ALLO STADIO BENTEGODI LA JUVENTUS SI CONFERMA IN NETTA RIPRESA E NONOSTANTE UNA PROVA NON ENTUSIASMANTE VINCE 1-0 GRAZIE AL GOL DI MOISE KEAN
Dopo 4 vittorie consecutive e altrettanti clean sheet, Massimiliano Allegri e la sua Juventus cercano lo scalpo ai danni di un Verona ultimo in classifica, ma che negli anni si è sempre rivelata spesso fatale per i bianconeri.
Sono infatti poco rassicuranti i numeri degli ultimi 10 incontri in terra scaligera per Madama che ha visto gli avversari trionfare in 4 occasioni, ha pareggiato in altrettante e solo in 2 circostanze è uscita vincente dal Bentegodi. Un ulteriore dato impietoso sta nei match giocati il giovedì nei quali i bianconeri sono usciti vincenti soltanto una volta in 7 occasioni.
Rispetto a domenica giocano Perin, 30 anni oggi, Bonucci, e non Alex Sandro, e Kean al posto di Miretti. L’Hellas Verona schiera una formazione con due classe 2003, Terracciano e Sulemana e un classe 2002, quel Doig già a segno in paio di circostanze. Stasera si affrontano la miglior difesa con soli 7 gol subiti e la peggiore della Serie A con 26 gol subiti.
La partenza è subito a ritmi intensi e al 3′ è già brivido per la Juventus sulla conclusione da fuori di Sulemana che esce di pochissimo alla sinistra di Perin. Al 6′ primo cartellino della partita per Bonucci che ferma Lasagna in maniera scorretta.
Al 7′ sono già due gli angoli per i gialloblù a testimonianza della grande intensità messa in campo dai padroni di casa. I bianconeri soffrono l’aggressività scaligera e dopo 15′ non sono ancora riusciti ad arrivare nei pressi dell’area avversaria. Al 16′ bel sinistro dalla distanza di Lasagna ma Perin non si fa sorprendere.
Il Verona aggredisce e gioca rapido di rimessa e al 18′ serve il miglior Danilo per evitare a Djuric la battuta a rete da pochi passi su sponda aerea di Lasagna. La prima conclusione bianconera è un sinistro da fuori di Milik ché Montipò controlla senza problemi.
Col passare del tempo l’intensità degli uomini di Bocchetti cala e la Juventus cresce nella gestione della palla. Al 30′ è la volta di Fagioli la cui conclusione dai 20 metri finisce in curva. Il Verona torna a farsi vivo dalle parti di Perin, alla sua 30^ presenza con la Juve, con Hongla il cui destro è facilmente controllato dal portiere bianconero.
Al 38′ bella ripartenza degli uomini di Allegri che portano alla conclusione di Locatelli da fuori che Montipò devia in calcio d’angolo. Dallo stesso è Bremer che, corpo all’indietro, impatta il pallone scaraventandolo altissimo sopra la traversa.
Dopo un primo tempo abbastanza intenso, meglio il Verona della Juventus, l’arbitro Di Bello manda le squadre al riposo sul risultato di 0-0.
La ripresa comincia con gli stessi 22 in campo ed è del Verona al 48′ la prima occasione su un traversone di Terracciano scaturito da una punizione inventata dal direttore di gara. Al 55′ ci prova Cuadrado su punizione dal limite, ma la sua parola finisce abbondantemente alta.
Intanto Di Bello ammonisce prima Dawidowicz per un tocco di mano e poi Djuric per un braccio largo e falloso. Al 57′ bella iniziativa sull’out di destra di Rabiot sul cui traversone Kean manca l’impatto col pallone. Il Verona risponde al 60′ con un destro alto sempre con Hongla.
La svolta sulla palla rimessa dal fondo con Milik prima, gran giocata in verticale la sua, e Rabiot poi a servire Kean freddo il giusto davanti a Montipò che devia, ma il pallone finisce in fondo alla rete.
Al 63′ fuori Fagioli e Locatelli per Miretti e Paredes, che torna in campo dopo quasi un mese. Bocchetti risponde 2′ più tardi con Lazovic e Veloso per Doig e Sulemana e l’Hellas torna a “mordere” la Juventus nel tentativo di riprendersi il match.
Allegri al 69′ richiama Kean per Di Maria nel tentativo di gestire meglio il pallone. Al 71′ è il turno di Verdi per Kallon con Bocchetti che cerca maggior tecnica nello sviluppo dell’azione offensiva.
Al 73′ Juve sempre in sofferenza sulla destra e Bonucci vostro ad immolarsi sul sinistro potentissimo da fuori di Lasagna. Al 76′ episodio da check al var per un tocco di braccio di Danilo in caduta su tiro ravvicinato che viene giudicato non punibile.
Ancora girandola di sostituzioni al 78′ con Henry per Djuric nel Verona e Alex Sandro per Cuadrado nella Juventus. È lo stesso brasiliano a raccogliere al 81′ il secondo cartellino giallo per i suoi.
Preme il Verona sulla destra e colleziona angoli che non portano a nulla, ma al 83′ un’entrata di Bonucci costringe Di Bello al fischio per un calcio di rigore che il var giustamente annulla avendo il difensore toccato per primo il pallone.
La Juventus cerca di resistere alla foga avversaria e al 89′ sugli sviluppi di un corner con una demi-volée del Fideo vanno vicini al raddoppio. Nel 2′ dei 5′ di recupero Alex Sandro si immola per la causa e stende Lasagna lanciato a rete e Di Bello non può fare altro che esibirgli il cartellino rosso.
La Juventus in 10 per gli ultimi 3′ di gioco con sofferenza ritrovata compattezza la porta a casa facendo registrare la 5^ vittoria consecutiva con relativo 5° clean sheet consecutivo. La Vecchia Signora è ufficialmente in risalita e momentaneamente al 3° posto in attesa che la Lazio giochi il suo posticipo col Monza.
La decide Moise Kean al suo 15° centro in 50 presenze con la Juventus.
E domenica, prima della pausa Mondiale, ci sarà Juventus-Lazio. Il calcio è un gioco meraviglioso.