Le pagelle dei bianconeri contro l’Atalanta

SZCZESNY voto 5: un intervento importante ad inizio ripresa, ma sul giudizio pesano certamente l’uscita fuori porta sconclusionata che avrebbe meritato il cartellino giallo nel primo tempo e il gol subito sul quale, al netto di una traiettoria incredibile del pallone calciato da Malinovskyi, probabilmente qualche responsabilità ce l’ha. Ci eravamo abituati decisamente meglio. SFARFALLANTE

DANILO voto 7: gioca un primo tempo da peggiore in campo ed una ripresa praticamente perfetta. Inizia con lo sguardo di chi ha paura e non si sente a posto e alcune incertezze e l’ammonizione subìta ne certificano le sensazioni, poi però ha il merito di acciuffare il pareggio e tenere altissima l’autostima bianconera. UOMO SQUADRA

DE LIGT voto 7: seconda partita semplicemente mostruosa. Ferma come solo un muro può fare tutti gli attacchi avversari di cui Boga è stato spesso il terminale sfortunato. È l’uomo con più minuti giocati in stagione tra i bianconeri e se c’erano dubbi da stasera tutti avranno capito il perché. Mezzo voto in meno per il gol di Malinovskyi che nasce da un suo errore in anticipo e successivo fallo. Ma a 22 anni glielo si può concedere. MOSTRUOSO

BONUCCI voto 6: partita sostanzialmente tranquilla nella quale non ha dovuto fare gli straordinari perché a quelli ci ha pensato il compagno di reparto de Ligt. Nel derby sarà probabilmente tutta un’altra storia. IN OMBRA

DE SCIGLIO voto 6,5: altra prestazione di buon livello per il jolly di Massimiliano Allegri. Dove lo metti sta e difficilmente tradisce le attese. Pulito in tutti i suoi interventi, elegante, ma al tempo stesso presente nelle diagonali difensive. Un fallaccio di Hateboer nel primo tempo rischia di estrometterlo dal match. SOLDATINO

McKENNIE voto 6: gioca inaspettatamente titolare al posto di Zakaria e offre una prestazione più di quantità che di qualità. Sbaglia qualche appoggio di troppo, ma nel complesso è una presenza costante nella mediana bianconera. IMPRECISO

LOCATELLI voto 6: posizionato al centro del trio di centrocampo mette ordine e spezza le trame di gioco avversarie. Non una serata facile davanti alla migliore Atalanta di questo ultimo periodo spinta dalla fisicità di Freuler e de Roon, ma nel complesso non sfigura affatto. È un imprescindibile di Allegri e con lui quella che sembrava una pazza idea, il centrocampo a tre, oggi rappresenta la svolta. LA VIDA LOCA

RABIOT voto 6,5: è alla terza prestazione consecutiva nella quale raggiunge tranquillamente la sufficienza e nella quale si approccia col piglio giusto. Questa è già una notizia. Dei tre di centrocampo è probabilmente il più intraprendente anche grazie alla sua fisicità che lo catapultano in una partita dentro la partita. D’altra parte lo sottolinea lui stesso che è sempre stato un centrocampista di quantità e qualità al tempo stesso, ma non un goleador. Nella ripresa a conclusione di una bellissima azione sfiora il gol. Appunto, lo sfiora soltanto. QUANTITÈ, QUALITÈ, MA DI GOL NON CE N’È

DYBALA voto 7: ha il merito di servire l’assist per il gol del pareggio di Danilo, ma ancora più bella era stata la palla con la quale aveva mandato Morata davanti al portiere. Tutte le manovre dei bianconeri passano dai suoi piedi, peccato non abbia trovato la rete in una delle due occasioni nelle quali ha potuto dare sfoggio al suo magico sinistro. È comunque tornatao un giocatore in grado di dare la svolta. ISPIRATO

VLAHOVIC voto 5,5: voto forse un po’ ingeneroso alla luce del fatto che ha comunque il merito di aver trasformato la Juventus in una squadra completamente diversa. Questa sera però, nonostante diverse conclusioni di cui una che è valsa un miracolo di Sportiello, ha sofferto la difesa asfissiante a uomo di Demiral che fisicamente lo ha surclassato. Innervosito si è fatto anche ammonire per l’ira di Allegri che non digerisce queste cose. E’ appena arrivato, la maglia della Juve pesa, ma soprattutto ha 22 anni e quindi ancora ampi margini di miglioramente ed esperienza da mettere sulle spalle. Tra qualche tempo una sfida fisica come quella di ieri andrà diversamente. UMANO

MORATA voto 6,5: dell’arrivo di Vlahovic è probabilmente colui che ha tratto i maggiori benefici. Anche questa sera offre una prestazione maiuscola nella quale solo una scelta incomprensibile di non calciare a rete una palla gioiello offertagli da Dybala non la rendono monumentale. Per sostenere il tridente servono cuore e sacrificio e lui incarna perfettamente entrambe le cose. TRATTIAMO IL RISCATTO?

ALLEGRI voto 7: avesse vinto sarebbe stato da 9. Non si ricorda da quanto tempo non si vedeva una Juventus a questi livelli. Partita di personalità con grande mentalità per cercare di farla propria. Ha il coraggio di confermare il tridente o, se preferite, di schierare ancora Dybala e Morata alle spalle di Vlahovic e di uscire dal Gewiss Stadium con un pareggio che vale molto più del punto in sé. La sua Juventus era andata sotto, ma non avrebbe assolutamente meritato la sconfitta. EVOLUTO

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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