Le pagelle dei bianconeri nel ritorno col Villarreal

SZCZESNY voto 5,5: difficile giudicare o dare una valutazione al portierone bianconero. Non fa una parata, non è costretto ad un solo intervento e il giudizio potrebbe essere ridotto al primo rigore intuito ma non parato. Il secondo gol nasce da un angolo provocato da Danilo che si arrabbia con lui per non aver chiamato il pallone. INOPEROSO

DANILO voto 6: della linea difensiva è il meno peggio. Purtroppo un’incomprensione con Tek porta all’angolo da cui nasce il gol del 2-0. Peccato perché c’erano i presupposti per fare bene. Il solito grande uomo che nel post partita non cerca alibi, omaggia gli avversari e chiede scusa ai suoi tifosi. UOMO VERO

DE LIGT voto 5: dopo tante prestazioni di alto livello questa sera fa cilecca. E se fa cilecca il migliore del reparto ed uno dei migliori difensori sul panorama europeo c’è da preoccuparsi. Si fa scappare Pau Torres nel gol del 2-0 e naufraga negli ultimi insieme a tutti i suoi compagni. Una sconfitta cocente, ma che gli servirà come grande bagaglio d’esperienza perché, errori a parte, non puoi naufragare mentalmente se vuoi essere il migliore. NORMALIZZATO

RUGANI voto 4,5: l’ingenuità con la quale causa il calcio di rigore che condanna la Juventus è da censura. Come per de Ligt dispiace perché stava disputando una grande stagione e fin lì anche un’ottima gara. Questa sera torna sulla terra, la sua, quella dei Rugani e la Juve paga dazio. Pesantemente. DA CENSURA

DE SCIGLIO voto 5,5: gioca praticamente solo il primo tempo nel quale serve qualche pallone in mezzo all’area, ma ne spreca alcuni in malo modo. La Juventus avrebbe dovuto vincerla sfruttando le fasce, ma specie nel secondo tempo risulta non pervenuto. RIMASTO NEGLI SPOGLIATOI

CUADRADO voto 5: nel primo tempo crea qualche situazione di superiorità numerica. Il problema è che le crea per i suoi e per gli altri. Così, così davanti decisamente male dietro. Nella ripresa, pur cercando maggiormente dell’opposto De Sciglio la superiorità numerica, non riesce praticamente mai nell’intento. Cuadrado è un’altra cosa. CHI L’HA VISTO?

LOCATELLI voto 5: forse la peggior partita di Locatelli nella Juventus. È anche vero che se giochi un buon primo tempo e perdi 3-0 nella ripresa, la mente resta offuscata da quest’ultima. Certamente il suo secondo tempo è totalmente deficitario. Spesso oltre la linea della palla dove non esistono spazi perché questa arrivi e poco in aiuto ad Arthur nel provare ad aprire varchi centrali verso le punte. IMPALPABILE

ARTHUR voto 5,5: passi indietro rispetto al recente passato. Prova tre verticalizzazioni, e sono già un record, ma non trova mai l’efficacia nel fare male al Villareal. Era difficile contro il catenaccio ad oltranza degli spagnoli, ma da lui è lecito aspettarsi qualcosa in più anche se si è reso protagonista di qualche recupero difensivo di ottima fattura. GAMBERETTO

RABIOT voto 6: udite, udite è il meno peggio del centrocampo bianconero. Buon per lui, ma se l’ex PSG è il migliore dei suoi a centrocampo il risultato non può che essere quello maturato in questa serata. Tutto torna. La matematica non è un’opinione. Questa sera gli va però riconosciuto di non aver fatto la figura del ballerino. Lotta e ci prova. VOLITIVO

VLAHOVIC voto 6: lotta, si batte e quando riesce apre il gioco per dar respiro alla manovra. Colpisce una traversa che grida ancora vendetta, ma in generale fa troppo poco. Giocare nella Juventus è più dura che farlo alla Fiorentina, ma è anche vero che i compagni lo servono poco e male. INTRISTITO

MORATA voto 5,5: stava vivendo un momento d’oro e anche stasera ha avuto l’occasione ad inizio match per timbrare il cartellino, ma Rulli ha compiuto una paratona negandogli la gioia personale. Avrebbe potuto siglare in una seconda circostanza, ma si è trovato a fare le bizze con Cuadrado e l’occasione è sfumata. Nella ripresa sparisce completamente. VOLATILIZZATO ALLA DISTAVA

ALLEGRI voto 5: se la Juventus avesse giocato anche la ripresa come il primo tempo probabilmente sarebbe andata diversamente, o forse sarebbe bastato segnare almeno una rete nelle tre occasioni nitide create. Emery l’ha preparata benissimo con un catenaccio a sfinimento e ripartenze. La Juventus nella ripresa si è spenta fino ad evaporare dopo l’erroraccio di Rugani. Contro squadre così chiuse serviva far girare la palla molto velocemente e muovere la difesa avversaria, ma forse la squadra è andata in riserva. A lui si può imputare di non aver dato alternative e, risultati alla mano, in questa stagione ha portato molto meno di quanto pattuito. DIETRO LA LAVAGNA

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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