Le pagelle dei bianconeri in Roma-Juventus

SZCZESNY voto 7,5: altro giro e altro regalo. Sì, il suo alla squadra e ad Allegri, oggi Landucci per l’occasione, grazie ad un altro rigore neutralizzato (sempre alla Roma) che vale più di tutti gli errori commessi ad inizio stagione. La sensazione meravigliosa è che oggi sai di avere una certa garanzia a difesa dei pali bianconeri. A Roma contro la “sua” Roma prestazione da top. RE

CUADRADO voto 6: peccato per l’ammonizione che gli impedirà di giocare la Supercoppa contro i nerazzurri per il resto soffre il giovanotto giallorosso e non riesce, in una Juve che è davvero poca cosa, ad essere il solito Cuadrado. Risolleva comunque in parte la sua prestazione con il colpo di testa che porta poi alla rete di Kulusevski. Bravo ad inserirsi e ad evitare il fuorigioco. APPANNATO

DE LIGT voto 5,5: non è possibile che ogni volta ci sia un rigore contro la Juve hai la quasi matematica certezza che derivi da un suo fallo di mano. Ci era andato vicino nel primo tempo, ci è riuscito nella ripresa. Dettagli che fanno però una grande differenza perché nel complesso non era stato così disastroso, specie nella prima frazione di gioco, quando si era disimpegnato bene e lo trovavi spesso alto nel pressing sull’avversario. DELIGTUOSO

RUGANI voto 5: colpevole sul gol dell’1-0 di Abraham quando è mal posizionato e si fa anticipare come un bambino della categoria pulcini. Evidentemente l’errore gli pesa perché a differenza dei due precedenti match da titolare oggi appare meno sicuro e la Roma lo avverte. Riscatta un pochino la sua non brillante prestazione con la zampata sul finale con la quale toglie il pallone a Perez pronto a battere a rete. PULCINO

DE SCIGLIO voto 7,5: per fare meglio di Alex Sandro non è detto tu debba essere per forza un calciatore, esserne il nonno, non il babbo che sarebbe ancora poco, è invece un merito per chi fino a ieri era preda di assidue critiche da parte della tifoseria. Gioca una partita sostanzialmente pulita nella quale cerca di proporsi per quel che può sulla corsia mancina servendo anche interessanti palloni al centro. Firma il gol vittoria che non è poco. CIAO, CIAO ALEX SANDRO

BENTANCUR voto 5: chi l’ha visto? Tutti quando è uscito. E con l’inserimento di Arthur il centrocampo, grazie anche allo spostamento di Locatelli a mezzala, ne ha tratto enorme vantaggio. Inguardabile come gli succede con disarmante regolarità. CAUSA PERSA

LOCATELLI voto 7: come per quasi tutta la Juve la sua prestazione fino al 69′ era stata non buona. Poi l’inserimento di Arthur, lo spostamento nel ruolo di mezzala e la libertà di inserirsi gli sono valsi un gol ed un lancio al bacio per Cuadrado nell’azione del 3-3 di Kulusevski. È giocatore di qualità e col tempo crescerà divenendo perno come lo fu il principino Marchisio. È comunque già candidato ad essere leader spogliatoio. DUCA

McKENNIE voto 6,5: anche prima di passare dall’inferno al Paradiso è uno dei pochi a salvarsi. Corre, tampone e crea. Non sempre con precisione ed efficacia, ma certamente con l’atteggiamento di chi non vuole arrendersi. Non a caso è con Locatelli, attualmente, l’imprescindibile di questo centrocampo per mister Allegri. Suo l’assist per il 3-4 di De Sciglio. ESEMPIO

CHIESA voto 6: per l’esterno bianconero un assist per il gol di Dybala, ma soprattutto un infortunio al ginocchio che, stando a quanto filtra, desta parecchia preoccupazione. Stagione molto sfortunata che rischia di privare la Juventus di uno dei suoi pochi uomini cardine. SCARDINATO

KEAN voto 4,5: non è una prima e si vede e non è certamente la punta che può fare il vertice nel 4231. Paga colpe non solo sue se si pensa che non in gli arrivano molto palloni giocabili, ma non può essere una scusante assoluta vedendo la qualità della sua prestazione. Non tiene quasi mai palla, non riesce a giocare spalle alla porta e non riesce a giocare di sponda per i compagni. Ad oggi una stagione più ombre che luci. CERCASI MOISE

DYBALA voto 7: il gol del vantaggio è una perla del suo magico sinistro nonché del suo indiscutibile talento. Rischia di naufragare insieme a tutta la Juve quando in un amen si ritrova sotto 3-1 ad inizio ripresa. Ma questa sera regge da solo il peso dell’attacco bianconero. DIAMANTE

KULUSEVSKI voto 7: dal suo ingresso in campo sino al gol del 3-3 aveva esibito un repertorio di errori/orrori da fare crollare anche il più irriducibile degli ottimisti. Non bastasse questo anche l’approccio era stato discutibile. Il gol lo ravviva, gli ridà fiducia e l’augurio è che lo proietti, in vista della lunga assenza di Chiesa, verso un ruolo da protagonista. SLIDING DOORS

ARTHUR voto 6: il suo ingresso in campo, unitamente a quello di Morata, cambia il volto della Juve. Lui in posizione di play con Locatelli e McKennie mezzali sono la mossa della disperazione nel momento più disperato, che frutta una svolta clamorosa nella rimonta dal 3-1 al 3-4. Non sbaglia niente ed anzi gestisce palla in maniera intelligente. SOLUZIONE

MORATA voto 6,5: entra al posto di un deludentissimo Kean e con Arthur offre un grande contributo nella rimonta. Suo l’assist per l’inserimento di Locatelli e tanta voglia di lasciare il segno. Si batte con la consueta grinta e determinazione di chi ha il DNA Juve nelle vene. Dovesse partire in direzione Barcellona la Juve perderebbe un grande contributo in fatto di sacrificio. Troppo criticato dalla tifoseria che probabilmente lo apprezzerà di più quando sarà troppo tardi. GOBBO

LANDUCCI voto 7,5: alla sua prima da allenatore capo compie un’impresa titanica nel ribaltare una situazione di doppio svantaggio consentendo alla sua squadra di realizzare in soli 7′ tre gol che la Juventus non realizzava ormai dalle “Guerre Puniche“. Vince una partita di importanza capitale e soprattutto da “capo allenatore per un giorno” impiega in contemporanea i due centrocampisti dotati di maggior tecnica dando il là alla rimonta e, chissà, magari ad una svolta nella stagione sin qui opaca dei bianconeri. ALLEGRO

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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