SZCZESNY voto 5,5: praticamente inoperoso sino all’infortunio quando esce su una palla alta, fa cilecca, e nell’atterraggio sul piede di Rabiot si distorce la caviglia procurandosi un infortunio che lo costringe a lasciare il campo e lo costringerà a un po’ di riposo forzato. DISTORTO
DANILO voto 6: mezzo punto in meno per il gol e l’occasione che sciupa a due passi dal novantesimo scegliendo la conclusione personale, ma sparandola alle stelle. In questa circostanza si “cuadratizza” e preferisce l’egoismo piuttosto che servire un compagno. CUADRATIZZATO
GATTI voto 6,5: prima da titolare e debutto in Serie A senza sbavature con alcune interessanti letture. Presenza, fisicità e la giusta cattiveria in una difesa che nonostante la fragilità di Bonucci si è riscoperta abbastanza solida. In coppia con Bremer può aprire un ciclo. GATTIVO
BREMER voto 6,5: schierato sul centro sinistra offre una performance molto convincente. Diverse chiusure preventive e letture da grande difensore. Come per Gatti anche per lui partita di presenza, fisicità e giusta cattiveria agonistica. Esce a pochi minuti dalla fine, sembra per crampi. CONVINCENTE
DE SCIGLIO voto 5,5: in passato ha saputo stupire per duttilità ma soprattutto utilità. Purtroppo come detto, in passato. Il presente è un’altra cosa e pensare a De Sciglio titolare per puntare in alto, con tutto il rispetto, bisogna esser sognatori. Chiudiamo gli occhi e proviamo a sognare, sì, che il mercato ci regali un terzino sinistro. INCUBO
MIRETTI voto 6,5: ad un brutto primo tempo fa seguire una ripresa più che discreta. Delizioso il controllo di tacco a seguire col quale si libera per andare al tiro. Semplicemente sublime l’azione al 91′ con la quale costruisce l’assist per il gol di Milik che spegne definitivamente il match. E’ giovane ha diritto di sbagliare e va lasciato sbagliare perché altrimenti sarebbe surreale. Corre in avanti e indietro con tanta energia e birra in corpo che nonostante l’apparente sostituzione al 84′ alla fine resta in campo per un più malconcio Gleison Bremer. BIRRA MIRETTI
LOCATELLI voto 5: non ai livelli di Genova ma un’altra prestazione insufficiente. Gioca in una posizione che non è sua e l’arrivo di Paredes potrà dirci di più sulle sue capacità di mezzala. Il rischio, con un Miretti così, è che possa conoscere qualche panchina di troppo. Ad oggi l’investimento fatto non sta pagando, ma la Juve a breve dovrà pagarlo. COSTOSO
RABIOT voto 6: altra prestazione di sostanza e fisicità quella del cavallo pazzo francese. Ancora una volta colui che ha vinto più contrasti in mezzo al campo e ancora una volta fido scudiero di Max Allegri. Doveva partire e forse è un bene sia rimasto. Le prestazioni sono convincenti, la tenuta ancora di più e in una rosa che ogni partita perde almeno un pezzo è una bella cosa. RABIONICO
CUADRADO voto 4: altra prestazione improponibile per il Panita che comincia a preoccupare oltre misura per la sua indisponenza e propensione all’errore. Un primo tempo di rara bruttezza nel quale ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare rischiando anche di fare la frittata con due palle sanguinose offerte all’avversario. Esce dopo 8′ della ripresa visibilmente deluso e nervoso. Non so se sia alla frutta, al dolce o già all’ammazzacaffè, ma credo proprio abbia bisogno di un po’ di riposo. IRRITANTE
VLAHOVIC voto 7: la punizione e poco più. Ma la punizione da sola vale il prezzo del biglietto. Una pennellata che un tempo era roba dei Baggio e dei Del Piero. Un lampo nel buio, ma è quello che accende la sua serata e che la farà brillare sino all’uscita dal campo in favore di Milik. PITTORE
KEAN voto 5,5: l’impegno non manca e anzi si danna l’anima nella fase di non possesso per dare supporto a De Sciglio sulla corsia mancina di difesa. Purtroppo a lui sarebbe anche richiesto di fare un certo lavoro sul fronte offensivo, ma ad oggi per vederlo bisogna rivolgersi a “Chi l’ha visto?”. Allegri si è detto contento di lui, ma chissà perché lo ha tolto nello stesso momento in cui ha tolto Cuadrado, il peggiore in campo. KEANDRADO
PERIN voto n.g.: totalmente inoperoso. Lo Spezia comanda il gioco per larghi tratti senza mai arrivare ad impensierire il portiere bianconero. Sabato a Firenze sarà tutta un’altra storia ma sulla sua affidabilità non ci sono dubbi. SPETTATORE
DI MARIA voto 6: era al rientro dopo l’infortunio e già questo gli vale la sufficienza. Non lo si pensava recuperabile per la Champions invece ha accelerato i tempi e dopo il rodaggio di questa sera avrà la possibilità di testarsi anche al Franchi. Non è ancora in forma, ma mostra lampi di classe ad ogni sua carezza al pallone. CONVALESCENTE
KOSTIC voto 5,5: doveva essere un valore aggiunto, ma se continua di questo passo lo sarà per la panchina. Tanta volontà ma anche tanta pochezza. E’ arrivato da poco e probabilmente deve ancora capire molte cose, dall’italiano al come effettuare i cross. Tantissimi, ma nessuno efficace. KROSSTIC
MILIK voto 7: Arkadiusz è tornato. Gettato nella mischia per gli ultimi 5′ si fa trovare pronto all’appuntamento col gol da vero rapace dell’area di rigore. E’ fisico e prestante e quando arriva gli avversari lo sentono. ARMADIUS
ALLEGRI voto 6: ha certamente il merito di aver mandato in campo 5 giocatori italiani di movimento che di questi tempi devono essere motivo d’orgoglio. Si arrabbia giusto in tempo per farsi ammonire e dare la scossa a Miretti per il là al secondo gol. Lo aveva preannuciato subito dopo la fine del match con la Roma che questa sarebbe stata una partita “non da giocare ,ma da vincere”. E’ stato assolutamente di parola. La Juventus non ha giocato (bene) ma ha vinto. RISULTATITSTA
