Milan-Juventus, le Gram pagelle

DI GREGORIO voto 6: partita pressoché da spettatore non pagante eccezion fatta per la palla che all’ultimo secondo Theo Hernandez di testa gli recapita tra le mani costringendolo ad accartocciarsi a terra. INOPEROSO

SAVONA voto 7: sbaglia dopo pochissimi secondi un appoggio che neanche su “Scherzi A Parte”, poi però registra tutti i bulloni e sfodera una prestazione assolutamente perfetta per interpretazione, personalità e difesa su Leao. Perfetto al minuto 69 quando interviene regolarmente sul portoghese in area di rigore. GIOIELLINO

GATTI voto 6,5: sarà rude, grezzo e pure rozzo, ma è un piacere vederlo battersi sul rettangolo di gioco in sfide fisiche e dove chi più ne ha più ne metta. Lui ce la mette sempre tutta. CRESCIUTISSIMO

KALULU voto 6,5: era il grande ex e sicuramente anche il grande rimpianto e in barba a qualsiasi emozione sfodera una partita pulita, decisa e perfetta. Da manuale un suo intervento in scivolata nella ripresa a interrompere una transizione rossonera che avrebbe potuto portare a qualcosa di molto pericoloso per i bianconeri. GRANDE RIMPIANTO (PER I ROSSONERI)

CAMBIASO voto 6: meno incisivo e decisivo del solito anche se da una sua incursione nel primo tempo Conceicao poteva pervenire al gol del vantaggio e da un suo inserimento nella ripresa, senza l’intervento di Gabbia, sarebbe potuta arrivare la rete dell’1-0. Resta in campo e combatte fino all’ultimo nonostante una condizione fisica non ottimale per via di un problemino contratto nella ripresa. STOICO

LOCATELLI voto 6,5: in Nazionale deve esser andato il Locatelli della passata stagione perché quello bianconero versione 2024/2025 è un qualcosa di eccezionale. Sempre al centro del gioco, responsabile e determinante nella doppia fase. Incredibile come gestisca i palloni in uscita dalle situazione più intricate e complicate. Calma, gesso e qualità. CRESCIUTISSIMO

THURAM voto 7: un trattore di potenza, eleganza e dinamicità. Gli avversari provano in tutti i modi ad arginarlo, ma la sua esuberanza ed energia fisica sono impressionante. Vero dominatore della metà campo e vero gioiello della mediana bianconera. L’unico a fermarlo è Chiffi quando in un paio di circostanze non gli fischia due falli talmente evidenti da lasciare allibiti. DOMINATORE

CONCEICAO voto 5,5: si dà da fare nella doppia fase e prova sempre la giocata. A volte gli riesce, spesso no perché questa sera non è il solito Conceicao, oppure più ragionevolmente perché il Milan attende la Juve nella propria metà campo e a lui vengono soffocati gli spazi. IN DIFFICOLTA’

McKENNIE voto 5: torna titolare dopo un bel po’, ma l’esperimento non dà i frutti sperati. Risulta essere spesso un pesce fuor d’acqua sbagliando parecchio anche in fase di palleggio. Partita utile per mettere benzina nelle gambe, per il resto meglio soprassedere. FUORI FASE

YILDIZ voto 6: la Juve e Thiago Motta contano molto sulle giocate del talentino bianconero ed Emerson Royal lo soffre abbastanza anche se, oltre ad un paio di conclusioni nella ripresa, il turco produce poco. E’ bravo nel sapersi sacrificare garantendo la doppia fase perché, come dice il mister, difendere non è un’opzione, è un obbligo. CI PROVA SEMPRE

KOOPMEINERS voto 5: con McKennie il vero flop di serata. Al di là di una posizione non certo consona per lui, l’olandese questa sera sbaglia un sacco anche dal punto di vista tecnico. Apprezzabile la sua duttilità e la sua voglia di sacrificarsi per la causa, ma sarà bene per lui e per la Juventus che rientrino Milik, Nico e Vlahovic, rigorosamente in ordine alfabetico. DISORIENTATO

THIAGO MOTTA voto 6,5: con tutte le assenze a suo carico era difficile pretendere di più e probabilmente fare di più. Sceglie Koopmeiners e non Weah e questa è l’unica vera obiezione che gli si può muovere perché il bicchiere della sua squadra può considerarsi mezzo pieno dal momento che i bianconeri giocano quasi 90′ facendo la partita e facendolo con intraprendenza e personalità. Il Milan è risultato praticamente inesistente. La Juventus ha creato poco e non ha segnato, ma non si può dire abbia giocato male. DI NECESSITA’ VIRTU’

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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