Le pagelle dei bianconeri col PSG

PERIN voto 6.5: nemmeno il tempo di capire che il Parco dei Principi è uno stadio meraviglioso e non un teatro che Mbappé lo infila con un uno-due micidiale sul quale è assolutamente incolpevole. Sul finale limita il passivo con una super parata delle sue su Neymar e non si fa sorprendere dalla possibile tripletta del francese. GARANZIA

DANILO voto 6,5: prestazione nel complesso sufficiente nella quale offre una miglior ripresa al cospetto di un primo tempo in sofferenza sul suo lato. Mezzo voto in più per la leadership manifestata nell’intervista post partita all’ottimo Gianni Balzarini nella quale spiega chiaramente la mentalità di chi gioca nella Juventus. Non sarà un fenomeno, ma con i Danilo costruisci i grandi gruppi. VINCENTE

BONUCCI voto 5,5: era al rientro dopo l’infortunio e quindi non la migliore delle occasioni e non il migliore degli avversari. Insicuro e non ancora padrone della regia difensiva. La Juventus però ha bisogno di ritrovare presto il suo capitano nella miglior condizione. SARA’ BONUCCI MA OGGI MALUCCI

BREMER voto 5,5: la Champions è un’altra cosa e Mbappé glielo dimostra dopo appena 5′. Nulla di preoccupante perché nessuno nasce imparato e nessuno gioca con l’esperienza che non può avere. Deve crescere in fretta e capire che a questi livelli devi saper leggere i movimenti con largo anticipo. Non sempre si troverà di fronte Mbappé o Neymar, ma domani magari saprà come affrontarli. INESPERTO

CUADRADO voto 4,5: altra prestazione scadente del Panita che non riesce più a ritrovarsi. Palle regalate, più palle indietro che in avanti e incapace di creare la superiorità numerica sono il piatto della prestazione odierna. Non ce ne voglia, ma oggi sembra sul viale del tramonto, anzi sembra tramontato. BUIO PESTO

RABIOT voto 6: nel complesso la prestazione dell’ex enfant prodige è sufficiente perché la sua fisicità si fa sempre sentire. Ha però un difetto che forse in pochi notano, ma che stasera è parso lampante. Ha i tempi di gioco dilatati a causa del vizio di voler accarezzare il pallone qualche volta di troppo e di tutto questo ne risente la velocità di manovra. Lavorare per eliminare questo pessimo difetto. RALLENTATORE

PAREDES voto 6,5: esordio in Champion in quella che fino a una settimana fa era la sua casa. Ancora non al top della condizione ma questa sera il migliore del centrocampo bianconero con tempi e ritmi di gioco orchestrati con sapienza e personalità. Adesso che la Juventus ha uno in mezzo al campo che sa il fatto suo è fondamentale lavorare per rendere la manovra più fluida e pericolosa. METRONOMO

MIRETTI voto 5,5: non una serata da ricordare se non per l’esordio dal 1′ in Champions League, ma comunque una prestazione da scugnizzo che ha tanta personalità. Prova movimenti continui per trovare l’inserimento letale alle spalle dei difensori parigini ma viene costantemente ignorato. Ammonito sul finire del primo tempo, Allegri opta per il cambio con McKennie all’intervallo. SCARICO

KOSTIC voto 6,5: finalmente una prestazione convincente per l’esterno serbo che trova il secondo assist consecutivo, il primo da palla inattiva. Ha gamba e resistenza per asfaltare la sua fascia tutte le volte che vuole offrendo anche l’apporto in fase di copertura soprattutto nel secondo tempo quando Allegri opta per una difesa a quattro nella quale Danilo a sinistra si trova spesso a dover arginare Mbappé e Neymar. MOTORINO

VLAHOVIC voto 5: Allegri lo aveva preservato nella sfida di sabato a Firenze, ma il riposo non ha sortito gli effetti sperati. Non riesce quasi mai ad incidere e nell’unica occasione importante la sua incornata trova ad opporsi un attento Donnarumma. Del duo d’attacco decisamente quello più in difficoltà. ISOLATO

MILIK voto 5,5: partita difficile anche per l’ex Marsiglia che nel primo tempo incorna a botta sicura ma trova un ottimo Donnarumma a negargli la gioia del gol. Partecipa di più alla manovra rispetto al compagno di reparto ma resta imbrigliato nella rete della difesa parigina. IMBRIGLIATO

McKENNIE voto 6,5: dopo le ultime performance quando lo si è visto in campo al posto di Miretti in parecchi avranno pensato se Allegri durante l’intervallo avesse bevuto un fiasco di buon vino rosso toscano. Invece il texano dà ragione al suo tecnico e di testa riapre la partita tenendola viva e interessante fino alla fine. RITROVATO

LOCATELLI voto 6: Allegri lo getta nella mischia al posto di Milik e in molti non ne capiscono il cambio. Al di là della sostituzione, discutibile o meno, va anche vicino alla rete del pareggio che Donnarumma gli nega con un intervento dei suoi. NON FACEVI LE COSE PER BENE?

ALLEGRI voto 5,5: la leggera insufficienza non è imputabile a chissà quali errori. Semplicemente alla luce del risultato, dell’approccio del primo tempo e della reazione nella ripresa si certifica che probabilmente si poteva fare anche meglio. Ha certamente il merito di tenere in partita i suoi e di dar vita ad una ripresa dalla quale ripartire verso quell’autostima fondamentale per ambire a nuovi successi. HALMO

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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