alla Dacia Arena la Juventus va sotto con un regalo da calcio amatoriale e ribalta il match con un doppio CR7
Dopo 3283 giorni lo scudetto di scuce dalle maglie bianconere. Dopo la vittoria di ieri dell’Inter e il seguente pareggio dell’Atalanta al Mapei Stadium contro il Sassuolo, i nerazzurri interrompo l’egemonia della Juventus durata 9 lunghissimi e meravigliosi anni.
Per Pirlo e i suoi uomini c’è comunque l’obiettivo qualificazione Champions da non fallire soprattutto dopo il pareggio degli orobici e quello del Napoli di Gattuso raggiunto al 94′ dal Cagliari.
A Udine, con l’ennesima formazione diversa, Bernardeschi titolare dopo 40 giorni e Bonucci e de Ligt insieme dall’inizio nonostante la diffida, i bianconeri in tenuta arancione cercano l’impresa per agguantare a quota 69 punti il secondo posto con Atalanta e Milan.
Il primo squillo è dell’Udinese al 6′ con Stryger Larsen che da fuori scalda i guantoni a Szczesny. Il secondo squillo è già quello decisivo. Imbarazzante il posizionamento di Mckennie e Dybala che non impediscono ai friulani la battuta rapida del calcio di punizione col quale De Paul consente a Molina di entrare in area indisturbato e freddare Szczesny con un potente diagonale rasoterra.
L’Udinese non segnava in casa dal 6 marzo (2-0 al Sassuolo) e le ultime 3 le aveva perse tutte per 1-0. Nonostante questo Juventus totalmente incapace di mettere pressione e paura alla formazione ben disposta da mister Gotti. La Juventus accenna una reazione con un tiro di Bentancur (26′) deviato in angolo e dallo stesso angolo con un colpo di testa in tuffo di McKennie fuori misura.
In un 1° tempo in cui si è giocato poco a causa delle frequenti interruzioni volte a spezzare il ” non gioco” bianconero, la Juventus trova un’altra occasione con un destro dal limite di Dybala. La Juve pur non offrendo un gioco convincente trova altre due occasioni al 37′ con de Ligt e immediatamente dopo con Ronaldo, ma senza fortuna.
Ad inizio ripresa ti aspetti una Juve più cattiva e determinata perché solitamente l’intervallo serve a sistemare le cose. Invece è l’Udinese ad avere il piglio giusto e al 52′ a sfiorare il raddoppio con Arslan. Al 55′ il primo tentativo per i bianconeri di Pirlo porta la firma di Dybala ma la difesa friulana fa buona opposizione.
Al 60′ Pirlo manda in campo Kulusevski, ma a tenere banco è la pochezza difensiva di una Juventus che un tempo aveva nella difesa il suo punto di forza ed il marchio di fabbrica. Errori su errori di disimpegno e impostazione da mettere in imbarazzo chi guarda.
Al 65′ fuori Dybala, decisamente male anche quest’oggi, per l’acciaccato Morata. La Juventus sembra non averne più, non credere minimamente in ciò che fa nonostante la ghiotta occasione di poter agganciare le dirette rivali nella corsa a un posto Champions. Al 83′ la Juventus trova il pareggio con Cristiano Ronaldo su calcio di rigore assegnato dall’arbitro Chiffi per una deviazione di mano in barriera dell’ottimo, fin qui, Rodrigo De Paul.
La partita sembra finita, ma il pareggio è un’inerzia che pesa come un macigno. Al 89′ un perfetto cross dalla sinistra del neo entrato Rabiot consente a CR7 di battere di testa il portiere friulano Scuffet. È un gol che consente al portoghese di arrivare a quota 27 nella classifica marcatori e a 99 in maglia bianconera raggiungendo il compagno Dybala. Un gol che consente alla Juve di agganciare Atalanta e Milan a 69 punti e arrivare alla sfida di domenica, contro i rossoneri, potendosi giocare il tutto per tutto.
Da segnalare l’esordio nella Juventus di Felix Correia.