La Juventus sbanca Bergamo

AL GEWISS STADIUM DI BERGAMO ILING-JUNIOR E VLAHOVIC REGALANO AI BIANCONERI UNA VITTORIA DI IMPORTANZA CAPITALE ANCHE ALLA LUCE DEI RISULTATI DI IERI DELLE ROMANE

La 34^ giornata di Serie A dopo il succulento antipasto proposto dall’incrocio Roma-Milano propone anche un Atalanta-Juventus di importanza capitale.

I bianconeri rilanciati dal sofferto successo sul Lecce, i 3 punti mancavano da un mese, devono cercare di proseguire il loro cammino per centrare la qualificazione alla prossima Champions League, ma la formazione di Gianpiero Gasperini, reduce da 3 successi consecutivi, è uno degli ostacoli più del momento.

Negli ultimi 10 precedenti al Geweiss Stadium l’Atalanta ha vinto una sola volta nel 2020/21, 4 volte è uscito il segno X e in 5 occasioni la Juventus è riuscita nell’impresa di fare bottino pieno.

Per l’occasione Massimiliano Allegri rilancia Rugani al centro della difesa al posto di Bremer e Milik in attacco in ragione di Vlahovic. Gasperini, dal canto suo, con Zapata tornato in splendida forma schiera Pasalic e Koopminers a supporto non avendo a disposizione né Hojlund, né Lookman ancora indisponibili.

Inizio di partita molto intenso con entrambe le formazioni votate al pressing alto nel tentativo di non fare ragionare l’avversario. Al 5′ su un rinvio errato di Szczesny è di Koopminers la prima conclusione alta della partita.

Col passare dei minuti cresce l’Atalanta che alza il proprio baricentro e costringe i bianconeri agli ormai cronici errori tecnici in fase di palleggio. Zapata da solo crea lo scompiglio in tutta la difesa ospite che è chiamata ad arroccarsi tutta dietro la linea della palla.

Dal 18′ cresce la Juve che sulla fascia sinistra con Iling-Junior crea difficoltà a Zappacostae al 21′ su un errore in disimpegno è Di Maria col suo sinistro a giro dal limite a lambire il palo alla destra di Sportiello che non avrebbe potuto arrivarci.

Al 24′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo la difesa a zona della Juve perde di vista Scalvini che di testa colpisce l’esterno del palo e il risultato resta inchiodato sullo 0-0. Al 28′ è ancora Atalanta su una altro errore in uscita, questa volta del Fideo, che arriva pericolosamente di testa dalle parti del portiere bianconero senza però inquadrare la porta.

Al 32′ Juventus in grandissima difficoltà sugli sviluppi di un corner con la palla che diventa come in un flipper impazzito e che si stampa in un paio di occasioni sul corpo di Rugani prima e Alex Sandro poi, che si immolano per la causa.

Al 36′ è ancora la Dea a costringere la Juve sulla difensiva, ma la conclusione di Toloi è alta sopra la traversa. Al 40′ è la volta di Scalvini che prova a piazzare il pallone sul secondo palo, ma la conclusione è fuori misura. Al 45′ clamorosa palla gol per i padroni di casa con Zapata che recupera palla e Koopminers che apparecchia per Pasalic che dal dischetto spara alto.

Nessun cambio ad inizio ripresa e Juventus subito con un piglio diverso. Al 49′ Gasperini richiama Ederson e inserisce Boga arretrando Koopminers nel tentativo di alzare il baricentro. Al 50′ in evidenza Rabiot con un’azione debordante dalla propria difesa sino alla palla per Milik fuori misura.

È una Juventus diversa quella di questo inizio di ripresa e lo certifica al 56′ col suo giovane talento inglese Iling-Junior che prima recupera una grande palla sulla trequarti, regge l’urto e si invola verso la porta avversaria scaricando per Rabiot che gli ritorna il pallone per il gol del vantaggio. Per il giovane classe 2003 è la prima rete in Serie A.

Gasperini al 59′ si gioca la carta Muriel per Pasalic passando così alle due punte più Boga. Al 62′ l’arbitro Doveri ammonisce Rabiot per un intervento in mezzo al campo sul quale il francese arriva prima sulla palla, ma Boga è costretto al cambio con Soppy.

Allegri al 65′ richiama Milik e Fagioli per Vlahovic e Pogba e subito al limite di rigore un leggero contatto Soppy-Pogba accende le polemiche per un possibile rigore che Doveri non rileva. Al 67′ grande ripartenza bianconera con Di Maria a pennellare per Pogba il cui sinistro in corsa è però facilmente controllato da Sportiello.

Al 70′ erroraccio di Alex Sandro che spalanca il campo alla ripartenza nerazzurra con Muriel murato da un prodigioso intervento di Danilo. Non c’è un attimo di pausa e dopo un tentativo in contropiede di Vlahovic fermato in fuorigioco è ancora Muriel a mettere i brividi a Szczesny con un diagonale fuori di poco.

Al 74′ punizione di Koopminers e grande risposta di Szczesny che, coperto dalla barriera, riesce comunque a respingere a pugni chiusi. Al 80′ è ancora Muriel a creare pericolo dalle parti di Szczesny con una doppia conclusione su cui la difesa ospite ribatte in entrambe le occasioni.

Al 81′ doppio cambio per Allegri con Chiesa e Kostic dentro al posto di Di Maria e Iling-Junior. Al 83′ Pogba ci prova da fuori, ma il suo è un timido tentativo controllato comodamente da Sportiello. L’Atalanta preme alla ricerca del gol del pari, ma la difesa bianconera regge l’urto.

Al 88′ Vlahovic ben servito da Rabiot si divora letteralmente il gol della sicurezza e sul capovolgimento di fronte Zappacosta centra il palo alla destra di Szczesny che era comunque sulla traiettoria.

Al 90′ cartellino giallo a Mahele e curva atalantina protagonista di cori sfondo razzista rivolti nei confronti dell’attaccante serbo per i quali Doveri ferma il gioco per circa 1′. Al 98′ contropiede strepitoso di Chiesa che serve Vlahovic e la Juventus la chiude col gol numero 10 del serbo che nella bolgia dell’esultanza si prende anche il cartellino giallo.

Per la Juventus è una vittoria di importanza capitale con la quale scavalca la Lazio al secondo posto e piazza 5 lunghezze tra sé e il Milan nella corsa a un posto Champions.

Max Allegri, dopo 6 partite tra campionato e Coppa Italia senza successi contro Gasperini, torna a vincere contro la Dea

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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