La Juventus sbanca San Siro

IN UNO STADIO SAN SIRO TUTTO ESAURITO I BIANCONERI VINCONO CON UN GOL DI KOSTIC UNA GARA DI GRANDE SACRIFICIO

Dopo le rivendicazioni dei rispettivi allenatori sul secondo posto in classifica ecco il Derby d’Italia pronto a dare il verdetto del campo. Le ultime 10 edizioni a San Siro vedono un chiaro dominio bianconero con 4 successi contro i soli 2 dei nerazzurri e 4 pareggi, l’ultimo proprio la stagione scorsa per 1-1.

Miretti non convocato, con Di Maria e Chiesa non al 100%, Massimiliano Allegri affida il ruolo di seconda punta accanto a Vlahovic, al giovane Soulè. De Sciglio vince il ballottaggio con Cuadrado e Gatti è riconfermato dopo l’ottima prova di Friburgo.

Da canto suo Simone Inzaghi si affida al duo Lukaku-Lautaro con Di Marco e Dumfries sugli esterni e Brozovic in cabina di regia. Indisponibili Skriniar e Bastoni, al loro posto Darmian e Acerbi.

Al pronti e via è subito Barella al 2′ a voler fare capire che sarà una serata durissima per i bianconeri con un destro da fuori su cui Szczesny è subito chiamato al difficile intervento. La Juventus però c’è prova a comandare la partita sviluppando le proprie trame sull’out di sinistra con Rabiot e Kostic.

Al 18′ bellissima azione dei padroni di casa con Lukaku che libera Barella davanti a Szczesny, ma il portiere bianconero si oppone con il corpo con un secondo grande intervento a dire no al centrocampista della Nazionale.

Al 23′ vantaggio bianconero con un’azione avviata da De Sciglio per Rabiot che a centrocampo doma il pallone e serve Kostic che in diagonale batte Onana. Lunga rivisitazione al var per un possibile trovo di braccio, ma dopo 3′ il gol viene convalidato dall’arbitro Chiffi.

Al 28′ è ancora Juventus con Kostic che questa volta veste i panni dell’uomo assist ma Soulé cicca la palla e sciupa una clamorosa occasione. Al 29′ è ancora Juve, sempre con Soulé, ma il classe 2003 appena dentro l’area non se la sente e spreca tutto.

Il match si infiamma e prima Barella e poi Gatti finiscono sul taccuino del direttore di gara. L’Inter preme e priva a schiacciare la Juventus a ridosso della sua area di rigore, ma la contraerea regge e al 40′ su un’azione di rimessa i bianconeri vanno vicinissimi al raddoppio.

Dopo 6′ di recupero Chiffi manda le squadre negli spogliatoi con l’Inter che ha avuto maggior possesso palla, ma con la Juventus avanti grazie al gol di Kostic.

La ripresa comincia con gli stessi 22 in campo e l’Inter a fare la partita. Al 48′ Di Marco gioca di sponda per Brozovic che però fallisce da buona posizione. Al 53′ primo squillo Juve con Vlahovic che apre l’azione per Kostic il cui diagonale è salvato in angolo da Dumfries.

Al 56′ recupero e salvataggio miracoloso di Locatelli che chiude su Lautaro a un passo dall’1-1. Al 58′ clamorosissima occasione bianconera con Vlahovic che non si accorge del liberissimo Fagioli e si mette in proprio calciando però debolmente tra le braccia di Onana. Al 59′ è ancora Juve questa volta con Locatelli dal limite dopo un’azione insistita, ma anche in questo caso Onana neutralizza.

Al 62′ Inzaghi inserisce D’Ambrosio e Mkhitaryan per Di Marco e Barella, quest’ultimo parecchio contrariato per la sostituzione. Allegri risponde al 66′ con Chiesa per Soulé nel tentativo di dare maggiore peso all’attacco bianconero.

L’Inter continua la pressione asfissiante e la Juventus non riesce a mettere il naso fuori dalla propria trequarti. Al 71′ cartellino giallo pesante per Rabiot che era diffidato e quindi salterà la prossima in casa col Verona. Al 72′ bella ripartenza Juve con Chiesa che, dopo una lunga discesa, calcia a lato.

Al 75′ è la volta di Cuadrado, dentro al posto di un più che positivo De Sciglio. Al 76′ grandissima diagonale di Gatti che salva un gol già fatto e sul capovolgimento di fronte Kostic trova una deviazione avversaria. Al 78′ un monumentale Locatelli recupera l’ennesimo pallone della sua partita, ma sulla discesa Onana sventa il pericolo.

Inzaghi rinforza il proprio attacco al 79′ con gli ingressi di Dzeko e Correa per Lukaku e Darmian. Al 83′ Chiesa è costretto a lasciare il campo per il solito fastidio al ginocchio destro e al suo posto dentro Paredes. Nell’Inter fuori Dumfries per Bellanova.

L’Inter le tenta tutte e si getta all’arrembaggio con tutti i suoi effettivi. Al 86′ è la volta di Mkhitaryan con un destro potente da fuori che non trova lo specchio. Szczesny è chiamato agli straordinari con continue uscite a sventare i traversoni nerazzurri.

Al 88′ Chiffi assegna un calcio di punizione dal limite, ammonisce un furibondo Danilo, Allegri per protesta imbocca la via degli spogliatoi e Chalanoglu calcia sulla barriera. L’arbitro assegna 5′ di recupero, ma l’Inter ci prova con Mkhitaryan al 93′ senza fortuna e dopo 6′ decreta la fine dell’incontro.

L’Inter ha fatto la partita, la Juventus una gara di grande sacrificio e ha conquistato una meritata vittoria che le dà ulteriore slancio morale e di classifica. Nel finale concitato espulsi D’Ambrosio e Paredes.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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