Prendo spunto da quanto letto ieri da qualche parte in giro per il web per cercare di dare un senso all’evoluzione della tradizione che, nella fattispecie, ha visto coinvolte le divise bianconere della Vecchia Signora. Secondo un’analisi sulle vendite della nuova maglia “home” della Juventus l’apprezzamento per la stessa supera di gran lunga ogni più rosea previsione che gli stessi vertici Adidas si erano prefissati allorquando, in barba alla tradizione e in ossequio alle esigenze di marketing, l’avevano pensata.
Trattasi di un’evoluzione della tradizione perché nel calcio del 2019 tutto ruota intorno al potere dei soldi e tutto è finalizzato al conseguimento del miglior risultato economico possibile. Così, dopo decenni e decenni di strisce bianconere, i designer della nota casa d’abbigliamento sportivo tedesca, hanno deciso di abbandonare le strisce per presentare una maglia metà bianca e metà nera con una striscia fucsia a fungere da separatore.
Affronto alla tradizione
I gusti sono gusti ma soprattutto sono soggettivi e rispettabili. Quello che invece non è soggettivo ed è assolutamente attaccabile è l’affronto fatto alla tradizione bianconera. La Juve ha una sua identità. I tifosi, in Italia e nel mondo, si identificano con le strisce bianconere da quando, nel 1903, per un errore di valutazione di un impiegato di un’azienda tessile di Nottingham, a Torino giunse un pacco contenente le nuove divise da gioco che avrebbero accompagnato Madama nel corso del campionato ormai alle porte. Divise che anziché essere rosanero, colori sociali del club, si materializzarono bianconere come quelle della seconda squadra di Nottingham, ovvero il Notts County, una delle più antiche squadre inglesi.
Marketing o tradizione?
E oggi l’abbandono delle strisce è un affronto alla tradizione che personalmente non accetterò. Nel mio immaginario, ogni qualvolta all’orecchio risuonano le lettere che compongono la parola “Juventus“, mi scorrono davanti agli occhi le divise bianconere. Rivedo al “rallenty” le immagini dei miei idoli con indosso la maglia a strisce. E pur comprendendo che l’azienda Juventus per essere al passo con i tempi abbia scelto, come azienda appunto, di perseguire il miglior risultato economico possibile, per la passione e le emozioni che questi colori mi suscitano dentro, non mi chinerò all’evoluzione della tradizione.
Chiudi gli occhi..
La Juve è un qualcosa di forte che ti senti dentro e che quando chiudi gli occhi la vedi solo a strisce bianconere.
Lo sfregio al cuore
Sarò impopolare e antiquato ma da tifoso, la tradizione e l’identità, in questo caso vanno oltre il valore economico di una scelta che, dai vertici aziendali, non ho dubbi sia stata certamente calcolata. Ma guardare quella divisa senza strisce è uno sfregio al cuore.