Le pagelle dei bianconeri in Juventus-Malmö

PERIN voto 6: manifesta tutta la sua voglia di dimostrare di essere un portiere affidabile nell’uscita a terra con la quale sventa l’unica parvenza di insidia di tutto il 1° tempo. Attento e bravo nel dar fiducia ai compagni di reparto. CONTATE SU DI ME

DE WINTER voto 6,5: probabilmente la seconda nota più positiva, dopo la qualificazione da primi del girone, della serata bianconera. Gioca semplice quasi tutti il 1° tempo salvo poi crescere in personalità. È un 2002 e ha un grande futuro davanti, bello vederlo titolare in un match di Champions che è poi valso il primo posto. AFFIDABILE

BONUCCI voto 6: ordinaria amministrazione per uno dei candidati a best defender of the year del 2021. Serata molto tranquilla perché il Malmö si rivela davvero poca cosa, ma anche nell’ordinaria amministrazione è sempre un punto di riferimento per Allegri e i suoi compagni. CARDINE

RUGANI voto 6,5: anche per lui una serata piuttosto tranquilla, ma a differenza di Leo non può vantare quello status di cardine difensivo, nonostante ciò gioca sicuro e fa il suo con personalità e trasmettendo sicurezza. Davanti c’era il nulla o quasi, ma facile dirlo dal divano, meno quando sei sul campo, in Champions, in una serata fredda e nevosa. PRESENTE

ALEX SANDRO voto 6: nulla di trascendentale la sua prestazione all’interno di una prestazione di squadra non certo esaltante. È già tanto che non faccia parlare di sé per le sue “alexsandrate” anche se siamo sempre lì, e cioè che da un nazionale brasiliano in quel ruolo ti aspetti padronanza della fascia e presenza costante. Niente di tutto questo. ALEX SANDRO

BERNARDESCHI voto 5,5: mezzo voto in più per la meravigliosa trivela con cui assiste Moise Kean per il gol vittoria. Sbaglia le cose più semplici, si incarta regolarmente nei suoi dubbi incespicando spesso sul pallone. Per il resto il dubbio amletico è se lui predichi nel deserto o sia il deserto a predicare in Bernardeschi. Dispiace avere la convinzione che sia la seconda ipotesi quella più probabile. DESERTICO

BENTANCUR voto 5,5: c’era una volta Rodrigo. Un centrocampista dal fisico importante, dalla giocata elegante e con qualità rilevanti. Era la stagione 2017/18. Da allora pochi passi in avanti ed un’involuzione, specie dallo scorso anno ad oggi davvero preoccupante. Non è più il recuperatore di palloni che era e non è mai diventato un finalizzatore come auspicava lo stesso Allegri. Oggi sbaglia anche passaggi fondamentali che potrebbero essere assist chiave e che invece si tramutano in errori macroscopici. REGREDITO

ARTHUR voto 6,5: l’impegno e la dedizione alla sua prima da titolare sono un segnale importante per Allegri e la squadra. Gioca una miriade di palloni anche se raramente riesce a fare ciò che gli si chiede: verticalizzare. A guardare gli attaccanti, Dybala e Kean, nessuno dei quali con la caratteristica di attaccare la profondità riesce davvero difficile pensare ad un gioco più verticale, ma Arthur disputa comunque un match più che positivo anche per la sua capacità di difesa del pallone. GESTORE

RABIOT voto 6: tra i centrocampisti è quello che prova di più l’inserimento e il tiro verso la porta avversaria. Cerca di dare intraprendenza anche se alla resa dei conti è il solito a Rabiot che non aggiunge nulla ad un centrocampo di una squadra che ha l’ambizione di essere un top club. Non è un esterno e lo ha ampiamente dimostrato è un centrale, dice lui, noi stiamo ancora cercando di esserne certi. SCENTRATO

DYBALA voto 6: la prestazione di soli 45′ non è certamente di quelle da ricordare, ma è pur vero che è l’unico che vanta qualità nei piedi e nelle idee. Cerca i compagni e cerca guizzi con la sua tecnica e qualità senza trovare collaborazione e fortuna. Esce all’intervallo e con lui escono anche le giocate. INTERVALLATO

KEAN voto 6: sufficienza raggiunta perché a chi segna il gol vittoria, di una vittoria che alla fine vale il 1° posto, non la si può negare. In realtà, tolto quello, veramente tanti errori tecnici non da lui. Frenetico, pasticcione e autore di due topiche clamorose a portiere praticamente battuto che tengono vivo il match sino al fischio finale. Non può essere questo il Kean di Parigi e nemmeno quello che lasciò la Juve nell’estate del 2019. INDOVINA KEAN?

MORATA voto 5: che fine ha fatto il giocatore tanto determinante nella Champions 2014/2015 che trascinò i bianconeri con prestazioni e gol decisivi sino alla finale di Berlino? È entrato in un loop negativo piuttosto pericoloso che necessita una città immediata. Probabilmente lo sblocco (mentale?) arriverà quando meno ce lo aspettiamo ma l’importante è che arrivi entro febbraio. Urge ritrovare la via del gol e la serenità perduta. Ogni giocata è praticamente la scelta sbagliata. IMPRESENTABILE

ALLEGRI voto 6,5: dite quello che volete, inneggiate ad Antonio Conte quanto volete, ma Max da Livorno porta la sua Juventus agli Ottavi di Champions, quindi superando i gironi, da primo classificato davanti ai Campioni d’Europa del Chelsea. Questa estate all’atto del sorteggio erano già stati stampati i manifesti funebri, ma ancora una volta ha avuto ragione lui. Adesso viene il difficile e vediamo quanto saprà migliorare rispetto alle due precedenti stagioni. ALLEGRO

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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