Le pagelle dei bianconeri contro il Benfica

PERIN voto 7: una delle pochissime note liete di questo avvio di stagione bianconero. Anche questa sera nulla può sulle reti lusitane, ma qualche pezza gliela mette altrimenti il divario sarebbe stato più umiliante. ALMENO TU

BREMER voto 6: avrebbe potuto pareggiarla a una manciata di minuti dalla fine sull’invito a nozze del Fideo, ma si ricorda di essere un difensore e calcia in tribuna come il migliore degli spazzini. Anche dietro spazza via tutto quello che gli passa accanto avversari compresi. SPAZZINO

BONUCCI voto 6: nel primo tempo un rinvio maldestro rischia di costare il gol del pareggio ma nella ripresa è uno degli ultimi baluardi a gettare la spugna. Almeno un paio di salvataggi miracolosi ad evitare un passivo più pesante. BALUARDO

DANILO voto 6: nel primo tempo è decisamente il migliore del reparto difensivo e interpreta la gara con la ferocia e la grinta che la Juve stessa mette sul terreno di gioco nei primi 15′. Poi come tutta la squadra cala nella seconda parte del primo tempo, non parliamo della ripresa, ma resta uno dei pochi su cui contare nei momenti bui perché ha personalità e non molla mai. BASILARE

CUADRADO voto 4: l’inizio sembra meno peggio delle ultime prestazioni, ma è un fuoco di paglia e l’emblema della sua inspiegabile (o forse l’età può essere un indizio) e drammatica involuzione è il contropiede col quale in superiorità numerica spreca una ghiotta occasione invece di servire uno tra Vlahovic e Milik per metterli in condizione di raddoppiare. La sua è un parabola triste. OGGI NON È PIÙ CUADRADO, E’ INCURVADO

McKENNIE voto 5: una sola cosa buona in tutto il match quando verso fine gara recupera un pallone davanti alla propria area di rigore mentre il Benfica imperversava e avrebbe potuto siglare la terza rete. Per il resto non porta nulla di buono e utile alla causa bianconera. Sono lontani i tempi in cui sembrava che la Juve avesse fatto un colpo importante. McCANNATA UN’ALTRA PARTITA

PAREDES voto 5,5: parte benissimo con la punizione pennellata per l’incornata di Milik e un applauso per un recupero a tre quarti di match nel momento migliore del Benfica. Per il resto è il giocatore che mancava alla Juve e anche stasera è continuato a mancare. Suo l’errore che avvia l’azione del gol di Neres e siamo a due in pochi giorni. NON ME PAREDES VERO

MIRETTI voto 4,5: la Champions è un altro mondo e qui emergono tutti i limiti di chi, in quanto classe 2003, può non avere ancora la personalità per reggere a certi livelli. Seconda prestazione non da Miretti ma va bene così perché da qui farà un carico d’esperienza che gli servirà per il futuro, che è dalla sua. Stasera però male, male. Provoca il rigore del pareggio per un eccesso di inesperienza. INGENUO

KOSTIC voto 5: è stato preso per rifornire di palloni il compagno di nazionale Dusan Vlahovic. Non gli riesce e si divora pure il gol 2-0. Non sarà una notte fonda della sua squadra a sminuire il valore del suo acquisto, ma questa sera lascia poche tracce. NON VALE IL KOSTIC DEL BIGLIETTO

MILIK voto 6,5: riprende da dove aveva lasciato domenica scorsa, incornando nella stessa porta il cross di Paredes per il gol del vantaggio. Era stato preso tra lo scetticismo della tifoseria quale vice Vlahovic, invece si sta rivelando un acquisto funzionale e azzeccatissimo. Domenica sarà squalificato e allora perché sostituirlo? TITOLARISSIMO

VLAHOVIC voto 4: chi l’ha visto? Ah sì in occasione del gol annullato lo abbiamo visto, ma è un po’ pochino per chi dovrebbe essere, con Mbappé e Haaland, l’attaccante più forte in Europa. Triste, nervoso, sfiduciato e impalpabile. Incapace di difendere un pallone spalle alla porta e di rendersi utile anche laddove questa squadra non riesce ad innescarlo. PREOCCUPANTE

DE SCIGLIO voto 5: una cosa buona l’aveva fatta servendo l’assist a Vlahovic per quello che sarebbe potuto essere il gol del pareggio, purtroppo ne aveva fatta una decisamente meno buona non accorgendosi di un essere oltre l’ultimo difendente prima di ricevere il pallone. E fosse solo quello. INUTILE

DI MARIA voto 6: non è assolutamente in condizione, ma due pennellate delle sue avevano rimesso in piedi la Juve. Purtroppo tra De Sciglio e Bremer non c’è un Neymar e quelli che sarebbero assist ovunque alla Juve sono solo piccole luci in mezzo al buio pesto. ILLUMINANTE

FAGIOLI voto 5,5: 20′ per dire certo anch’io. Purtroppo non si è mai visto ma certamente l’ultimo su cui puntare il dito. CHI L’HA VISTO?

KEAN voto 6: contrariamente al solito cerca di dare la scossa e almeno il palo lo scuote. Ma sarebbe stato troppo per una Juventus che anche sotto 2-1 non ha mai dato l’impressione di poterla pareggiare né di avere la forza per riprenderla. FERMO AL PALO

ALLEGRI voto 4: tante volte lodato per un’allegrata o per la capacità di rendere ermetica la sua difesa e spietato il suo attacco, quest’oggi di quell’allenatore non v’è traccia e di quella Juve né la maglia, né la parvenza. Di idee di gioco neanche a parlarne e se anche Allegri comincia a ricordare con frequenza gli assenti (legittimamente, ma non lo aveva mai fatto prima), allora c’è davvero poco di cui stare Allegri. La sensazione è che sia rimasto a quattro anni fa e che non sappia a che Santi appigliarsi. Di difficile comprensione la scelta di sostituire Milik, che tra l’altro domenica sarà squalificato, e non un impresentabile Vlahovic. ALLEGRI UNA VOLTA

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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