Le pagelle dei bianconeri contro la Roma

SZCZESNY voto 6: di nuovo in campo dopo il problema all’adduttore trascorre una serata sostanzialmente tranquilla. Primo tempo con pigiama e ciabatte e un buon libro da leggere, secondo tempo attento su una girata ravvicinata di Abraham e poi il gol. Non può essere responsabilità sua, ma quando un attaccante colpisce da dentro l’area piccola per un portiere non è mai il migliore dei segnali. ABRAHAMIZZATO

DE SCIGLIO voto 6: come tutti i suoi compagni regala un primo tempo di ottimo livello, ma cala nella ripresa e cala al punto che se il match fosse durato altri 10′ era un errore sull’altro. BENE MA NON BENISSIMO

BREMER voto 6,5: spostato sul centro destra è parso maggiormente a proprio agio anche grazie ad un miglioramento deciso rispetto a Marassi: il compagno di reparto. Con Danilo accanto gioca più sciolto e sicuro e chissà che non sia l’inizio della scalata alla leadership difensiva bianconera. AVANTI COSÌ

DANILO voto 6,5: per Allegri questa è la sua posizione da qui al futuro. Giocatore intelligente, carismatico e certamente dedito alla causa. Tappa alcune falle in più di un’occasione rivelandosi il centrale di sinistra che mancava ad Allegri. ARRUOLATO

ALEX SANDRO voto 6: primo tempo da Alex Sandro, quello buono, poi cala nella ripresa quando, mancando il pallone sulla parabola calciata da Pellegrini, favorisce l’assist di Dybala per il gol del pareggio di Abraham. A SPRAZZI

LOCATELLI voto 6: male come a Marassi sarebbe stato difficile ripetersi, ma nonostante un gol di pregevole fattura, poi annullato dal Var, da lui è lecito aspettarsi di più. Meglio a due con Rabiot che centrale come a Marassi. ATTENDIAMO CHE FACCIA LE COSE PER BENE

RABIOT voto 6,5: il tanto bistrattato cavallo pazzo gioca un ottimo primo tempo in cui porta a scuola tutta la mediana giallorossa. Cala nella ripresa, ma i ritmi erano stati parecchio sostenuti. Non è un caso che quando esce lui (per infortunio) la Roma cresce sino a trovare il gol del pari. INCREDIBILE MA VERO

CUADRADO voto 6: ha 34 anni e probabilmente quello che faceva a 32 non gli riesce più. C’era infatti un tempo in cui sfornava cross e assist come un panettiere e c’era un tempo in cui la buttava dentro con facilità. Oggi non è più tempo e sbaglia spesso le scelta finale. C’ERA UNA VOLTA..

MIRETTI voto 7: lo dissi dopo Marassi che lasciarlo fuori era pura follia. Gioca come un veterano, ha classe, visione, estro e rapidità di pensiero. Tutto quello che senza di lui latita nel centrocampo bianconero. Deve giocare e se n’è accorto pure Allegri. Con lui in campo, sarà un caso, ma migliorano tutti. È nata una stella. MIRETTISSIMO

KOSTIC voto 6: come riceve palla lui cross. Per forza era il re degli assist. Bene nel primo tempo anche lui cala alla distanza, segno che tutta la squadra ha accusato la stanchezza. Prezioso anche il suo apporto in copertura. VLAHOVIC STA ANCORA ASPETTANDO

VLAHOVIC voto 7: la punizione vale da sola il prezzo del biglietto. L’azione con la quale difende palla e la scarica a Cuadrado per quello che sarebbe stato il 2-0 è un altro pezzo del grande centravanti. Peccato non sia bastato per il successo. Ma vedere Vlahovic toccare tutti quei palloni è stato un toccasana per gli occhi. LETALE

ZAKARIA voto 6: entra per sostituire un ottimo Rabiot e di questi tempi, alla luce della sua posizione, non è il compito più agevole. Tutto sommato se la cava benino, ma la sensazione è che sia più sul mercato che dentro al progetto. ZAKA..VIA

ALLEGRI voto 6: i risultati determinano e spostano sempre i giudizi. Avesse vinto la sua Juve sarebbe stato incensato e avrebbe preso un voto altissimo. Purtroppo il secondo tempo non è stato in linea e all’altezza del primo. Un vero peccato perché una Juventus così non la si vedeva da tempo immemore. Miretti non lo avrei sostituito nemmeno su richiesta dello stesso. ALLEGRI A METÀ

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

Verified by MonsterInsights