Le pagelle dei bianconeri contro il Benfica

SZCZESNY voto 5,5: una sola parata nel secondo tempo quando Ramos gli spara addosso la palla del possibile 5-1, per il resto affonda insieme a tutti i compagni di reparto pur essendo meno colpevole degli altri. NON C’ESZNY

GATTI voto 5: colpevole sul primo gol, ma il vero colpevole è chi per oltre un mese si è dimenticato di lui e se ne ricorda un una giornata difficilissima, in uno stadio caldissimo. Se tanto mi dà tanto la sua stagione potrebbe essere finita. INCOLPEVOLMENTE COLPEVOLE

BONUCCI voto 3: c’è un tempo per tutto. Per anni abbiamo gioito con lui e gli abbiamo riconosciuto lo status di grande difensore nonostante i detrattori. Adesso è tempo si renda conto che il suo tempo è finito. E se ne rendano conto Allegri e la Juventus. Dovrebbe trascinare i compagni, da veterano e da capitano. Peccato li trascini nel baratro. IMPRESENTABILE

DANILO voto 5,5: questa volta affonda pure lui nella mediocrità di una prestazione di squadra a cui non riesce nemmeno ad imporre la sua personalità. E se di questi tempi anche lui cola a picco c’è di che preoccuparsi. AFFONDATO

CUADRADO voto 5: con l’Empoli un barlume di speranza. Questa sera la speranza è che Allegri abbia capito chi non ne ha più e non può giocarle tutte. Nervoso, ingenuo e deleterio. Altro da aggiungere? LARGO AI GIOVANI

McKENNIE voto 5,5: mezzo voto in più solo ed esclusivamente per il gol del 4-3 che ha il merito di tenere gli ultimi 10′ avvincenti. Per il resto il solito quesito sul cosa ci veda il mister. MISTERO

LOCATELLI voto 5,5: Empoli ci aveva restituito il Locatelli della prima parte di stagione, quella passata. Lisbona ci ha restituito il Locatelli della prima parte di stagione, quella attuale. SPERIAMO NELLA CITTÀ DI LECCE

RABIOT voto 5: questa volta è una bocciatura totale. Mai incisivo e mai nel vivo del match. Sbaglia un assist facile, facile per Milik che ancora grida vendetta. Questa sera servivano personalità ed esperienza e lui era un punto di riferimento a cui attaccarsi, ma ha tradito clamorosamente. IRRICONOSCIBILE

KOSTIC voto 6: palla a Kostic e cross in mezzo. È l’unico schema che propongono lui e la Juve, ma almeno lui ha saputo rendersi utile e salvarsi dal marasma generale. SCHEMATICO

VLAHOVIC voto 5: un’altra prestazione incolore e avara di soddisfazioni. Soprattutto se si pensa che, salvo ripensamenti, la Uefa ha assegnato il gol a Kean. SCOLORITO

KEAN voto 5: nonostante la probabile paternità del gol la sua prestazione questa sera non può ritenersi soddisfacente. Oltre al gol un tacco su cross di Kostic e…. il nulla. PASSI INDIETRO

MILIK voto 6,5: segna un gol bellissimo e nonostante le gerarchie è assurdo sia lui a partire dalla panchina. BOMBER

MIRETTI voto 6: se sei bravo devi giocare, se poi hai davanti McKennie, questo McKennie, devi giocare lo stesso. GIOCATORE

ALEX SANDRO voto 6: dentro al posto di un pessimo Bonucci riesce a non far parlare di sé. In una serata nefasta è già qualcosa. NESSUN DANNO

SOULÉ voto 6,5: gli capita sul destro la palla del possibile 4-4 e lui la allarga troppo e fallisce l’occasione. Ma la sua verve e la sua voglia devono essere da stimolo ed esempio per tutti gli altri che per tutto il secondo tempo camminavano. AFFAMATO

ILING-JUNIOR voto 8: dopo l’esordio in campionato fa il suo esordio anche in Champions. Allegri lo butta nella mischia per far rifiatare Kostic in vista della sfida di sabato e lui sbalordisce tutti con una prestazione da incorniciare per efficacia e incisività. Imprendibile per il Benfica che dal suo ingresso in campo ha temuto di vedersi sfuggire la vittoria. DA INCORNICIARE

ALLEGRI voto 4: sedicesima formazione differente, una squadra che fallisce a livello di approccio e atteggiamento e l’eliminazione ai gironi possono bastare per un giudizio negativo e severo. Incomprensibile la gestione di Gatti e l’inserimento dei giovani Miretti, Soulé e soprattutto Iling-Junior dimostrano quanto siano meglio i giovani affamati e motivati dei senatori a fine corsa. FUORI DAL MONDO

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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