Le pagelle dei bianconeri in Juventus-Napoli

SZCZESNY voto 6,5: incolpevole sul gol che tra l’altro arriva perché lui spizzica il pallone quel tanto che basta per mettere fuori causa de Ligt posto sulla linea di porta pronto a rinviare. Per il resto attento in altre due occasioni su Zielinski e Mertens nelle quali risulta decisivo. ATTENTO

CUADRADO voto 6: le sue incursioni sono sempre pericolose, questa sera meno del solito perché costringe Insigne ad un ottimo lavoro di copertura difensiva che peraltro gli riesce. SQUADRATO

DE LIGT voto 6,5: sarà perché ha accanto Rugani e questo lo fa sentire ancora più responsabilizzato, ma il biondo olandese questa sera dà la netta impressione di essere un grande leader e che in futuro, ovunque giocherà, possa mettere al servizio della squadra una personalità indiscussa. SIGNORI: SUA PERSONALITÀ

RUGANI voto 6: c’era chi era preoccupato dell’assenza di Bonucci e Chiellini e della sua conseguente presenza. Un guru (lo scrivente), ma non troppo, aveva detto di essere più preoccupato dell’assenza di Pellegrini e conseguente presenza di Alex Sandro. E così è stato. SUFFICIENTE

ALEX SANDRO voto 4,5: la cosa sconcertante è che si potrebbe fare copia e incolla delle pagelle precedenti per spiegare la sua prestazione della volta successiva. Non sarebbe professionale e allora dedichiamo il tempo necessario per sottolineare una volta di più lo scadimento delle prestazioni di quello che sembra il bisnonno del brasiliano che sbarcò a Torino nell’estate del 2015. RECIDIVO

McKENNIE voto 6: ci eravamo abituati ad un centrocampista duttile, efficace nelle due fasi e redditizio. Questa sera più in ombra rispetto a quello giocatore anche se ha grandi meriti nell’azione del pari di Chiesa. Al pronti e via fallisce di testa una comoda palla per l’1-0 che avrebbe potuto cambiare il match. APPANNATO

LOCATELLI voto 6: nel primo tempo due verticalizzazioni valgono da sole l’appellativo di acquisto azzeccato. Gioca con padronanza e personalità anche se, specie questa sera, predica davvero nel deserto assoluto in mezzo al campo. Il suo atteggiamento andrebbe clonato e riproposto in diversi altri elementi della rosa. È già un leader e prossimo uomo spogliatoio nonostante abbia offerto prestazioni più incisive. SENATORE

RABIOT voto 5: alla voce impalpabile, nel dizionario della lingua italiana, si legge “Che ha una consistenza appena avvertibile al tatto“. Ecco lui non è nemmeno impalpabile di cui credevo Rabiot fosse il sinonimo. Il francese risulta essere l’inconsistenza fatta a persona. EVANESCENTE

BERNARDESCHI voto 6: da un po’ di tempo a questa parte risulta essere sempre uno dei più positivi o a voler essere ancora un po’ maligni, uno dei meno peggio. Fatto sta che per impegno non delude mai e a tratti riesce anche a sviluppare giocate che, ad esempio Rabiot, manco se le sogna. CONFERMA

MORATA voto 5,5: lotta, corre e si batte a difesa della maglia che indossa. A tratti anche troppo generoso a discapito della lucidità. Purtroppo nel calcio un attaccante viene spesso giudicato per i gol e lui neanche ci va vicino. LONTANO

CHIESA voto 7: è decisamente il bianconero più in palla. E dire che veniva da uno stop di oltre un mese. Ci prova in tutti i modi, a tratti sembra addirittura indemoniato, ma alla fine timbra il cartellino, rimarca una volta di più la bontà dell’operazione e dell’investimento fatto su di lui. Ha il DNA del vero gobbo e sarà molto presto quello che Buffon, Bonucci, Barzagli e Chiellini sono stati per anni nello spogliatoio della Juventus. TRASCINATORE

BENTANCUR voto 6: dal 66′ al posto di Rabiot ha la fortuna di non poter fare peggio. Mezz’ora scarsa senza infamia e senza lode. Non si registrano però bentancurate, ed è già qualcosa. NON FA DANNI

DYBALA voto 5,5: anche per lui mezz’ora scarsa, ma a differenza di Bentancur parte molto bene dando l’impressione di voler lasciare il segno e mettere il sigillo sul match. Purtroppo è solo un fuoco di paglia perché dopo 5′ si perde allargandosi e senza trovare la posizione né farsi trovare dal pallone. Avrebbe l’occasione della vita al 95′, ma la sua punizione, da mattonella favorevole, finisce alta. DYSBAGLIA

ALLEGRI voto 5,5: dalla conferenza stampa si era avuta l’impressione di una Juventus pronta a sbranare la preda e avvicinare ulteriormente l’obiettivo. Il campo, come sempre, è giudice insindacabile e il giudice ha detto che questa Juve non è ancora pronta per lottare per il vertice. Tanta produzione offensiva, poca organizzazione, molte ripartenze e tanta imprecisione. STASERA ALLEGRI GLI ALTRI

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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