, per la bellissima incornata di Di Maria che trafigge Flekken senza che lo stesso nulla potesse.

Al 58′ l’allenatore dei tedeschi, Christian Streich, opta per due cambi richiamando Eggestein e Sallai per Doan e Keitel, ma è ancora la Juventus con Kostic a rischiare di arrivare alla marcatura. Passano pochi minuti e alla prima occasione in 62′ Holler trova l’angolo lontano in girata e batte Szczesny per il gol del pareggio. Il var richiama il greco Sidiropoulos per la onfield review e rileva un tocco di mano di Ginter a servire il compagno e annulla la rete del Friburgo.

Al 67′ Allegri richiama uno spento e insufficiente Vlahovic ed inserisce Chiesa togliendo ai tedeschi qualsiasi punto di riferimento. Al 71′ cartellino giallo per Bremer che ingenuamente ferma un’azione avversaria a metà campo, non era diffidato e quindi in Germania ci sarà.

Il Friburgo continua a non essere pericoloso, ma la Juventus pare avere esaurito la propria spinta offensiva nonostante il risultato col minimo scarto non possa lasciare tranquilli. Al 76′ ci prova Grifo su punizione ma la sua parabola finisce alta sopra l’incrocio dei pali

Juventus totalmente in balia degli avversari e Allegri che richiama Kostic al 77′ e inserisce Kean spostando Chiesa sull’out mancino. Al 80′ bella palla recuperata da Rabiot e sulla ripartenza Chiesa prova una delle sue sgroppate .a non trova la conclusione verso la porta difesa da Flekken.

Chiesa, vittima di un fastidio fisico, viene spostato da Allegri nuovamente in zona d’attacco con Kean chiamato a coprire la fascia sinistra. Al 88′ Streich richiama Holler ed inserisce Gregoritsch alla ricerca di forze fresche. La Juve praticamente in 10 con Chiesa osservatore priva con Fagioli al 94′, ma la difesa tedesca devia in angolo. È l’ultimo sussulto perché dopo 5′ di recupero l’arbitro Sidiropoulos fischia la fine del match.

Juventus che vince meritatamente ma che andrà in Germania con il minimo scarto e quindi con la consapevolezza che ci sarà molto, molto da soffrire.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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