PERIN voto n.g.: Chi l’ha visto? Solitamente lo si dice per chi in campo non si vede per demeriti propri. In questo caso semplicemente perché, al netto del diagonale perfetto di Conti, la Sampdoria non si avvicina mai dalle parti del portiere bianconero. Nonostante tutto sono quelle prestazioni che mandano in bestia un portiere. Non la vedi mai, non tirano mai e nell’unica occasione esce il tiro perfetto. INCAZZATO
DE SCIGLIO voto 6,5: se la sua fama di muscoli di cristallo non lo precedesse la Juventus avrebbe in casa un terzino moderno capace di impostare, di difendere e di essere spesso un assistman decisivo. I suoi cross sono uno spettacolo per gli occhi, se solo in mezzo all’area ci fosse un Trezeguet dei tempi d’oro. Elegante e capace di coprire tutta la fascia con stile ed efficacia. FERMATE IL TEMPO!
DANILO voto 6: al rientro dopo due mesi è una delle note più belle nella bellissima prestazione bianconera. Ordinaria amministrazione e sensazione di avere comunque un sostituto di Bonucci se ti occorre un difensore capisce di impostare. Esce, come da tabella, dopo 60′ e stasera va benissimo così. BENTORNATO
RUGANI voto 6,5: alla sua quinta partita consecutiva, come non gli accadeva dalle guerre puniche, trova anche la marcatura personale che non è sull’attaccante avversario, ma è il gol del momentaneo 2-0. Con la prestazione di questa sera si consacra come difensore (quarta scelta) che in questa Juventus ci può stare alla grande. Sicuro e tranquillo anche se l’attacco blucerchiato è parso più che evanescente. MOMENTO D’ORO
ALEX SANDRO voto 6: anche impegnandosi questa sera risulta difficile assegnargli l’insufficienza. Probabilmente non il miglior atteggiamento nell’opposizione al tiro di Conti del momentaneo 2-1. D’altra parte si fosse pure opposto sarebbe toccato un mezzo voto in più e ci ritroveremmo nell’inverno polare artico. Va bene così abbiamo già tutti voglia di primavera. STAGIONATO
CUADRADO voto 7,5: inizia il match e si capisce subito che la crescita evidenziata nelle ultime uscite sarebbe sfociata in una prestazione al Cuadrado contro la Sampdoria. Sblocca il risultato su punizione facendo fischiare le orecchie a Cristiano Ronaldo. Imposta, recupera, crossa, dribbla, insomma un repertorio completo in una prestazione totale. CUADRADO AL CUADRADO
ARTHUR voto 7,5: probabilmente la sua migliore prestazione da quando è alla Juve. Partita di grande temperamento e sostanza condita da un’ottima regia e un’altrettanto ottima fase d’interdizione. È migliorato moltissimo nella velocità di palleggio e nella capacità di cercare la verticalizzazione. Vogliono venderlo? Il mondo è bello perché vario, ma in questo caso il mondo sarebbe pieno di matti. IMPRESCINDIBILE
LOCATELLI voto 7: fa notizia che non aia lui il migliore della mediana bianconera, ma liberato da compiti di interdizione e regia è una freccia in più nell’arco di Max Allegri. Soprattutto nel primo tempo si rende protagonista di un sombrero con conseguente uscita palla al piede da applausi. Lui, a differenza del brasiliano, ha la verticalizzazione nel sangue, ma anche nel recupero palla sa il fatto suo. Ne sa qualcosa Dybala che, grazie ad un suo intervetto, realizza il gol del 3-1. DOVE SONO I DIFFIDENTI?
RABIOT voto 6,5: il binomio con Alex Sandro solitamente è quanto di più improponibile si possa offrire alla platea, ma questa sera soprattutto al francese è difficile imputare qualcosa. Offre una buona prestazione, valida nella fase di non possesso ed anche in quella di impostazione. Ha fisico e gamba e questa sera riesce pure a farlo vedere. Scansato l’inverno polare artico, riusciremo a scansare le piogge tropicali? CAVALLO PAZZO
KULUSEVSKI voto 5,5: un bellissimo assist a Morata al secondo minuto di recupero del primo tempo. Davvero un po’ troppo poco per meritarsi applausi e sufficienza. L’ingente cifra investita su di lui pesa sempre più come un macigno sulle aspettative e sui giudizi. Ci deve essere una chiave di volta che lo faccia svoltare. Ad oggi Allegri e Landucci non hanno trovato né la chiave, né la volta. E per lui neppure la svolta. KULUSESCI CHE È MEGLIO!
MORATA voto 7: ispirato, combattivo e propositivo. Trova il sigillo personale grazie al regalo di Dybala che gli lascia l’onore di calciare il rigore procurato da Ake. Alla Juventus serve una punta centrale alla Icardi come l’ossigeno per respirare, ma il problema è che serve in aggiunta a Morata e non in sostituzione dello stesso. Il Var gli toglie il gol del 2-0 così come Falcone gli nega più volte la marcatura personale, ma lui non molla mai ed è una spina nel fianco avversario. MERITORIO
CHIELLINI voto 6: nemmeno il tempo di entrare ed impostare la difesa che Conti fa 2-1. Ritrova subito la quadra e conduce in porto la vittoria guidando la retroguardia con esperienza e sicurezza. VALORE AGGIUNTO
DYBALA voto 7: nel caso ci fossero dubbi i 5000 dello Stadium si sono espressi pro Dybala e lui ripaga la stima e il calore con un gol che è un rigore in movimento e che vale come tutti gli altri nell’almanacco. Il suo sinistro è luce per gli occhi e alcune sue giocate sono classe e talento purissimi. Segna ed esulta proprio come dovrebbe essere sempre, indice del fatto che quanto accaduto con l’Udinese è acqua passata. ENERGIA RINNOVABILE
AKE voto 7: entra si procura il rigore, offre due o tre giocate da giocatore vissuto e scafato. Questa sera in Coppa Italia potrebbe essere nata una stella. La sua velocità e la sua rapidità d’esecuzione le rivedremo presto nel palcoscenico del calcio che conta. STELLINA
ALLEGRI voto 7: due indirizzi fanno una prova? Forse no, ma intanto continui a stare in tribuna che la Juventus è in buone mani. E non si intendono quelle dei portieri. SQUALIFICA A VITA
LANDUCCI voto 7: come Allegri, più di Allegri. Con quella di stasera fa due su due vittorie sulla panchina della Juventus e lo fa con una prestazione della sua squadra davvero impressionante. Erano anni che non si vedeva una Juve così dominante e in totale controllo per 93 su 95 minuti totali. Non può avere deciso da solo formazione, cambi e strategie, ma a qualcuno il dubbio è venuto. TALISMANO
ARRIVABENE voto 6,5: non è uomo da telecamere, almeno a sentirlo parlare non dà certo quell’impressione. Però il contenuto delle sue dichiarazioni è certamente di altro tenore rispetto alla volta precedente. Qualcuno deve avergli detto qualcosa. O semplicemente deve essersi reso conto di aver esagerato. Lui si ravvede nelle parole, Dybala esulta e la Juve volta ai quarti di finale di Coppa Italia. ARRIVABENE