Napoli–Juventus non è ancora cominciata ma in realtà è già cominciata. Napoli-Juventus non è mai una partita normale. Non lo è per la rivalità tra le due squadre e non lo è per il valore del match in sé, ma da un paio d’anni a questa parte non lo è nel vero senso etimologico del termine. La Juventus sarà priva dei sudamericani che rientreranno in Italia solo poche ore prima del match e considerando che i calciatori sono stipendiati dai club è quantomeno assurdo che siano i club stessi a non poter usufruire delle loro prestazioni sportive.
Va da sé che da regolamento nessuna società può opporsi e quindi impedire che i propri tesserati rispondano alle convocazioni in Nazionale. Le regole FIFA, infatti, prevedono che i club debbano tassativamente liberare i giocatori convocati dalle loro rispettive Nazionali previo sanzioni e squalifiche, ma di contro non c’è tutela verso i club che possono vedersi restituiti i giocatori solo poche ore prima del match di campionato.
Questo è esattamente il caso che vedrà protagonista la Juventus che, come da prassi, non presenterà richiesta alcuna, e scenderà regolarmente sul terreno di gioco del Diego Armando Maradona per onorare l’impegno con i soli effettivi a disposizione di cui non faranno parte i 5 sudamericani Bentancur, Cuadrado, Dybala, Danilo e Alex Sandro. Non esattamente “due” comprimari. In Spagna il Consiglio Superiore dello Sport ha disposto il rinvio della gara tra Siviglia e Barcellona per lo stesso motivo per il quale, invece, la Juventus giocherà decimata.
Già qui ci sarebbero tutti i crismi per affermare che Napoli-Juventus non potrà essere considerata una partita normale, ma come se non bastasse a versare ulteriore pepe ad una sfida già decisamente piccante, ci ha pensato il magistrato napoletano (piccolo dettaglio geografico) Carmine Volpe che ha provveduto a ridurre la squalifica di 2 giornate a Osimhen che sarà quindi disponibile per la sfida di sabato pomeriggio. Ma non è finita, poiché è notizia di ieri, anche Lorenzo Insigne si presenterà al big match bello riposato avendo lasciato anzitempo il ritiro della Nazionale per motivi personali.
Ancora una volta F.I.G.C. e Lega Serie A hanno dimostrato la loro inadeguatezza nella gestione di problematiche che, nonostante si sia solo alla terza giornata, rischiano seriamente di condizionare l’intero andamento del campionato. E chi, se non loro, dovrebbe garantire equità e regolare svolgimento delle partite di un movimento già profondamente minato dalla cultura del sospetto, protocolli “ad personam“, interventi di organi esterni come nella passata stagione e regole non uguali per tutti? La Federazione Italiana Gioco Calcio è l’organo di organizzazione e controllo del calcio in Italia e quindi dovrebbe autonomamente intervenire e decidere in ragione dell’assoluta regolarità delle competizioni, ma in tutto questo infastidisce il silenzio della Juventus. Un silenzio che contrasta con la delusione di milioni di tifosi in Italia e nel mondo. Un patrimonio che andrebbe difeso nonostante una linea societaria ormai chiara da anni e di cui ancora oggi è difficile farsene una ragione.
Al netto di tutto questo provate a chiudere gli occhi e immaginarvi quanto sopra descritto a parti invertite…
Ora vi domando: “È scoppiato il finimondo?”
Napoli-Juventus non è ancora iniziata, ma non sarà mai una partita normale, come diversamente normale è il fastidioso silenzio della Juventus.