La Juventus tiene e va in semifinale

ALLO STADIO JOSE ALVALADE DI LISBONA I BIANCONERI PAREGGIANO 1-1 GRAZIE AI GOL DI RABIOT E EDWARDS SU RIGORE

A poco più di due ore dalla sentenza del Collegio di Garanzia presso il Coni che ha rinviato alla Corte Federale d’Appello una nuova rimodulazione della sanzione da comminare alla Juventus ecco che i bianconeri sono di scena sul campo dei biancoverdi dello Sporting di Lisbona per centrale la qualificazione alle semifinali di Europa League.

Obiettivo tutt’altro che semplice da raggiungere alla luce di quanto visto appena 7 giorni fa all’Allianz Stadium. Allegri ripropone il tridente dei sogni con Chiesa e Di Maria alle spalle di Vlahovic e Miretti a centrocampo al posto di Fagioli. Dietro rientra Alex Sandro e a fargli posto è Federico Gatti.

Il tecnico dei portoghesi Amorim si affida al suo tridente composto da Edwards, Trincao e Goncalves per dare l’assalto alla quantificazione cercando di ribaltare l’1-0 dell’andata.

L’inizio non è dei migliori con Chiesa subito toccato duro al 2′, ma è solo un attimo perché al 9′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Rabiot è il più lesto a colpire la palla e a insaccare il suo undicesimo gol stagionale, il primo in Europa League.

Il 4-3-3 aggressivo proposto da Max Allegri deve aver sorpreso lo Sporting e Rúben Amorim che non riescono a reagire al colpo subìto. Al 18′ però un erroraccio di Alex Sandro porta lo Sporting prima a colpire il palo e sulla seconda palla è Rabiot a commettere fallo da rigore. Dal dischetto Edwards non sbaglia e fa 1-1.

La Juventus, come spesso è accaduto in stagione, subisce il contraccolpo e fatica a costruire. Al 25′ è Santos dalla distanza a sparare alto. La Juventus non riesce a ricompattarsi e al 34′, dal quinto calcio d’angolo, Diomande di testa sfiora il gol del vantaggio.

Al 38′ doppio calcio d’angolo per i bianconeri senza particolari patemi per la difesa biancoverde che continua a gestire e a disinnescare gli attaccanti ospiti. Male Miretti, Chiesa mai in partita e Vlahovic mai servito sono alcuni dei problemi che Allegri dovrà affrontare negli spogliatoi.

La ripresa comincia con gli stessi effettivi della prima frazione di gioco e lo Sporting deciso a imporre subito la propria legge. Nella Juventus Chiesa continua la sua partita più contro se stesso che contro gli avversari nei quali giganteggia Diomande.

Al 54′ azione incredibile dei bianconeri con Di Maria che mette in moto Cuadrado il cui cross è clamorosamente ciccato di testa da Vlahovic che non si aspettava quella palla così.

Al 56′ è ancora Juventus con Cuadrado a servire Miretti che a rimorchio serve l’attaccante serbo, ma il suo destro è rimpallato in calcio d’angolo. La prima conclusione dei padroni di casa è al 61′ con Santos il cui tiro è completamente sballato.

Al 62′ bellissima giocata di Miretti che cerca nuovamente il rimorchio di Vlahovic, ma il pallone è leggermente corto e la difesa di casa rimedia. Al 69′ invenzione del Fideo per Vlahovic che difende bene palla per l’accorrente Chiesa il cui sinistro finisce alto.

Risponde lo Sporting con il suo fraseggio pericoloso e su cui Bremer è costretto agli straordinari che hanno costano un problema al flessore della coscia sinistra. Allegri è costretto a un triplice cambio inserendo Pogba, Milik e Gatti per Miretti, Vlahovic e Bremer.

Al 73′ ripartenza Juve ispirata ancora da Di Maria per Cuadrado che dopo 60 metri di campo spara alto invece di cercare Milik sul secondo palo. Al 75′ clamoroso svarione di Danilo che libera un’autostrada ad Esgaio il cui destro è fortissimo, ma alto sopra la traversa.

Al 78′ Allegri richiama uno spento e nervosismo Chiesa per Kostic nel tentativo di dare anche maggiore gamba alla fase difensiva. Soffre la Juve e Kostic è subito costretto agli straordinari su Edwards che cerca inutilmente un contatto in area di rigore.

Al 81′ Amorim inserisce Chermiti, classe 2004 e osservato speciale, e Reis per Trincao e Inácio. Allegri nel frattempo fusione la sua Juventus con il 5-3-1-1 e subito dopo arriva il cartellino giallo per Gatti reo di un colpo al collo a Diomande. Colpo, giusto sottolinearlo, assolutamente involontario.

Al 86′ ottima ripartenza Juve con Di Maria e Cuadrado a rifornire Kostic, ma il suo cross basso è completamente sbagliato. Dalla parte opposta Edwards al 87′ lo imita e l’azione afuma. Al 87′ Amorim richiama Santos e inserisce Arthur Gomes.

Al 88′ brividi per tutto il popolo bianconero quando Edwards serve un cioccolatino a Coates che da centro area fallisce la più semplice delle occasioni. Al 89′ cartellino giallo anche per Pogba per fallo su Diomande, eccellente la sua prova, e occasionissima ancora per Coates che in diagonale non trova la marcatura.

A questo punto è un assedio biancoverde che sul lato sinistro della Juventus trova terreno fertile. Al 3′ di recupero bravissimo l’arbitro Letexier che non abbocca alla simulazione di Edwards su Kostic e lo ammonisce.

Dopo 5′ di recupero l’arbitro decreta la fine delle ostilità e la Juventus vola in semifinale. Là dove la Juve cadde sei mesi fa contro il Benfica centra questa sera una importantissima qualificazione alle semifinali di Europa League.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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