L’Unieuro Forlì riflette su Watson

Prima che chi legge pensi a un articolo disfattista, tengo a precisare che per quanto fatto ad oggi, Forlì merita sinceri applausi.

Dopo 5 vittorie consecutive ed il 2° posto in classifica avevamo fatto tutti la bocca ad Natale più sereno “sotto i canestri dell’Unieuro Arena“.

La sconfitta senza appello subita ad opera di Ravenna ha invece riportato un po’ tutti con i piedi per terra, giocatori in primis.

Ma la sconfitta ad opera dell’OraSì ha anche palesato gravissime lacune. Forlì troppo spesso si è ritrovata a giocare senza almeno un americano (nel senso di zero apporto) e questo ha sempre risposto al nome di Maurice Watson.

Illusione Imola

Peccato perché ad Imola in molti ci eravamo illusi che fosse arrivata la classica svolta, quella nella quale scatta una molla che fa svoltare un’intera stagione. Watson si era ritagliato una giornata importante, da protagonista.

Così ieri, dopo l’ennesima prova assolutamente negativa del play americano, molto tifosi hanno espresso il loro disappunto ed il loro malcontento nei confronti del play.

Maledetti social network

È cosa buona e giusta, oggi, alle soglie del 2020, che un professionista, calciatore o cestista che sia, eviti accuratamente di “impelagarsi” in discussioni da bar che lo coinvolgono mettendosi in discussione sui social con i tifosi che “ne chiedono la testa”.

Invece, è proprio ciò che “Mo” ha scelto di fare, supportato presumibilmente dalla moglie (non ne conosco il nome ma immagino così fosse) in un pomeriggio già abbastanza grigio per la pessima figura rimediata al Pala De Andrè.

La società valuta la posizione di Watson

La Pallacanestro Forlì 2.015, già scottata dall’episodio che vide coinvolto Kenny Lawson la scorsa stagione, non l’ha presa benissimo, anzi tutt’altro, e ha deciso di valutare a fondo la situazione.

Il rendimento altamente insufficiente oltreché altalenante, unito al nervosismo ed al malessere che evidentemente attanagliano il ragazzo nativo di Filadelfia, hanno fatto il resto. Watson potrebbe presto essere un ex giocatore dell’Unieuro Forlì.

Possibili soluzuoni

Nomi di eventuali sostituiti non se ne conoscono. Non si conosce, perché ancora al vaglio, la scelta che farà Forlì in caso di taglio del suo playmaker. Opterà per un play puro o per una combo in grado di garantire minuti da play ma consentire a Marini di tornare nel ruolo a lui più congeniale?

Se la scelta fosse un play

Se la scelta fosse un play puro, questo consentirebbe a Giachetti, non più giovanissimo, non a caso è il babbo di tutti, un minutaggio inferiore ma che lo preserverebbe meglio in proiezione playoff, garantendo più freschezza e qualità. L’opzione Oxilia resta davvero una situazione accettabile per pochi minuti.

Se la scelta fosse una combo

Se la scelta fosse una combo, invece, coach Delll’Agnello potrebbe avere più incisività dall’arco, minuti di qualità nello spot di 1 e soprattutto liberare Marini verso il ritorno al ruolo a lui più congeniale di ala piccola.

Scelta sicuramente non facile perché la squadra, che ad oggi ha fatto un sontuoso campionato, non è costruita in maniera lineare ed ha nel reparto ‘”ali” un deciso sovraffollamento.

Foto copertina dal sito ufficiale Pallacanestro Forlì 2.015

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

Una risposta a “L’Unieuro Forlì riflette su Watson”

  1. Non c’è nulla di male nell’ammettere che Watson si è rivelato inadeguato alla Serie A2. Mi pare evidente e sotto gli occhi di tutti. Ha fallito e ci sta il cambio.

I commenti sono chiusi.

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