Pagelle dei bianconeri nell’andata di Coppa Italia

PERIN voto 6: avrebbe meritato mezzo punto in più perché giocare una volta “ogni morte di Papa” non è facile per nessuno, men che meno per un portiere, ma il pasticcio che combina nel primo tempo e che sarebbe potuto costare il gol è da “fustigazione” immediata. Per il resto è attento su Biraghi e sulle palle alte. AP..PERIN!

DANILO voto 6,5: capitano per una notte, lui che capitano, nello spogliatoio lo è diventato già dalla scorsa stagione. Veterano, molto più di quanto non dicano le sue presenze, gioca una partita di un’intelligenza sopraffina nel ruolo di centrale destro della difesa a tre dimostrandosi pedina su cui puntare ad occhi chiusi. STRAORDINARIO

DE LIGT voto 6,5: centrale nella difesa a tre completa un percorso all’Università di Harward i cui primi professori furono Barzagli, Bonucci e Chiellini. Oggi è un laureato con 110 e lode a cui è affidata la cattedra per insegnare il ruolo del difensore totale. LAUREATO

DE SCIGLIO voto 6: una sola grossa sbavatura sulla difesa al 2′ della ripresa nella quale va troppo leggero sul dribbling di Ikoné che poi grazia la Juve calciando il pallone sul palo. Per il resto, in un ruolo non propriamente suo, si disimpegna con la consueta classe ed eleganza che lo contraddistinguono e in una rosa martoriata dagli infortuni il fatto che lui sia in campo è la conferma di una ritrovata affidabilità. DA RINNOVARE

AKÉ voto 5,5: non era semplice specialmente in una disposizione tattica che lo ha visto sacrificato nella fase di copertura su Saponara che all’inizio lo ha messo in difficoltà. Servono anche queste partite per fare esperienza e soprattutto per crescere, con la speranza che Allegri, alle parole, dia seguito ai fatti. AKÉ SERVE SENNÒ?

LOCATELLI voto 5: forse la peggior prestazione da quando è alla Juventus. È stanco e si vede e avrebbe sicuramente bisogno di tirare un po’ il fiato. Ci sarebbe stato Miretti, ma ci sarebbe voluto anche un po’ di coraggio nel rischiare. Di sicuro non potrà giocarle tutte. Allegri sia di più ampie vedute. LOCATELLI NON FA PIÙ LE COSE PER BENE

ARTHUR voto 6,5: un solo errore, seppur grave, che costa l’ammonizione a Pellegrini e conseguente pericolosa punizione di Biraghi, per il resto tocca più palloni oggi di quanti ne abbia toccati in carriera e smista il gioco con tecnica e sapiente gestione della palla. Deve velocizzare ulteriormente il passaggio, ma oggi è di gran lunga e per distacco il migliore del centrocampo bianconero. IN CRESCITA

RABIOT voto 5,5: ha fisico e gamba, insomma avrebbe tutto per “spaccare” come spesso dice Allegri e come dicevano di lui Sarri e Pirlo. Ma se ha tutto perché lo nasconde? Ha il merito di innescare Cuadrado nell’ultima azione, ma è onestamente troppo poco per meritarsi la sufficienza. NASCONDINO

PELLEGRINI voto 5,5: meglio nella fase propositiva che in quella di contenimento nella quale si è trovato di fronte un Ikoné decisamente su di giri e che, specie nel primo tempo, gli ha creato più di un grattacapo. La stoffa c’è e il materiale su cui lavorare per migliorare pure. È giovane ha gamba e voglia. MIGLIORABILE

VLAHOVIC voto 5,5: partita di grande difficoltà sia ambientale che dal punto di vista tecnico. Costretto a guardare giocare gli altri perché non gli arrivano palloni degni di nota passa quasi tutti il primo tempo senza vederla praticamente mai. Nella ripresa si costruisce una grandiosa palla gol ma la spreca in maniera non da lui. Per oggi perde il duello con Milenkovic e Igor che lo tengono a bada come due cani da guardia. AZZERATO

KEAN voto 5: nel saliscendi delle sue prestazioni questa sera era in versione “in picchiata”. Toccato duro più volte dai mastini di Italiano non riesce mai a liberarsi e dimostra una volta di più di non poter essere il giocatore da “spalle alla porta”. Serata difficile e a livello personale da ricordare. Sì per evitarla una prossima volta. ANNULLATO

CUADRADO voto 6,5: il voto è esclusivamente figlio dell’azione che vale l’autogol di Venuti ed il conseguente successo bianconero. Entra al 46′ al posto di Aké perché Allegri necessitava di esperienza e delle sue qualità. Purtroppo il Panita non sta attraversando un grande momento di forma e fino al 91′ aveva passato più tempo per terra o a protestare con Guida per la mancata concessione dei falli che a saltare l’uomo e creare la superiorità numerica. Poi la giocata del campione da cui nasce l’autorete. DECISIVO

MORATA voto 6: dentro al un posto di Kean si dimostra subito più pimpante e più utile al gioco della squadra. Dal sua ingresso la Juve migliora l’espressione del gioco e ne gioca tutta la partita. La Juve Juve rivedere l’esborso del suo riscatto ma vuole riscattarlo. JUVE INNA..MORATA

ALLEGRI voto 6,5: non una Juventus brillante, né arrembante, ma una Juventus concreta, fortunata e vincente. Per lui si è belli quando si vince, per chi deve giudicare la qualità del gioco espresso difficile essere soddisfatti questa sera. Le attenuanti ci sono tutte e sono almeno dieci, ovvero il numero dei titolari indisponibili. Per il resto ci sarebbe piaciuto avesse avuto il coraggio di buttare dentro anche Miretti. La speranza è l’ultima a morire, chissà la prossima volta. Vince il primo round senza tirare in porta, un fenomeno assoluto. STRATEGA

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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