La prima di Montero è pirotecnica

ALLO STADIO DALL’ARA LA JUVENTUS, FRESCA VINCITRICE DELLA COPPA ITALIA, va sotto 3-0 ma rimonta col tridente Chiesa, Milik e Yildiz e costringe il Bologna al 3-3

Dopo aver conquistato la Coppa Italia, nella settimana più tormentata dell’ultimo triennio che ha visto l’esonero anticipato di Massimiliano Allegri per i fatti seguiti nella notte dell’Olimpico, la Juventus griffata Paolo Montero prova a finire dignitosamente la stagione e a dare l’assalto alla terza piazza attualmente occupata in coabitazione col Bologna, avversario di turno questa sera.

Sfida curiosa quella del Dall’Ara dove andrà in scena anche l’ultima davanti al proprio pubblico di mister Thiago Motta, erede designato di Allegri alla Juventus, che in settimana incontrerà Joey Saputo per comunicare la propria decisione di lasciare i rossoblù e accettare l’offerta di Madama di un contratto biennale più opzione per un ulteriore anno e provare così a misurarsi in un grande club che di grande, al momento, per dovere di cronaca, ha solo il blasone.

Gli ultimi 10 precedenti in terra emiliana raccontano di una Juventus dominatrice con 8 successi e appena 2 pareggi, ma il momento pare in decisa controtendenza nonostante l’insediamento di Montero sulla panchina bianconera si spera possa rianimare una squadra che in Serie A ha dimenticato cosa significhi la vittoria e nelle ultime 15 uscite ha raccimolato la miseria di appena 15 punti.

Montero schiera la sua Juventus esattamente come l’avrebbe schierata il predecessore con il consueto 3-5-2 e con Iling-Junior confermato al posto di Kostic e Locatelli di nuovo titolare a centrocampo al posto di Nicolussi Caviglia. Thiago Motta risponde col suo fluido 4-1-4-1 con Castro ad agire da attaccante, ma soprattutto con Calafiori osservato speciale.

Nemmeno il tempo di vedere il calcio d’avvio che il Bologna al 1′ è già in vantaggio proprio con Calafiori che sfrutta un calcio d’angolo nato da una pessima palla persa da Locatelli-Cambiaso. Peggio l’avventura dell’allenatore uruguaiano non poteva cominciare.

Il gol a freddo invece di scuotere i bianconeri galvanizza ulteriormente i rossoblù che con Calafiori continuano a imperversare dalle parti di Szczesny e al 11′ la partita è già chiusa grazie a Castro che di testa spinge in rete il bellissimo cross dalla sinistra di Ndoye.

La Juventus è totalmente assente e al 12′ il Bologna con Odgaard regala il tris mettendo dentro il pallone sulla ribattuta di Szczesny, ma la posizione di partenza dell’esterno danese è di chiaro fuorigioco. Dopo 25′ di gioco Juventus non pervenuta se non per la consueta miriade di errori tecnici a ricordare quanto sia stato indecente questo 2024.

Al 26′ bruttissimo intervento di Miretti ai danni di Posch che costringe l’arbitro Ayroldi ad estrarre il cartellino giallo. Al 28′ secondo cartellino giallo, questa volta per Cambiaso, per un intervento in ritardo a gamba alta su Aebischer. Il Bologna fa letteralmente quello che vuole con la formazione di Montero che sembra la peggior copia della peggior Juve di questi ultimi 4 mesi.

Al 42′ il primo barlume di presenza in campo dei bianconeri è una bella palla di Miretti e seguente cross radente di Cambiaso che si spegne tra le braccia di Skorupski. Dopo 1′ di recupero l’arbitro fischia due volte per decretare la fine del primo tempo.

La ripresa comincia con Alcaraz e Weah al posto di Miretti e Cambiaso e con la prima conclusione ad opera di Rabiot dopo appena 1′ con Skorupski che è costretto a rifugiarsi in calcio d’angolo. Al 53′ partita chiusa con la triplice mandata ancora a firma Calafiori che sfrutta una palla persa da Vlahovic e con lo scavetto batte ancora Szczesny.

Al 57′ termina la partita di Gatti e comincia quella di Yildiz con consueto passaggio al 4-3-3, ma la storia non cambia in campo si vedono solo maglie rossoblù e al 62′ arriva il terzo giallo, questa volta per capitan Danilo. Al 63′ Motta richiama Castro e inserisce Saelemaekers mentre Montero toglie uno spento Vlahovic per Milik.

La frustrazione dello tonino di Montero si palesa ancora una cinta al 68′ quando Bremer strattona vistosamente Kristiansen e riceve il quarto cartellino giallo della gara. A questo punto Motta richiama Urbanski e Odgaard per Fabbian e Orsolini, mentre nelle fila bianconere fa il suo ritorno sul terreno di gioco Fagioli dopo 7 mesi di squalifica per le note vicende sulle scommesse sportive.

Al 75′ standing ovation per Calafiori, richiamato per fare posto a Beukema e Freuler fuori per El Azzouzi. Nemmeno il tempo di prendere posizione che Lucumi regala una palla a Chiesa che davanti a Skorupski non sbaglia firma il gol della bandiera.

Al 81′ primo cartellino giallo anche per il Bologna e tocca ad Aebischer autore di una trattenuta prolungare ai danni di Yildiz. Sulla seguente punizione Milik pennella una parabola che va ad insaccarsi sotto l’incrocio dei pali.

Ma attenzione perché la partita, che era morta e sepolta, si riaccende definitivamente con la rete del 3-3 di Yildiz che dal limite, dopo aver portato palla, batte con un forte rasoterra l’estremo difensore rossoblù. Al 88′ la Juventus, con Chiesa dopo un ottimo scambio con Yildiz, va vicinissima al 4-3 ma Skorupski dice no e devia in calcio d’angolo.

Dopo 3′ di recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi e Montero bagna l’esordio con un pirotecnico 3-3 che non è altro che il prosieguo del lavoro iniziato da Max Allegri. 16 punti nelle ultime 16 partite, ma almeno la reazione dal 3-0 sono quel bicchiere mezzo pieno che deve segnare l’inizio di una svolta nella testa di questa squadra.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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