La Juventus rialza la testa a Salerno

ALLO STADIO ARECHI DI SALERNO I BIANCONERI di impongono 2-0 grazie alle reti di Dybala, che fallisce anche un rigore al 94′, e Morata

Il match della 15^ giornata è soprattutto la sfida nel ricordo di un indimenticato Andrea Fortunato a cui le due tifoserie hanno dedicato al minuto 3 cori e striscioni per un tributo capace di commuovere chi ebbe la gioia di conoscerlo o vederlo giocare con i colori bianconeri addosso all’inseguimento dei suoi sogni.

Sono due i precedenti allo Stadio Arechi di Salerno tra i padroni di casa e la Juventus. Il primo fu uno 0-0, il secondo nel maggio 1999 vinsero i granata grazie ad una rete di Marco Di Vaio. Momenti delicato quello dei ragazzi di Max Allegri che hanno perso le ultime due sfide tra coppa e campionato. La Salernitana dal canto suo nelle 7 gare casalinghe vanta un rullino di marcia poco invidiabile con 1 vittoria, 1 pareggio e 5 sconfitte.

Allegri sceglie per la sua Juve uno schema 4-4-2 classico nella fase di non possesso mentre nello sviluppo della fase offensiva il tanto invocato 4-2-3-1. La prima occasione è un sinistro di Dybala al 3′ controllato da Belec, poi in serie arrivano un sinistro fuori dallo specchio di poco di Kulusevski al 6′ e un’altra conclusione mancina dal limite di Dybala al 9′.

La prima occasione granata è di Simy al 15′ con un colpo di testa in anticipo su de Ligt fuori di poco. Le Juventus fa la partita ma la Salernitana è tutta raccolta dietro la linea della palla e i bianconeri, troppo lenti nel giro palla, non trovano gli spazi per pungere l’avversario. Ci vuole un’invenzione tutta tecnica e precisione tra Dybala e Kulusevski che consente alla Joya di trovare un gran gol da appena fuori area con un sinistro chirurgico. Nemmeno il tempo di gustarsi il vantaggio che Szczesny è costretto ad una difficilissima parata a terra su Simy.

Al 28′ la Juventus sugli sviluppi di una bellissima punizione di Cuadrado perviene al raddoppio grazie a capitan Chiellini ma dopo oltre 2′ l’arbitro annulla per un fuorigioco di Kean che fa obiettivamente sorridere. Sarebbe curioso ci venisse comunicata l’esatta misura in decimi di millimetro di questo fuorigioco. Per Chiellini sarebbe stato un gol particolare perché con quello odierno sarebbe andato a segno in tutti e 7 i giorni della settimana diventando così l’unico difensore nella storia della Serie A a raggiungere questo curioso traguardo.

Il gol annullato ferisce nell’orgoglio la Juventus che inizia un palleggio qualitativamente migliore pur non arrivando alla marcatura. Ci prova Bentancur dal limite ma il suo destro è fuori bersaglio. Al 46′ una bellissima azione verticale dei bianconeri non viene sfruttata a dovere da Kean che dopo un ottimo duetto con Bernardeschi non trova la conclusione vincente. È l’ultimo sussulto di un 1° tempo chiuso dalla Juventus con l’80% di possesso palla.

La ripresa inizia con gli stessi 22 protagonisti della prima frazione di gioco e dopo 9′ di poco o nulla è Dybala con un colpo di esterno sinistro a tentare un colpo da biliardo senza fortuna. La seconda conclusione è sempre di marca bianconera ad opera di Cuadrado ma la qualità della giocata è tutta in un tunnel di Dybala da vedere e rivedere centro volte.

Al 58′ cresce la formazione di casa che con Ranieri si divora il gol del pareggio colpendo la base del palo alla sinistra di un Szczesny assolutamente battuto. Dopo una sfuriata estemporanea la Juventus riprende campo ed è ancora Dybala a provare con un insidioso diagonale al 63′. Quando le partite non le chiudi il rischio è che qualcuno degli avversari riesca a riaprirla, cosa che al 67′ stava per riuscire alla Salernitana. Juventus salvata da un intervento da terra di de Ligt.

Al 70′ il neo entrato Morata, al posto di un ancora insufficiente Moise Kean, trova la rete del 2-0, su assistenza di Bernardeschi, scacciando un incubo che durava da 72 giorni. La Salernitana prova comunque a non mollare e per una questione di centimetri Gyomber non trova di testa la via del gol. Al 81′ è ancora Dybala con un divisorio dei suoi che finisce leggermente largo alla destra di Belec. Al 86′ è ancora la Joya che non trova la doppietta personale a tu per tu col portiere avversario dopo un bellissimo assist di Morata.

La partita si avvia alla conclusione ma al minuto 93′ Morata si conquista un calcio di rigore che Dybala fallisce goffamente scivolando al momento dell’impatto col pallone. Da segnalare per gli almanacchi l’esordio di Matias Soulé anche se solo per un paio di secondi e la scelta incomprensibile di Max Allegri di non concedere minuti né a Kaio Jorge, né ad Arthur. Da questo punto di vista non proprio benissimo.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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