La Juventus vince in rimonta e vede il terzo posto

Al Mapei Stadium i bianconeri nonostante i tanti cerotti e le assenze ribaltano il Sassuolo e vincono 2-1. Reti di RASPADORI, DYBALA e Kean

Sono otto i precedenti al Mapei Stadium tra Sassuolo e Juventus e lo score è a netto favore dei bianconeri con 5 successi 2 pareggi ed una 1 sconfitta, quella della stagione 2015/16 che sancì anche la rinascita degli uomini di Massimiliano Allegri. Curioso poi come, nelle ultime quattro circostanze, la Juventus abbia sempre segnato 3 reti ai neroverdi.

Juventus molto rimaneggiata quella di questa sera con Allegri che deve rinunciare oltre ai già noti lungodegenti, a Cuadrado, le cui condizioni saranno valutate nella giornata di domani (Finale di Coppa Italia a serio rischio), e de Ligt non al meglio della condizione. In panchina dal 1′ Vlahovic e Rugani dentro al posto di Chiellini. Dionisi, dal canto suo, schiera tutti i suoi terribili gioielli in campo con Frattesi e Raspadori osservati speciali dalla dirigenza bianconera.

Nonostante le defezioni la Juventus parte col piglio giusto e dopo un calcio d’angolo al 6′ su cui Dybala è intercettato dalla difesa neroverde, al 8′ Morata su punizione prova la via del gol ma la conclusione è alta.

Il Sassuolo non tarda a farsi sentire e al 10′ con Raspadori sfiora la rete del vantaggio con un destro a giro dal limite da brividi. Al 14′ è ancora Sassuolo con Berardi, favorito da un errore di Rugani, che viene rimpallato dalla difesa bianconera, oggi in maglia gialla.

Al 16′ su angolo di Berardi, Frattesi di testa sfiora la rete del vantaggio. Campo stranamente molto scivoloso con i giocatori di ambedue le squadre che a turno finiscono gambe all’aria, non ne è esente nemmeno l’arbitro Maresca che rimane vittima lui stesso di uno scivolone a terra.

A metà primo tempo si contano già tantissimi errori tecnici nelle fila bianconere con Alex Sandro padrone incontrastato di questa classifica poco edificante. Al 26′ sull’ennesimo errore in uscita Berardi scaglia un destro potente su cui Szczesny è chiamato alla salvataggio in calcio d’angolo.

La Juventus prova a reagire al 27′ con Dybala a cui non riesce la deviazione vincente col piede debole. Un minuto più tardi Morata sbaglia il movimento su una bella ripartenza condotta da Rabiot e il Sassuolo rimedia. Al 30′ è la volta di Frattesi, ma il suo tentativo di esterno destro finisce malamente sul fondo.

Al 33′ parata clamorosa di Szczesny su Muldur innescato in contropiede dopo un errore di concetto della Joya che, invece di cercare un compagno sul versante mancino, cerca un’imbucata improbabile per Morata intercettata dai difensori emiliani. Al 36′ è ancora Sassuolo, ancora con Frattesi, su cui è inesistente l’opposizione di Alex Sandro, che calcia tra le braccia del portiere polacco.

La partita è ormai un assolo degli emiliani che al 38′ passano meritatamente in vantaggio con Raspadori, perfettamente assistito da Berardi, che fulmina Szczesny sul suo palo. Al 45′ la Juventus perviene inaspettatamente al pareggio con un gol di rara bellezza, il numero 81 in Serie A, di Dybala servito da Zakaria, ma grandi meriti vanno alla caparbietà di Morata che sradica il pallone dai piedi di Kyriakoupolos con un intervento ai limiti della legalità. Al 46′ lo stesso Morata non centra la porta su un cross perfetto di De Sciglio e le squadre vanno al riposo in parità.

La ripresa comincia col Sassuolo deciso a riprendersi il vantaggio e al 46′ c’è già la prima conclusione in diagonale di Muldur che finisce fuori di poco. La Juventus risponde al 48′ con Morata su angolo di De Sciglio, ma Consigli compie un autentico miracolo. Partita subito gradevole anche grazie al secondo tentativo di Muldur su cui Szczesny è costretto a un difficile intervento.

Al 54′ Allegri toglie Rugani e Dybala e inserisce Chiellini e Vlahovic. Al 58′ Frattesi di testa, fotocopia del corner del 1° tempo, prova a sorprendere un attento Szczesny. Al 60′ è ancora Juve con Morata che dal limite si gira e tira sfidando il palo alla destra di Consigli. Al 66′ Kyriakoupolos vicinissimo al gol del vantaggio, ma il suo tiro finisce fuori di un soffio.

Al 67′ Allegri richiama Morata e getta nella mischia Kean che al 72′ imbeccato da De Sciglio prova di testa ad anticipare Chiriches senza troppa fortuna. Al 78′ Dionisi richiama Traore e Berardi per inserire Djuricic e Defrel, ma è ancora di Frattesi, con un colpo di testa al 82′, l’occasione peri padroni di casa.

Al 84′ è la volta di Scamacca, complice uno scivolone di Bonucci in area, su cui Szczesny difa trovare attento. Risponde Rabiot un minuto più tardi con bolide mancino che Consigli neutralizza a terra. Al 87′ escono Bernardeschi per il giovane Miretti e Frattesi per Henrique.

Al 88′ accade quello che non ti aspetti, Alex Sandro serve Kean in profondità che con un movimento da attaccante di razza aggira l’avversario e batte con un diagonale mancino il portiere emiliano. È un gol di valore capitale alla luce dei risultati delle avversarie dei bianconeri che ora hanno il Napoli nel mirino ad un solo punto di distacco.

Allegri e la Juventus vincono, inaspettatamente con cuore, sacrificio e forza del gruppo.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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