Le pagelle dei bianconeri contro l’Inter

SZCZESNY voto 6,5: attento sul colpo di testa di Skriniar e superlativo nel calcio di rigore che aveva neutralizzato a Chalanoglu, il quarto consecutivo. Capitola sulla ripetizione degli stesso ma non ha certo colpe. INCOLPEVOLE

DANILO voto 6: partita normale nella quale è chiamato più ad impostare e ad inventare verticalizzazioni che a chiudere le folate avversarie. VERTICALE

DE LIGT voto 6: è sempre dominante. Poco impegnato perché l’Inter non fa la partita e vive di qualche ripartenza e nulla più. Una sola sbavatura quando si fa soffiare il pallone da Correa che si invola versola porta bianconera. La cancella con un intervento perfetto ai danni di Dzeko. COLONNA

CHIELLINI voto 6: come il compagno di reparto vive una partita abbastanza tranquilla perché l’Inter si vede poco dalle parti di Szczesny. Sfiora il gol del vantaggio o più precisamente si divora il gol del vantaggio ma è sempre un punto di riferimento per i suoi compagni. CAPITANO

ALEX SANDRO voto 5,5: al rientro dopo l’infortunio perde il duello con Dumfries e conferma la sua involuzione pensi conclamata. La cosa che preoccupa è che riesce sempre, in un modo o nell’altro, a convincere Allegri a sceglierlo titolare. Riusciremo a vedere una Juventus senza Alex Sandro? Palla al mercato. INVENDIBILE

LOCATELLI voto 6: pronti e via e Lautaro gli rifila un calcione in testa che, unitamente ad un problemino al ginocchio, lo estromette dal Derby d’Italia dopo appena 34′. Peccato perché il 4231 poteva essere un vestito su misura per lui. SFORTUNATO

RABIOT voto 7: disputa una partita di grande intensità e sostanza, probabilmente la miglior partita da quando è alla Juve. Nemmeno l’ammonizione lo frena a conferma che questa era davvero la sua serata. Giocasse sempre così gli applausi meritati alla sua uscita dal campo sarebbero la normalità. ERA DAVVERO LUI?

CUADRADO voto 6: sbaglia tanto, anche passaggi banali, ma crea anche tanto. Il Cuadrado della passata stagione però era un’altra cosa. E l’anno prossimo avrà un anno in più. Rinnovo sì, ma mai biennale. DA VALUTARE

DYBALA voto 6,5: ultimo derby d’Italia con la maglia della Juve in attesa di capire quale sarà la sua nuova casa. Prestazione di grande dedizione quella della Joya che non trova la porta e neanche la vittoria. Peccato, poteva finire meglio. RINGALLUZZITO

MORATA voto 6: premiato prima del match come uomo del mese di marzo inizia la partita con la solita carica e dedizione alla causa. Purtroppo causa anche il rigore che sancirà la sconfitta ma ingeneroso sarebbe accusarlo della sconfitta. GENEROSO

VLAHOVIC voto 5,5: Skriniar lo tartassa spesso con metodi poco ortodossi, ma lui deve ancora capire come spuntarla con marpioni come il nerazzurro. È giovane e il tempo gioca per lui. Da segnalare una bellissima giocata con la quale si libera dalla marcatura e prova una conclusione destrorsa che non trova lo specchio della porta. INGABBIATO

ZAKARIA voto 6,5: Allegri vuole trasformarlo in una mezzala box to box in grado di aggiungere alle sue già note qualità anche qualche gollettino. Stasera lo sfiora con un’azione bella e dirompente, ma Handanovic ci mette le dita e devìa sul palo. IMPALATO

DE SCIGLIO voto 6: gioca una ventina di minuti senza lasciare il segno nonostante qualche pallone invitante messo al centro dalla sua fascia di competenza. DESTITUITO

KEAN voto 5: con questo Kean ci vuole fegato ad insistere. La Juventus si è incastrata in un’operazione molto onerosa che la può essere molto limitante. IRRICONOSCIBILE

ALLEGRI voto 6,5: lui l’aveva preparata benissimo e questa sera si è vista la miglior Juve stagionale on comunque una delle migliori. Una Juve che ha tenuto il campo con personalità e con ritmi che non le si riconoscevano più. Peccato per il risultato, ma il calcio è anche questo. Tu giochi e gli altri vincono. CAMALEONTICO

IRRATI voto 4: il peggiore in campo è guarda caso colui che dovrebbe garantire al regolarità del match. Invece ne combina di tutti i colori, ma tralasciando gli episodi relativi ad un fallo o ad un cartellino, inspiegabile, nell’era del Var, non aver assegnato il calcio di rigore su Zakaria che viene palesemente colpito, come da immagini ben chiare, sulla linea dell’area di rigore. IRRITANTE E DECISIVO

BONOLIS voto 3: profeta al contrario. Ma l’importante non è cercare di fare bene il presentatore, l’importante è dare fiato alla bocca per sparare sulla Juve e distogliere l’attenzione sugli evidenti favori che hanno indirizzato il Derby d’Italia. COME UN GATTO… NON IN TANGENZIALE, CI SIAMO CAPITI.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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