La Juventus esulta Dybala meno

Allianz stadium la Juventus piega l’Udinese per 2-0 con i gol di Dybala, che esulta con sguardo di sfida verso la tribuna, e McKennie

Negli ultimi dieci incontri all’Allianz Stadium la Juventus è uscita vittoriosa in otto circostanze contro le due sole dell’Udinese che vinse qui a Torino l’ultima volta nella stagione 2015/2016 e fu anche l’unica nella quale l’attacco bianconero rimase all’asciutto.

Dopo le fatiche e la delusione di Supercoppa Max Allegri, 300 panchine in bianconero oggi per lui, cambia diversi giocatori anche alla luce dei rientri dalla squalifica di de Ligt e Cuadrado, ma la vera sorpresa è la presenza di Arthur al posto di Locatelli con Kean a guidare l’attacco al posto di Alvaro Morata. Nell’Udinese, recentemente disastrata dai casi di positività al Covid, da tenere d’occhio il bomber portoghese Beto.

L’inizio del match non si presenta semplice per gli uomini di Allegri che trovano la prima conclusione verso la porta al 5′ a seguito di un’azione articolata ed un cross di Pellegrini su cui McKennie spara alto in precaria coordinazione. La partita non decolla con i friulani a fare densità nella propria metà campo e la Juventus incapace di creare pericoli.

Al 17′ un bellissimo traversone di un Cuadrado che sembra decisamente ispirato non trova né McKennie, né Kean per una questione di centimetri. È il preludio al gol che arriva al 19′ grazie ad una verticalizzazione di Arthur per Kean che assiste di sponda Dybala che davanti a Padelli lo fredda per il vantaggio Juventus. Da decifrare l’esultanza della Joya che con apparente sguardo di sfida cercava qualcuno sulle tribune.

L’Udinese non riesce ad imbastire azioni degne di nota, mentre nella Juventus da sottolineare l’intervento ingenuo e relativo cartellino giallo per Arthur al 23′. McKennie continua ad essere il centrocampista più propositivo e in moto perpetuo. Al 36′ c’è la prima conclusione degli ospiti ad opera del loro cannoniere Beto che da fuori impegna Szczesny in un intervento a terra.

Al 41′ intercetto di Bentancur a centrocampo e sul rovescio di fronte sinistro potente, ma alto sopra la traversa, di Dybala. È l’ultima azione degna di nota di un primo tempo non certo entusiasmante.

La ripresa comincia con due cambi nelle fila dei padroni di casa che presentano Locatelli e Bernardeschi per Arthur e Kulusevski. È l’Udinese però la squadra che rientra dallo spogliatoio con maggior determinazione ed anche la prima conclusione è di Deulofeu su calcio di punizione al 53′. Momento difficile per i bianconeri che soffrono la voglia avversaria di riacciuffare il risultato.

Al 57′ esce Pellegrini per De Sciglio e la Juve comincia a rimettere il naso in avanti. Al 60′ ci prova Cuadrado su punizione mentre al 62′ risponde Beto da fuori area su cui fa buona guardia un attento Szczesny. Al 63′ è la volta di Morata per Kean. Al 65′ splendida azione tutta di prima e in verticale con Dybala protagonista che non trova l’angolino alla destra di Padelli per un non nulla.

La partita è tutt’altro che chiusa la squadra di Cioffi infatti al 70′ con Zeegelaar sugli sviluppi di un corner prova di testa, ma de Ligt davanti alla porta sventa il pericolo. Cioffi ordina palla profonda per il suo centravanti ed è lo stesso Beto che al 71′ si libera di Rugani senza però centrare lo specchio. La risposta della Juventus è tutta sull’out di sinistra, prima con De Sciglio, poi con Morata che però non fruttano i risultati sperati.

Al 78′ bellissima azione degli uomini di Allegri che con un ispirato Dybala ed un eccellente De Sciglio apparecchiano il terzo gol in campionato di un sempre positivo Weston McKennie. Al 88′ un errore di valutazione di Rugani favorisce la ripartenza dell’Udinese che con Success, appena entrato, impegna Szczesny in angolo. È l’ultimo episodio di un match che la Juventus vince meritatamente.

Allegri può festeggiare nel migliore dei modi le sue 300 panchine in bianconero avvicinando ulteriormente la sua Juve ai quartieri alti della classifica e proseguendo la rincorsa ad un piazzamento Champions.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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