Paul Pogba, a volte ritornano

Lo racconto da ormai un paio d’anni, mese più-mese meno, ma questa volta a differenza del passato non c’è più l’inaspettata intransigenza del Manchester United a porre un grande freno al ritorno di Paul Labile Pogba alla Juventus. Questa volta le condizioni contrattuali di free agent hanno messo il Polpo nella condizione di decidere in autonomia cosa fosse meglio per la propria carriera e confermo con assoluta certezza che il cuore e la ragione hanno avuto la meglio sulle condizioni del portafoglio e quindi sul denaro. Lasciò la Juventus per fare ritorno allo United nell’estate 2016 con un trasferimento che allora fece registrare il record assoluto dal punto di vista dell’investimento e dopo 6 stagioni e all’età di 29 anni eccolo di nuovo pronto a vestirsi di bianconero. Ci aveva già provato Fabio Paratici, coadiuvato da Pavel Nedved, ci ha riprovato Massimiliano Allegri deciso a mettere Pogba al centro della sua nuova Juventus e, sempre coadiuvato da Pavel Nedved, è riuscito a fare breccia nella testa del francese che ha scelto di sposare il progetto Juve e di inseguire nuovi successi là dove fu grande protagonista dal 2012 al 2016. Colpo sensazionale quello della Vecchia Signora che acquista due volte uno dei migliori centrocampisti al mondo a parametro zero con l’intermezzo di una cessione ed una plusvalenza da record assoluti. Operazione che, nella povertà tecnica e qualitativa del centrocampo bianconero, non dovrebbe nemmeno far prendere in considerazione la bontà della stessa. Legittimi i dubbi di chi pone la condizione fisica al centro dei discorsi, ma altrettanto legittimo pensare che trattasi di un’operazione, anche alla luce dei costi decisamente alla portata (grazie anche al Decreto Crescita), che non poteva non esser fatta. Ci saranno sempre gli irriducibili pessimisti o contestatori di una società che festeggerà i cento anni della presidenza della Famiglia Agnelli proprio nel 2023, ma in una Juventus carente nel reparto nevralgico per la mancanza di leadership, di giocatori capaci di fornire assist e inserimenti, il ritorno di Paul Pogba è un segnale importante di una campagna rafforzamento che si preannuncia di livello. Il francese, è bene ricordarlo e sottolinearlo, per tornare a Torino ha rinunciato alla corte spietata di Pep Guardiola che lo avrebbe voluto nel suo City e ad un ingaggio nettamente superiore propostogli dal Paris Saint-Germain. Dopo l’annuncio del Manchester United attraverso i propri canali social e il messaggio dello stesso Pogba sul suo profilo instagram, ogni giorno è buono per l’annuncio ufficiale che, a sensazione potrebbe arrivare nel corso della prossima settimana.

Pogback: a volte ritornano, ma non venitemi a parlare di ministre riscaldate, non in questo caso, perché questa sarà sempre uno dei miei primi piatti preferiti.

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Pubblicato da Luca Gramellini

Laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Bologna da sempre affascinato dal giornalismo sportivo. Scrivere è sempre stata una passione. Essere apprezzati dipende da noi stessi, ma resta un privilegio. Non smettete mai di cullare i vostri sogni. Credeteci sempre e lottate per raggiungerli. Credete in voi stessi. I sogni si avverano.

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