Mbappé da PlayStation, Juve a testa alta

NELLA PRIMA GIORNATA DI CHAMPIONS LEAGUE AL PARCO DEI PRINCIPI LA JUVENTUS CEDE 2-1 AL PSG DI SUPER MBAPPÉ

Dopo la pessima prestazione di Firenze la Juventus di Max Allegri, le cui dichiarazioni post partita hanno fatto discutere, è chiamata a dare risposte positive quantomeno dal punto di vista dell’atteggiamento e dell’approccio alle partite. La Champions League con la sua musichetta iniziale richiama motivazioni e sensazioni uniche che dovrebbero scongiurare a prescindere la possibilità di fallire l’approccio al match.

Assenti due big di lusso della campagna di rafforzamento come Pogba, operatosi ieri al ginocchio infortunato, e Di Maria, i bianconeri provano a frenare la corazzata francese che diversamente dal recente passato non sembra più essere solo una collezione di preziose figurine. Sono quattro i precedenti a Parigi nelle coppe europee, mai in Champions, tra le due compagini e la Juventus vanta un ruolino di marcia favorevole con 3 vittorie e 1 pareggio.

Allegri sceglie il 3-5-2 con il rientrante capitan Bonucci, Miretti e Rabiot ai lati di Paredes e il duo d’attacco pesante Vlahovic-Milik. Galtier risponde con un 3-4-3 con gli italiani Donnarumma e Verratti e il tridente detto sogni Mbappé-Neymar-Messi.

L’inizio di match è di apparente fase di studio, solo apparente perché al 6′ un’invenzione di Neymar per Mbappé vale già l’1-0 Giocata da PlayStation quella delle due stelle del club francese che testimonia quanto in questo momento squadre come questa giochino un altro sport.

La risposta della Juventus arriva al 19′ con un’incornata di Milik su cross di Cuadrado su cui Donnarumma compie una grandissima parata e sulla ribattuta Kostic non trova lo specchio. È solo un’illusione perché al 22′ una combinazione Mbappé-Hakimi-Mbappé vale il raddoppio.

La sensazione è che quando il Psg decide di affondare possano essere dolori, ma al tempo stesso la Juventus, pur senza creare grossi pericoli, riesce a tenere il campo dignitosamente alla luce della differente qualità tra le due formazioni. Dopo 2′ di recupero e un paio di cartellino gialli toccati a Bremer e Miretti, l’arbitro Taylor manda tutti negli spogliatoi.

La ripresa comincia con McKennie al posto di Miretti mentre nessun avvicendamento tra le fila del Psg. Al 46′ sugli sviluppi di una punizione laterale calciata da Cuadrado è Kostic a sferrare il tutto dalla distanza ma Donnarumma è attento e sulla traiettoria.

Al 48′ è la volta dell’accelerata di Nuno Mendes che serve Neymar su cui Perin è chiamato alla parata a terra e 3′ più tardi è ancora Mbappé ad involarsi sulla destra e a scaricare, una volta dentro l’area di rigore, sull’esterno della rete.

Quando meno te l’aspetti al 53′ su angolo guadagnato da Kostic è lo stesso esterno serbo a servire un cross d’oro per l’incornata di McKennie a trafiggere un’uscita infelice di Donnarumma. Il gol accende i bianconeri che 2′ più tardi con un colpo si testa di Vlahovic costringe il portiere della Nazionale alla grande parata e sulla seconda palla Kostic non trova la gloria personale.

Al 59′ è la volta di Rabiot che da lontano sibila il palo alla destra di Donnarumma. La Juventus è più presente e il Psg impaurito per il ritorno dei bianconeri. Ci vuole una nuova giocata da PlayStation per rimettere in puntini sulle “i” e tocca nuovamente a Mbappé sfiorare la tripletta personale con un diagonale dalla sinistra che esce a lato.

Al 67′ Allegri decide per il cambio di Milik in favore di Locatelli e successivamente al 74′ richiama un disastroso Cuadrado per De Sciglio. Al 81′ dopo una lunga manovra la Juventus ha l’occasione del pareggio con Locatelli su cui Donnarumma chiude bene e nega la gioia personale.

Al 86′ Allegri si gioca l’ultimo cambio inserendo Kean per uno stremato Rabiot mentre Galtier richiama Verratti per Renato Sanches. Al 89′ miracoloso Perin su Neymar e partita che vive su fiammate gli ultimi minuti sino al fischio finale.

La Juventus esce sconfitta dal Parco dei Principi ma lo fa a testa alta contro un avversario che oggi è certamente molto più forte.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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